Ti voglio bene anch'io, Tappetta

di Black_cat_is_lucky
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Sei nell’aula, seduta al tuo banco. All’improvviso lui appare davanti a te. Balzi in piedi, felice di che lui sia guarito. Corri verso di lui e lo abbracci.
Poi, come nei tuoi sogni migliori, lui ti bacia e comincia a sussurrare il tuo nome: - Maka maka maka maka…-
All’improvviso però comincia a urlare – Maka svegliati!-
Come un’eco: svegliati svegliati svegliati.
E poi apri gli occhi.

                                                                                                                                                                                         Forse ero assorta in pensieri d’amore
                                                                                                                                                                                         Quando chiusi gli occhi?

                                                                                                                                                                                         Lui comparve.
                                                                                                                                                                                         Se avessi saputo che era un sogno
                                                                                                                                                                                         Non mi sarei svegliata.


Tsubaki ti sta scuotendo per un braccio sussurandoti << Maka apri gli occhi>>
Alzi la testa di scatto e guardi il posto accanto al tuo: è vuoto. Resterà vuoto.
Sospiri e cominci ad ascoltare il professor Sid, anche se sei molto stanca: in quei due giorni hai dormito poco e male, e la maggior parte del tempo l’hai passata accanto al suo letto nell’infermeria della Shibusen, sperando che si svegliasse e ti prendesse in giro. Quello sarebbe stato un buon segno per capire che si era ristabilito, almeno.
 
Finita la scuola esci diretta al vostro appartamento per mettere giù i libri e prendere qualcosa da mangiare per poi tornare al suo capezzale. La casa è vuota, non c’è nessun rumore: non i vostri battibecchi, non lui che suonava il suo piano. Torni alla scuola, diretta all’infermeria.
Entrata nella stanza ti siedi accanto al suo letto e cominci a parlargli raccontandogli della giornata e dicendogli il tuo segreto,  sperando che lui non ti senta, sarebbe troppo imbarazzante, anche se è addormentato!
D’un tratto senti una leggera pressione sulla tua mano: abbassi gli occhi. Una mano pallida sta stringendo la tua.
Lanci un’urlo di gioia: SOUL TI SEI SVEGLIATO!!!
 
 
Stringi la mano di Maka. La guardi: è ancora più magra di quanto non fosse prima e ha due orrende occhiaie scure. La senti urlare ‘SOUL TI SEI SVEGLIATO!’. Cerchi di sorridere, ma anche fare un gesto così semplice e naturale ti fa male e ti fa perdere un sacco di energia. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto rinunci.
Senti che Maka è tornata seguita dalla dottoressa Mary. Non avevi visto che se ne era andata. Prima che se ne vada di nuovo le sussurri alcune parole
- Anch’io ti voglio bene Tappetta-
Un attimo dopo vedi che sorride, con gli occhi pieni di lacrime. Sorridi anche tu prima che se ne vada.
 
 
 
 
 
 
Angolo ME:
 Piaciuto? Spero di si! E’ la mia prima flashfic e parla di un momento qualsiasi in cui Soul è messo da schifo e rischia la pelle. Precisamente, nella mia testa era quando Soul si è fatto affettare da Crona, ma poi mi sono accorta che, non essendoci riferimenti precisi, poteva adattarsi a una qualsiasi situazione in cui Soul è praticamente con un piede nella fossa. Quello che ho scritto lassù (nel cielo ehe ehe!!) non ha molto senso, ma comunque… Sorvoliamo!
Soul: Hai ragione, non ha proprio senso!
Maka: Mi spiace dirlo ma ha ragione lui.
Autrice: Interrompete ancora il mio discorso e…
*Un urlo interrompe la frase*
Black Star: Yahooo! Ma scusa un attimo perché non hai inserito il grande me in questa schifezza? L’avrebbe sicuramente resa un bestseller!!
Autrice: Perché sono l’onnipotente e onnipresente autrice di questa flashfic e tu me l’avresti rovinata con le tue cretinaggini! è.é
Black Star: Ma…
Autrice: Niente ma! E se continui posso decidere di non metterti mai in alcuna mia storia.
*Black Star se ne va depresso*
Ah! Ultima cosa, la poesia è un haiku di Ono no Komachi, una poetessa giapponese. Questo haiku mi ha colpito subito.
 
                                                         Hasta luego chicos!!!
                                                                                    Blacky




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