Melodia di Giustizia - A trip into madness

di Darth Ploly
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“Oooh … diavolo, la mia testa …” Un caleidoscopico insieme di luci e forme indistinte mi danza davanti agli occhi mentre riprendo lentamente coscienza. Ho sempre pensato che riprendersi da uno svenimento fosse simile allo svegliarsi da una dolce notte di sonno, invece mi rendo conto che mettere a fuoco quel che vedo è molto più complicato, forse è il rosso sole del tramonto che ho di fronte che rende il tutto più difficile. Ma mi basta abituarmi solo un poco per capire che avrei preferito non svegliarmi: sono legato a un’impalcatura del Celestia Tower, l’edificio in costruzione destinato a diventare il più alto di Ponyville. Sotto di me posso vedere estendersi l’intera città.
Sento nascere in me una paura mai provata, il cuore accelera costantemente i suoi battiti. Inizio a urlare: “Hey! Qualcuno riesce a sentirmi? Aiutatemi!”. Da quanto tempo sono qua? E come diamine ci sono arrivato? Ricordo solo che ero nella mia bottega e poi … il vuoto. Ma che cazzo sta succedendo?
“Hey! Heeey!!!”. Nessuna risposta. Dovrò cavarmela da solo. Provo a muovere una zampa per allentare le corde. Per Celestia, chi mi ha portato qui deve saperci fare con i nodi.
“Tic, toc …” … cosa?
“Tic, toc …”. Una voce, è davvero una voce!
“Hey, tu! Sei qui dietro, vero?” Aiutami, ti prego! Vieni a darmi uno zoccolo o … o chiama le forze dell’ordine!”
“Tic, toc, tic, toc …”. La sento meglio, è una voce femminile.
“Smettila di perdere tempo!”
“Sai, dovresti essere più gentile”.
Come come come? Non ci vede forse? Oppure mi sta prendendo in giro? E perché continua a fare quel maledetto ticchettio? Sembra una dannata sveglia!
Provo a risponderle ma all’improvviso una zampa mi strattona la criniera.
“Tic, toc …”. Il suo ticchettio continua, e un pensiero che avevo provato a tenere a bada fino ad ora mi travolge. Sento i battiti del cuore diventare ancora più rapidi. Provo a voltarmi ma la folle mi blocca e inizia a muovere un coltello davanti ai miei occhi, i raggi del sole fanno brillare la sua lama. Devo ammettere che è davvero di pregevole fattura, forse da collezione … ma che diavolo sto dicendo? Sto forse iniziando a delirare per la paura? Devo mantenere il controllo.
“Ascolta, sono sicuro che possiamo trovare una soluzione pacifica. Ti ho fatto qualche torto? Se sì, permettimi di rimediare. Buttiamo via coltello e corda e discutiamone.”
“Buttiamo via la corda!” grida gioiosamente, e il coltello scompare dalla mia vista. Non faccio in tempo a elaborare la sua risposta che subito inizio a sentire il rumore di funi che si spezzano, accompagnato dal dannato ticchettio.
“Basta! Smettila, ti prego! Aiutatemi! Qualcuno la fermi!”
“Tic, toc, tic … oh-oh! Si è rotto”. Sento un ultimo, forte rumore.
Qualcuno un giorno mi disse che mentre cadi da una grande altezza non puoi sentire le tue grida.
Beh, mentiva. 





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