Questa one-shot l'ho
scritta alcune notti fa. L'idea era quella di editarla per bene,
inserendola in un contesto più grande in modo
da postarla il 3 Marzo. Poi gli impegni e la vita di tutti i
giorni han fatto si che me ne dimenticassi. Fin quando stasera non ho
urlato di colpo " Noooo è il compleanno di Doumeki!
"
Così, senza più tempo per migliorarla o renderla
qualcosa di più, ve la posto, sperando vi piaccia.
Buon compleanno, Doumeki!
Erano passate le dieci di sera quando Watanuki sentì bussare
alla porta.
Tra l'impaurito e lo sconcertato depose l'ultimo numero del manga che
Yuko gli aveva prestato e, senza troppa fretta, si avviò
verso la porta.
'
Chi diamine
può essere a quest'ora? '
L'idea improvvisa di un'emergenza, magari di un vicino o degli stessi
amministratori dello stabile, lo spinse ad affrettarsi proprio quando
era ormai a pochi passi dalla porta. Ciò equivalse a
spalancarla di colpo senza appurare l'identità del
visitatore.
<< Oi. >>
Bastò quel rapido saluto per farlo pentire amaramente della
sua scelta.
<< Che... che ci fai qui?! >> Fu la sua
prima reazione.
Doumeki lo superò senza la minima preoccupazione.
<< Questa notte resto da te. >>
Dichiarò.
<< CO... SA?! -Urlò un Watanuki decisamente
sconvolto- E perchè mai?! >>
<< I miei sanno che sono fuori con degli amici e... non
sapevo dove andare. >>
Quelle parole sortirono l'effetto cui, molto probabilmente, miravano.
Incuriosito dalla strana risposta Watanuki si affrettò a
chiudere la porta.
<< E il motivo di questa bugia? >>
Domandò avvicinandosi all'arciere con fare sospetto.
<< E' il mio compleanno. >>
Esclamò l'altro.
<< Co... quando? >>
<< Oggi. >>
<< Ah... >>
Il padrone di casa sembrò riflettere su quelle ultime parole
e Doumeki ne approfittò per accomodarsi nel piccolo
appartamento che ormai conosceva così bene.
<< Che diavolo stai facendo?! >>
Strillò Watanuki nel vederlo togliersi il soprabito.
<< Mi metto il pigiama. >>
<< Non ti ho detto che puoi restare! >>
<< Posso? >> Domandò quindi
l'arciere, fermandosi con il soprabito piegato sulle braccia.
<< Fa come vuoi. >> Replicò
l'amico allontanandosi con fare pensieroso.
Ovviamente lui, aveva completamente dimenticato la cosa e per tutto il
giorno non aveva fatto altro che ignorare i pacchetti che il suo eterno
rivale aveva ricevuto dalle compagne di scuola. In fin dei conti era
una cosa normale, si era detto. Per qualche strano motivo Doumeki
piaceva alle ragazze e con molta probabilità si trattava
solo di un White Day festeggiato in anticipo. Un particolare totalmente
privo di importanza.
Che stupido che era stato.
Quando fu pronto, l'arciere lo raggiunse trovandolo ai fornelli. Quanto
vide gli strappò un lieve sorriso.
<< E' per me? >> Domandò
cautamente.
<< Solo perchè mi era venuta fame!
>> Esclamò Watanuki, mescolando nervosamente
una ciotola piena di crema.
Doumeki posò lo sguardo sul piano da lavoro dove facevano
bella mostra dei takoyaki e altri piatti più
semplici ma di suo gradimento.
<< Ti sei dato da fare... >>
Dichiarò.
<< Avevo molta fame. -Ribattè l'altro
evidentemente in imbarazzo. - Non si può?! >>
<< Yo... >> Replicò l'arciere in
segno di resa.
<< Allora stà zitto o
mangerò tutto da solo! >>
<< Casinista... >> Borbottò
Doumeki, tappandosi le orecchie e andando a sedersi poco distante dal
cuoco.
In fondo lui conosceva bene la verità -pensò mentre
un senso di calore gli avvolgeva il cuore- e ciò
poteva bastargli. Almeno per il momento.