Behind the blue eyes

di Illunis
(/viewuser.php?uid=54160)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Alphareader: Evany Thyla
Personaggi: Castiel e Hannah, Dean (sottointeso); one-sided destiel (secondo Cas)
Timeline: 10x03, esattamente dopo che Crowley aiuta Cas, prima che Dean!Demon!Shinning venga fermato
Conteggio Parole: esattamente 351 (fdp)
Prompt: tutta ‘sta allegria è colpa di Lucid Dream · Roberto Cacciapaglia, per il Set Bemolle di settenote
Disclaimer: Vorrei tanto, tanto possedere Crowley per mandarlo contro i miei nemici, ma nope, niente.
Note: Mi sembra passata una vita dall’ultima volta che ho scritto di Dean e Cas, ma è solo un anno. È cambiato davvero tanto in questo poco tempo ed è stato bellissimo riscoprire l’amore per questa serie e per il suo bellissimo fandom. Per cui ne faccio ritorno con… una flashfic triste T_T (coerenza portami via).
Grazie ai The Who per il titolo \o/
 


 
Lo vedi nel caldo brillare delle sue iridi colme di Grazia, nei gesti e nella volontà di starti accanto e in quei rosei sorrisi che tentano di capirti, di comprendere quella parte del tuo essere, quell'anima che l’aver toccato la vita ti ha dato.
Lo splendore della sua grazia vibra per te.
Vorresti dirle di più, prenderle le mani e pregarla di non farlo, di non donare i colori della sua Grazia ad un angelo che non lo è più, a un uomo che non sarà mai, a un cuore che non gli apparterrà mai, ma non ne hai la forza, cerchi di farle capire ciò che le tue labbra non desidero pronunciare, ciò che la tua Grazia ama – non è Dio, o almeno non solo lui e il suo creato – che prima di tutto, sì, anche di te stesso c’è lui, l’anima che ti ha preso e salvato dall'immobilità, l’anima che ti ha condotto al libero arbitro, l’anima che ti ha legato a sé ma mai sarà legata a te.
Vorresti appoggiare le mani sulle sue spalle e scrutare la luce divina nei suoi occhi, dirle che è un bravo soldato e, se anche obbietterà, una brava persona e che dovrebbe cercare qualcuno meglio di te. Non merita qualcuno come te, spezzato e mal ricomposto, un assassino stanco d’esserlo e dei suoi peccati, non merita un triste angelo che non sarà mai amato e mai amerà qualcun altro.
« Meriti di meglio. »
Le dita del sole, tiepide, ti accarezzano le guance e risplendono nel celeste del tuo viso; la voce degli alberi sussurra nelle tue orecchie, e l’auto sospira sfinita grata di poter riposare all’ombra della natura. Lì, al suo fianco il grigio dell’entrata del bunker spezza l’armonia della terra.
Lei si volta, e scruta il tuo volto perso nel creato.
« Anche tu. »
Ami il verde delle fronde, il loro chiarore toccato dalla luce, il mutare del loro colore con l’appassire e il cadere e poi l’inevitabile rinascita.
No.
Scendi e vai a salvare Dean.
Questo è ciò che meriti, questo è il tuo compito.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3228822