Capitolo 2.
La ragazza si
risvegliò, aprì gli
occhi e si guardò intorno. Era nella sua camera, distesa sul
letto.
Si mise a sedere sul bordo
del letto,
le dita della mano destra premute sulla tempia.
“Maledetto
Haddock.” disse, prima
di alzarsi e camminare verso le scale che portavano al piano terra.
Poi si fermò, girandosi un attimo verso un angolo del letto,
vicino
al quale era appoggiata la sua ascia. Fece un sorrisetto,
avvicinandosi e prendendola, poi scendendo le scale.
La casa era vuote, c'era
solo lei, così
decise di uscire direttamente e dirigersi verso la Grande Sala. Il
sole era ancor alto nel cielo, erano passati pochi minuti da quando
era svenuta.
Ovviamente Hiccup non
c'era, se n'era
andato da poco tempo. Si guardò intorno, incrociando lo
sguardo di
suo padre. Camminò verso di lui, con un unico intento :
scoprire
dove si era cacciato l'Haddock.
“Papà...dov'è
finito Hiccup?”
chiese, sembrando interessata a lui.
“Ah, ti sei
risvegliata! Penso che
sia tornato a casa sua.” le rispose lui.
“Grazie
mille.” disse la bionda,
poi si incamminò quasi sgattaiolando fuori dalla Grande
Sala, ma
venne bloccata proprio da suo padre.
“Dove vai con
quell'ascia? E cosa ti
è successo prima?” chiese, preoccupandosi per la
figlia adottiva.
Lei fece un sorriso
forzato, mentre
cercava di preparare una scusa decente. “Cose da persone
sovrannaturali...” disse poi, correndo via.
Non era stata molte volte
per quelle
strade di Berk, non le conosceva molto bene, ma sapeva dove viveva
Hiccup, tutti sapevano dove viveva il capo. Probabilmente se
avrebbero da dove venivano, Stoick sarebbe rimasto senza un erede,
loro se ne sarebbero andati. Una parte di questo faceva rabbia alla
ragazza : doveva andarsene con lui, tutti li consideravano come
gemelli. Perché? Solo perché erano simili?
Perché erano arrivati
insieme?
Nonostante tutto Hiccup
sapeva cose dei
suoi poteri che lei non conosceva. Doveva stare al suo gioco, per
scoprirle. Arrivò davanti alla porta, tolse qualsiasi
pensiero dalla
sua testa e bussò tre volte. Nascose l'ascia dietro alla
schiena,
per non farla vedere subito a Hiccup.
Il ragazzo le venne ad
aprire. Rimase a
fissarla, per molto tempo. Se un umano qualunque li avrebbe visti,
probabilmente si sarebbe chiesto se avessero qualche problema
mentale.
“Sai..sei
piuttosto brava a non
pensare a nulla.” disse lui, irritandosi mano a mano che il
tempo
passava.
“Già.”
concordò lei, poi portano
l'ascia davanti a sé e puntandola contro il
ragazzo.”Spiegami come
creare quella barriera, ora!” disse, facendolo arretrare
dentro la
casa.
“Okay,
okay...bastava chiedere!”
disse lui, alzando le mani davanti a sé.
La ragazza
abbassò l'ascia,
chiudendosi la porta alle spalle e seguendo il castano al tavolo
nella stanza principale della casa.
“Tu dimmi come
fai a non pensare a
nulla. Tutti pensano a qualcosa, sempre.” disse lui,
guardandola
negli occhi.
“Aspetta..ho una
cosa da chiederti
prima..” disse lei, fermandolo con una mano.
“Non..riesco a
prevedere il mio futuro di quando sono con te, nemmeno quando non hai
alzato la barriera.” disse, suscitando interesse da parte di
Hiccup.
“Davvero
strano..” commentò lui,
tenendo gli occhi fissi in quelli della ragazza. Continuava a cercare
di leggerle la mente, non trovando niente. Alla fine ricevette un
pensiero : Smettila di cercare di leggermi la mente.
Lui sorrise, scuotendo la
testa.
Stupido Haddock.
“Stupida
Hofferson.” disse lui,
continuando a fissarla.
“Sai..noi
potremmo non essere, anzi,
non siamo di sicuro un Haddock e una Hofferson.” disse lei,
finalmente parlando.
Lui la guardò
dispiaciuto, quasi
avrebbe preferito continuare a conversare leggendole la mente. Era
stato divertente, per entrambi. “Allora non siamo nemmeno
Hiccup e
Astrid.” disse, sicuro delle sue parole.
Vuoi sapere come
faccio a non
pensare a nulla?
Hiccup annuì,
sorridendo.
Dote naturale.
“Forse potrei
farlo anch'io...solo
che non ne trovo l'utilità, io sono l'unico in grado di
leggere le
menti qui.” disse poi il castano, alzandosi e salendo le
scale.
“Dove
vai?” chiese lei, non
ricevendo risposta. Poco dopo tornò giù con un
libro tra le mani.
Lo posò sul tavolo, aprendolo a una pagina come se ci fosse
un
segnalibro, ma non c'era. Altra dote speciale? O solo fortuna?
“Dote
speciale.” disse lui,
rispondendo alla domanda della bionda. Lei gli tirò un pugno
sul
braccio, come per dire : smettila di leggermi la mente!
“Davvero,
se vuoi che io smetta di leggerti la mente basta che lo chiedi.
Quelli sono i tuoi pensieri.” disse lui, cominciando a
leggere
velocemente le parole scritte sulla pagina.
“Lo faresti in
ogni modo.” disse
lei, avvicinandosi e leggendo anche lei. Parlava di come fare per
creare al barriera, dai primi esercizi per farlo senza problemi mano
a mano che i tentativi aumentavano.
“Io ho cominciato
a usare questa
barriera anni fa, quindi non ricordo bene cosa ho fatto.”
disse
Hiccup, indicando delle parole a caso nel testo. La sua
velocità a
leggere era sorprendente, altra dote eccezionale? Perché lei
non ne
aveva così tante.
Questa volta, anche se lei
stava
facendo domanda nella sua mente, non ricevette risposte da Hiccup.
Aveva smesso di leggerle la mente davvero?
“Si, ecco..tu hai
già una grande
dote del non pensare a niente...fa piuttosto ridere dirlo
così.”
disse, con un sorrisetto. “Però...tu cerca solo di
pensare di
alzare una barriera, non vuoi che io legga la tua mente e mi
blocchi.”
“Perché
invece non facciamo quello
che dice il libro?” chiese lei, cercando di afferrarlo, ma
non
riuscendoci.
“Perché
tu sei più forte, ci puoi
riuscire anche così.” disse lui, stupendo la
ragazza. Cercò di
fare ciò che le aveva detto Hiccup, ritrovando anche la
rabbia di
averlo in mezzo ai suoi pensieri. Hiuse gli occhi, stringendo i
denti.
Andiamo, forza!
Muoviti mente, crea
quella stupida barriera!
“Smetti di
pensare.” le consigliò
lui, osservandola.
“Come fai a
capire se ha funzionato
se non penso a niente?” chiese lei, come se lui non potesse
leggere
i suoi pensieri.
“Lo
capirai.” disse soltanto. Poi
si zittì. Anche lei si zittì. Smise di pensare, o
meglio...pensò
soltanto a creare quella barriera. Non sapeva nemmeno perché
lo
stava facendo, aveva trovato divertente la conversazione di poco
prima, ma se avrebbe alzato quella barriera non avrebbe più
potuto
farne una simile in futuro.
“No
voglio.” disse lei, aprendo gli
occhi all'improvviso, lasciando basito Hiccup, il quale la
guardò
confuso.
“Non vuoi
cosa?” chiese lui,
guardandola.
“Se entrambi
innalziamo la barriera
allora cominceremo a vivere come due normali umani. Perché
dovremmo?
Dal momento che abbiamo queste doti, divertiamoci, no?”
chiese lei,
sorridendo.
“Scusa..?”
chiese il ragazzo, come
se non potesse credere alle parole della bionda. “Fino a poco
fa
avresti voluto uccidermi perché io potevo leggere la tua
mente e tu
non potevi prevedere il mio futuro.” disse, cercando di
capire la
situazione.
“Si. Ma..tutti
possono cambiare idea,
no?” chiese lei. Lui le sorrise, annuendo. Poco dopo poi
Astrid
cominciò a vedere varie scene di un futuro. Sia accorse solo
poco
dopo che era quello di Hiccup.
Hai abbassato al
barriera!
“Esatto.”
Non si soffermò
troppo su scene
oscurate, difficili da distinguere, nella quali probabilmente ci
doveva essere lei, ma cercò di vedere bene una scena in cui
Hiccup
era vicino a un drago nero.
Cominciò a
vedere tutto, Hiccup che
addestrava quella creatura, lo cavalcava, un'altra scena oscurata.
“Allora? Che mi
racconti del mio
futuro?” chiese lui, interessato.
“Che senso ha
vivere sapendo il
futuro, Haddock?” chiese lei, rimanendo però
impressioanta da
quelle scene. Avrebbe addestrato un drago, avrebbe cavalcato un
drago.
ANGOLO AUTRICE :
We could
pretend to be friends
tonight and in the morning we'll wake up and we'll be alright..'cause
baby we don't have to fight..and I don't want this love to feel like
a battlefield.
Non so,
non c'entra niente, ma mi
andava di scriverla XD
Why this
love always feel like a
battlefield?
Ehhh,
si..vi avverto che per i
prossimi giorni sarò un po' fluffuosa...perché ho
letto 10 capitoli
fluffuosi uno dietro all'altro e...adesso sono tipo...vedo unicorni a
destra e arcobaleni a sinistra e mia sorella che sclera
perché non
ha campo con il cellulare e non può messaggiare con il suo
boyfriend
al centro...vaaabbè.
I
pensieri di Astrid li scriverò
sempre in corsivo..mi piace questa ff. Ma la mia preferita
rimarrà
sempre Hero *_*
Vaaaabbè...perché
continuo a
scriverlo? Non lo so...ansia pre-scuola. * si punta una pistola alla
tempia * anyway..OMT la mia scuola inizia tra 5 giorni...T_T almeno
il primo giorno entro alle 9 e lo finisco alle 12:25. Yuppy.
Però
arriverò a casa solo alle 14:00 perché devo
aspettare la
corriera..uffa, uffa, uffa! Maaaaammma, mi vieni a prendere? LOL. Non
dirà mai di si dopo aver fatto l'abbonamento alla corriera.
Che
noia. Già.
In ogni
modo...vi ringrazio per
le visite e le recensioni, anche della flash-fic. OMT Sono troppe *
si copre gli occhi tipo l'emoji della scimmietta * adoro
quell'emoji...XD
Ora
BASTA! CIAO. XD
#cricridomanda
: ma di cosa sono
fatti i mashmellows? * butta per terra quello che stava mangiando
come se fosse diventato radioattivo tutto in un colpo solo * BOH.
By
cricrina01.
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