Dove sarei se tu non fossi qui?

Osserva le loro mani intrecciate, Yuki, poi muove le dita in una carezza lieve. Come una piuma s’attarda sui polpastrelli, sui calli, sulle robuste falangi. Non parla.
Hiro lo guarda, scruta quel penoso capo chino, le ciocche bionde della frangia che coprono occhi lucidi. Non ha bisogno di domandargli se Kazuki gli manca. Soltanto, vorrebbe poterlo consolare.
Ancora non osa, mai, quando si tratta di Kazuki.
«Vuoi sapere dove sarei se tu non fossi qui?»
Resta in silenzio, Hiro.
«Se tu non fossi qui, io sarei morto.»
La benedizione d’un sorriso, la tenerezza d’un abbraccio.
Per sempre, sempre insieme.
«Grazie.»

N.d.A. Quel momento in cui riesplode l’amore per Yuki e Hiro e mi nascono drabbline dal niente. Mi rendo conto che non è granché, ma io e le drabble non andiamo del tutto d’accordo. Ora torno ad ascoltarmi i due ciccini, se tutto va bene torneranno relativamente presto anche le fanfic su di loro che devo concludere! E dovrò scrivere un tributo come si deve a Hiro, che adoro. Un abbraccio!