Mi sveglio ogni mattina.
Come ogni mattina i miei occhi registrano il vuoto di una stanza buia.
Buia e piena di oggetti che, se non sai la strada, ti faranno
inciampare.
Resto ferma nel letto a non guardare, a respirare.
Mi sento bene.
L'oscurità che mi circonda è silenziosa, calma.
Sola immezzo alla paura del vuoto, alla paura di cedere.
Sono sola. E mi sento bene.
Le coperte leggere ricoprono il mio corpo caldo, scacciando via il
leggero freddo che avvolge il nero.
Allargo le braccia, sfioro il lembo del lenzuolo, sotto di esso il
nulla, sembra di volare.
Di essere sospesi in un mondo che non c'è, pieno di
perchè, di come, e di cosa.
E' bello essere così, immobile con le lacrime che solcano
gli occhi, e che non sai se appannano la vista, perchè cieca.
Lacrime di comprensione. Di gioia.
Finalmente sono sola con il mio cuore.
Le serrande vengolo alzate, gli oggetti prendono forma, luce, creano
diverse ombre.
Splendente il sole picchia le mie palpebre cotringendole a chiudersi al
lieve dolore.
E qualcosa nel mio petto di appesantisce, si intensifica.
La paura di vivere il mondo mi avvolge, mi rende prigioniera, ancora
una volta.
Ogni giorno.
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