Mortal games

di Antonio_jackson00
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Povs Tris

Quando quella mattina andai ad aprire alla porta mi ritrovai davanti una donna stranissima: Aveva una cresta verde sulla testa, era alta, magra e piena di piercing e tatuaggi, l'unica cosa normale in tutto il corpo erano i suoi occhi marroni.
Si presentò con il nome di Janine, esitammo un secondo a causa del nome ma fummo obbligati a seguirla, Cristina da buona candida la quale era la tempestò di domande su ogni argomento, ovviamente non poteva non chiedere come mai si vestissero in maniera così strana.
-è una cosa normale vestirsi così qui- si limitò a rispondere
La nostra accompagnatrice ci spiegò tante cose: quest'anno non ci sarebbe stata nessuna sfilata perché, a differenza degli altri anni, gli sponsor non potevano inviare cose nell'arena.
Quel posto sembrava un vero e proprio labirinto, arrivarono dopo 10 minuti di corse fra corridoi in un grande spazio, pieno di armi di tutti i tipi.
Mi diressi subito verso lo spazio dedicato alle armi da fuoco e presi 2 pistole, andai verso il manichino e iniziai a sparare.
3 colpi perfetti, uno al centro della testa e due al petto, proprio dove si trovava il cuore. Da quello che vedevo in giro nessuno sapeva usare le pistole, ma solamente armi come spade o archi, ovvero non moderne, chi sa da dove venivano quelle persone.

Povs Quattro

Tobias si guardava in giro osservando la concorrenza.
C'erano 3 ragazzi che non sembravano molto bravi a combattere ma erano senza dubbio i migliori sotto il punto di vista della sopravvivenza, riuscivano a fare cose utili con qualsiasi oggetto avessero in mano.
L'intrepido riuscì ad identificare coloro che facevano più affidamento sugli altri o alla magia per combattere.
I favoriti erano senza dubbio i Cullen: non avevano bisogno di dormire; avevano una forza e una velocità sovrumana; gli bastava mangiare gli altri tributi per essere più forti. Gli unici che erano in grado di ucciderli erano quei cacciatori delle tenebre che si facevano chiamare shadow e qualcosa oppure forse uno di quei maghetti con qualche loro magia da strapazzo.
Nonostante molti di loro si stessero cimentando ben al di fuori della loro portata o usando in maniera errata i loro punti di forza, Quattro, nonostante la sua indole da insegnante degli intrepidi, si guardava bene dallo avvertirli o consigliarli.
Quei ragazzi erano suoi nemici e doveva ammettere anche che molti di loro erano bravi.
Tori ci aveva spiegato che avremmo dovuto trovare degli alleati, avevo pensato a quei ragazzi con i poteri sugli elementi, sembravano forti e corretti, ma mentre mi dirigevo verso di loro qualcosa,  o meglio qualcuno mi fece cadere.
Era un ragazzo biondo e non troppo alto dall'aria solare, nonostante tutto.
-scusa amico, non ti avevo visto, comunque io sono Peeta Mellark, piacere di conoscerti, sai com'è, stavo cercando alleati ed ero di fretta-
-tu sei percaso quello che ha già vinto 2 volte questi giochi?- chiese Tobias interessato
-si, sono io- si limitò a rispondere triste in viso
-mi farebbe comodo la tua esperienza, alleati?-
Sulla faccia di Peeta si aprì un sorriso radioso e strattonò la mano di Tobias per dargli conferma.
Quando Quattro lo andò a dire agli altri ne furono tutti molto entusiasti, intanto aveva notato un'alleanza che non gli piaceva per niente, quei sei completavano l'uno le debolezze dell'altro, sarebbero stati i più pericolosi dopo i vampiri, senza dubbio. ------------------------------------ Angolo autore: Eccomi di nuovo, cosa ne pensate dell'alleanza fra Divergent e hunger games? E chi sarà la tanto forte alleanza descritta da Quattro? Chi indovina vincerà una giornata con l'unico e indimenticabile Leo valdez. Spero vi sia piaciuta e mi raccomando recensite




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