angelsong
Angel Song
sussurrò avvicinandosi al ragazzo biondo che fissava la chiesa con sguardo
vacuo da almeno 10 minuti.
Non
riusciva a distogliere gli occhi da quelle fiamme. Le guardava come se non
avesse visto mai il fuoco, lui, che il fuoco l’aveva segnato per sempre.
sussurrò di nuovo Matt posando piano la mano sugli occhi del biondo
disse piano il rosso stringendo appena il ragazzo
la sua voce, come rare volte capita, non è più così
sfrontata, il tono è basso, quasi come se non se ne rendesse conto.
perché me
lo chiedi come se non lo sapessi Mello? Perché mi sembri così fragile
adesso…adesso che non c’è più niente
mi limito a dirlo
piano al tuo orecchio come se avessi paura di farmi sentire
improvvisamente sento una tua lacrima bagnare la stoffa dei miei guanti neri
Tu che
non piangevi mai, neanche da bambino,
Tu che non
hai mai lasciato che nessuno ti stesse vicino se soffrivi
Tu che
non mostri mai i tuoi sentimenti
Neanche
nelle tue notti peggiori, hai sempre mandato via tutti…Neanche quando è morto
L…non hai lasciato che nessuno ti stesse vicino….
E adesso
che sei tu, ad essere morto, ora mi permetterai di restare Mello?
ti lascio andare e tolgo piano la mano dai tuoi occhi
Le iridi
azzurre si posano di nuovo sulla chiesa in fiamme prima di abbassarsi a terra.
Mi scosto lentamente da te fissandoti con la coda dell’occhio.
Non
riesco a crederci…il tuo pensiero va a non aver battuto Near…quasi mi fai arrabbiare.. ma non mentirmi adesso Mello…lo sai che me ne accorgo sempre.
Continui
a tenere lo sguardo fisso a terra mentre il vento ti scompiglia appena le
ciocche bionde.
ti dico piano, e vedo che
alzi finalmente gli occhi
Lentamente
mi volto verso di te avvicinandomi di un passo sussurro di
nuovo al tuo orecchio cingendoti le spalle
Rimani
immobile nella mia stretta, mi sembri congelato…che stai pensando? Mi fermerai
anche adesso immagino…bè tanto ora non importa più...
continuo a
stringerti, vorrei farlo per l’eternità…ma so che presto mi allontanerai, come
hai sempre fatto. Hai sempre odiato che qualcuno ti toccasse.
ti sento mormorare.
non ci crederei se non sapessi che è vero…sento lentamente le tue braccia
posarsi intorno alle mie spalle e la croce che hai al braccio tintinnare
lievemente
Non mi
sarei mai aspettato di udire simili parole da te, da quel diavolo biondo, che
di angelico ha solo il nome.
Non mi
sarei mai aspettato di sentirti ringraziare, tu che non chiedi mai scusa, tu
che non dici mai grazie, tu angelo viziato che ora piangi sulla mia spalla e mi
ringrazi…mi ringrazi per cosa Mello?
Nemmeno
quando ti ho tirato fuori da quel casino che avevi combinato con la tua mania
di fare le cose in grande lo hai fatto
Ma non
era un grazie che mi aspettavo, neppure per averti portato via da lì.
Non mi
sono mai aspettato un grazie da te, Mello, sei troppo orgoglioso, non ti
abbassi a chiedere scusa, a dire grazie, non ti abbassi agli umani sentimenti
Un angelo
non è così orgoglioso.
<…scusami…>
parole che tu non avresti mai detto, Mello.
Un angelo
troppo capriccioso persino per scusarsi, per ammettere gli errori.
Sento le
tue lacrime scorrere e la tua mano sulla mia schiena.
Un angelo
che ha sempre rifiutato i sentimenti, pensi ancora che siano una debolezza?
< non
preoccuparti Mello…non era nulla> ti dico piano abbozzando un sorriso
<…scusami
davvero…ma…è bello che io ti abbia incontrato…avrei dovuto dirtelo prima> ti
sento sussurrare con il viso affondato nella mia spalle e le lacrime che ora
non trattieni più.
Chissà
per quanto tempo non ti sei permesso di piangere.
Chissà
per quanto tempo ti sei nascosto dietro quella maschera sfrontata e
strafottente.
E’ sempre
stata questa la tua debolezza vero? La solitudine…
Non
sopporti rimanere solo perché sai che la tua solitudine non passa stando con la
gente.
La tua
solitudine…è più profonda…non è così?
La tua
solitudine è più dolorosa….ti prende dentro e non ti lascia spazio per
nient’altro…
La tua
solitudine che non mi hai mai permesso di vedere…
Ma ti
conosco bene, sei certo che sia giusto così…che era il tuo peso da portare, e
solo ora che è finito tutto puoi lasciarti andare.
Non lo
sai che gli angeli non hanno colpe, Mello?
Ora mi
sembri di nuovo tu, l’angelo che ho conosciuto…
Ora
l’angelo è disperato perché sa di non avere più difese…non me l’hai mai detto
per paura che sfruttassi questa cosa, ti conosco abbastanza da pensare che sia
così
Un angelo
senza ali, un angelo con degli occhi troppo tristi, un segreto troppo grande…
Un angelo
che non può comprare i sentimenti che gli hanno portato via…non ti ho mai
chiesto che cosa avessi fatto durante il periodo con la mafia, non sarebbe
stato giusto.
Ma quando
ti ho ritrovato, lo sapevo che non eri lo stesso di prima, ormai l’angelo era
caduto, ormai non c’erano più ali.
ti fisso seduto su quella croce
con gli occhi al cielo e un sorriso storto che ti tira le labbra, la solita
frangia bionda che ti copre gli occhi.
< che
ti prende? Guarda che non dicevo sul serio…non dovresti sforzarti così tanto
d’essere contento. Ti va davvero bene non tornare alla Whammy’s House?>
Non è da
te ammettere una cosa simile, Mello…ma forse hai ragione anche tu.
Adesso
non c’è più bisogno di lottare, adesso non c’è più bisogno di ergere quel muro
a difesa delle emozioni.
Non sono
forse quelle che ti hanno tradito?
E un
angelo non dovrebbe forse essere perfetto?
Un angelo deve sempre dimostrare di essere
superiore. E’ per questo che volevi battere Near…perché lui non poteva essere
migliore di te…nessuno poteva esserlo.
Un angelo
non può venire punito, Mello...è per questo che non so cosa dirti adesso,
seduti sulla croce della chiesa in fiamme…mi limito a fissarti, mentre volti lo
sguardo verso di me
la tua voce è di nuovo incrinata….Mi sembra così strano vedere finalmente le
tue vere emozioni, senza nascondere tutto dietro alle sfide e alla rabbia
Gli
angeli non piangono Mello…le mie parole suonano troppo dure lo so…ma non
sopporto vederti piangere…non se non posso asciugare le tue lacrime…non se le
tue lacrime sono per me…non merito le lacrime di un angelo, non io Mello.
I tuoi
occhi chiari si fanno liquidi e si posano nei miei, lentamente… Perché, Mello?
Io non ti
ho mai odiato, non ci sono mai riuscito…neanche quando te ne sei andato alla
morte di L…sei sparito davanti ai miei occhi, e io non ti ho odiato…io non ti
odio neppure perché sono morto…ma io ti amo, e ho avuto paura dei miei
sentimenti, e li ho odiati…e ho odiato te perché mi facevi sentire così…e
quando ero solo, nella nostra camera alla Whammy’s House, ti odiavo così tanto,
che non potevo fare altro che amarti…
Sono una
contraddizione unica…ti ho odiato perché ti amavo…e ti amavo perché non avrei
mai saputo odiarti…
Per che
cosa mi ringrazi, tu? Per essere rimasto con te? Hai mai dubitato che lo
facessi?
Non avrebbe
senso per me, qualsiasi cosa, se non ci fossi tu.
Non
importa quello che hai fatto…tu non sei un angelo, tu hai solo il nome di un
angelo, un nome che hai smesso di usare tempo fa…e i nomi non contano…non sei
un angelo e non è necessario che tu sia perfetto…anche se hai miei occhi lo
sarai sempre
Lo
conosco quello sguardo, Mello…tu non hai mai ammesso di aver sbagliato…ora lo
fai…con gli occhi bassi e lo sguardo perso, mi stai dicendo che hai sbagliato…stai
ammettendo l’errore…tu non sei un angelo…e il tuo errore non importa, non
importa neanche se mi ha portato alla morte.
Sono io che non ho mai saputo essere abbastanza forte…bel coraggio
rapirla sapendo di morire…non c’è coraggio, nella morte… non se non ho mai
trovato la forza per dire quello che provavo, neppure a te. Questo è molto più
coraggioso, esprimere i propri sentimenti>
Angolo dell’Autrice:
il titolo
è preso, come alcune parti della storia, da un Doujinshi, Angel Song appunto, che
mi è sempre piaciuto moltissimo. (gomen, non ricordo l’autrice purtroppo)
L’ho
scritta un po’ di tempo fa, ma non avevo mai pensato di pubblicarla e in realtà
non credo che sia nulla di speciale…
Grazie a
chiunque ha letto…recensioni, commenti, consigli, critiche e quant’altro sono
molto ben accetti ^_^
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