Sogno d'Inverno

di YukiWhite97
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NDA: SALVE! E' la prima volta che pubblico una JackxElsa, e come molti, io amo questa coppia! Mi sono ispirata guardando il video della canzone di Taylor Swift, che vi linko [[ https://www.youtube.com/watch?v=IdneKLhsWOQ ]] Vi consiglio di ascoltare e vedere, è una canzone davvero bella, ancora meglio se l'ascoltate mentre leggete ^^
Ovviamente mi sono solo ispirata, ho modicato molte cose per renderle adatte... alla situazione XD
detto questo, ci sentiamo a fine capitolo, spero possa piacervi ^^




Elsa Arendelle amava il suo lavoro di attrice, ma odiava fortemente gli uomini come Jack Frost: bello come una statua di ghiaccio, ma irritante e presuntuoso. La ragazza non aveva fatto i salti di gioia nello scoprire che avrebbero dovuto recitare insieme nello stesso film, il cui titolo era "Sogno d'inverno", una romantica storia d'amore tra una principessa delle nevi che viveva nelle profondità dei ghiacci, e tra un forestiero venuto da una terra lontana.
Anche Jack Frost aveva storto il naso nel rendersi conto di dover lavorare assieme alla bionda.
"E io dovrei recitare assieme ad un'attrice scadente come Elsa Arendelle? Tsk, spero almeno che mi pagherete il doppio!" - aveva detto egli.
In conseguenza a ciò, gli altri membri della regia avevano dovuto trattenere la ragazza, prima che quest'ultima lanciasse un pugno all'altro.
Non c'era niente da fare, nulla al mondo che avrebbe fatto andare d'accordo quei due. Ma nonostante le loro divergenze, il lavoro era lavoro, e pertanto, quando arrivò il giorno delle riprese, due rivali come Jack ed Elsa, si ritrovarono a recitare le parti di due amanti.
Una cosa che la ragazza amava particolarmente del suo lavoro, erano i costumi, nonostante quello che stesse adesso indossando non fosse troppo particolare: un normale abito in stile principesco, nero e verde scuro, un mantello, portava i capelli raccolti, una corona sulla testa ed un trucco abbastanza semplice.
Il ragazzo, a braccia conserte, alzò gli occhi al cielo nel vedersi comparire davanti quella tipa che lo guardava malamente come se fosse stato un insetto da schiacciare, ma d'altro canto lui pensava la stessa cosa di lei.
"Ah, non posso credere che ho davvero accettato di fare una cosa del genere" - sospirò Elsa portandosi una mano sul viso.
"Avanti con la prima scena! - esclamò Kristoff, il regista - qui, la principessa e il ragazzo si incontrarono per la prima volta. Mi raccomando, voglio vedere il sentimento trasparire dai vostri occhi. Azione!"
La bionda sbuffò, camminando verso l'altro, tutta impettita. Evidente era nelle loro espressioni che non erano affatto felici di stare insieme.
"Salve amabile creatura - recitò Jack con poca convinzione - mi sono perso nei meandri di questo Regno ghiacciato, sapete forse come fare per tornare alla civiltà?"
La bionda arricciò il naso, incredibile come quell'attore considerato tanto capace, stesse ora recitando in maniera così svogliata.
"Io sono la Regina di questo Regno - recitò ella - un luogo sicuro dove mai nessuno è arrivato. Eppure voi, che venite da lontano, siete giunto fin qui. Ma com'è possibile?"
"Oh, chiamatelo caso, o magari, chiamatelo destino..."
"Stop! - esclamò Kristoff - non ci siamo proprio! Dov'è il sentimento? Dov'è la regalità? Non stiamo mica giocando!"
"Mi dispiace, non è colpa mia! - replicò Elsa - e che stare vicina a questo qui mi innervosisce!"
"Questa si che è bella" - borbottò l'altro.
"Beh, è meglio che ti fai passare il nervosismo allora - sospirò il regista - cosa farai quando ci sarà la scena del bacio?"
"Scena di cosa?! - urlò lei - no, m rifiuto, Kristoff, cancella quella parte!"
"Ma non posso, è la scena che tutti attenderanno con ansia!"
"Oh - fece portandosi le mani sulla testa - non posso crederci"
"Non agitarti tanto, Elsa - disse Jack assottigliando lo sguardo e avvicinandosi - tutte le donne sognerebbero di baciare uno come me"
"Peccato che io non sono tutte le donne!" - esclamò guardandolo negli occhi.
Lo detestava davvero tanto, proprio per questo avrebbe pregato che le riprese durassero il meno possibile.
Dopo il primo conflitto iniziale girarono altre scene, più e più volte visto che non era affatto facile mostrare un pò di romanticismo verso una persona che non si sopportava affatto, il fatto è che più si andava avanti e più i due dovevano divenire "vicini", e già Elsa tremava al solo pensiero di doverlo... baciare.
"Bene! - esclamò ad un tratto Kristoff - adesso, in questa scena Jack, devi stringere Elsa, ed entrambi dovete guardare verso destra, come se stesse ammirando il tramonto, quindi mi raccomando, siate intimi. Azione!"
Elsa si voltò, nervosa sapendo che Jack avrebbe dovuto toccarla. Quest'ultimo la strinse da dietro con un braccio, avvicinando il proprio viso al suo, stringendosi al suo corpo. La ragazza provò un brivido nell'avvertire le sue labbra a pochi centimetri dal proprio orecchio. Non aveva idea del perchè provasse un'emozione simile, ma ebbe quasi l'impressione che quello stesso brivido adesso la stesse scuotendo da capo a piede. Si sentì anche accaldata, e più il ragazzo stringeva il braccio attorno alla sua vita, più lei si agitava, nonostante fosse un'agitazione diversa dal solito, più piacevole.
"Oh, perfetto, era proprio questo quello che intendevo! Adesso però potete anche staccarvi". Dopo qualche altro secondo in cui i due rimasero appiccicati, si scostarono l'uno dall'altro, imbarazzati, era evidente che entrambi si erano resi conto della strana chimica che nasceva quando si sfioravano.
"Mmh, vedo che se ti ci metti, dai buoi risultati" - disse Jack.
"Ovviamente, a quanto pare non sono poi così scadente, eh Frost?" - domandò. Il ragazzo sorrise. Quella donna pareva gelida come l'inverno stesso, ma era evidente che avesse un cuore che palpitava, era evidente che come ogni donna fosse passionale.
Poco dopo, Elsa andò in camerino per cambiarsi, era certa che la sua fidata stilista e truccatrice Anna, avesse scelto un abito fantastico, e di fatti non si era sbagliata. Quando poi tornò sul set, tutti, ma specialmente Jack, il quale spalancò gli occhi e sì sentì mancare il respiro per un attimo, rimasero a fissarla:
l'abito che indossava era di un azzurro ghiaccio e brillava, ed inoltre aveva anche un lunghissimo srascico, per non parlare dello spacco sulla coscia che le dava quella certa aria provocante. I capelli adesso erano appuntati in una treccia laterale, e aveva sul viso un bellissimo trucco che metteva in risalto i suoi occhi azzurri.
Jack batté ripetutamente le ciglia: abbigliata in quel modo, Elsa pareva davvero una sorta di principessa dei ghiacci. Dovette ammettere che era molto, molto più bella di quanto avesse mai creduto. Quest'ultima gli passò accanto, arrossendo senza capirne il motivo e sorridendo istintivamente, per poi tornare sul set, dove avrebbe girato delle scene da sola, di grande impatto di visivo.
Per tutto il tempo che ne seguì, Jack rimase a fissarla con fare attonito, quasi fosse catturato da ogni sua movenza. Pian piano, i suoi pensieri di poco prima su di lei, lasciarono posto a pensieri ben diversi: si rese conto di quanto fosse bella ma anche dolce e aggraziata nei modi di fare, si soffermò a guardare quelle labbra che forse non gli sarebbe dispiaciuto tanto baciare.
Lei stava risvegliando in lui qualcosa.
"Fantastica! - disse dopo un pò Kristoff - adesso Jack, compari tu, e qui vi date il vostro bacio!"
Jack si sentì nervoso, era la prima volta che gli accadeva una cosa del genere: aveva recitato con tante donne, ma adesso il pensiero di baciare lei lo innervosiva e lo rendeva felice nello stesso tempo.
Le si avvicinò, sapendo di doverle afferrare il viso, cosa che fece. La bionda lo guardò con due occhi languidi che lo fecero sciogliere, ma poteva uno come lui lasciarsi andare come se nulla fosse a simili sentimentalismi?
"Oh, a quanto pare non ti da più fastidio che io ti tocchi" - sussurrò.
"Piantala Jack, e fa quello che devi fare" - tagliò corto.
"Sai, la vita non è altro che una grande recita, gli umani sono gli attori. Noi siamo particolari, perché siamo attori nella vita e nel lavoro. Mi chiedo, cosa succede quando le due cose si mischiano?"
"C - cosa vorresti dire?"- domandò.
"Semplice Elsa - disse avvicinandosi alle sue labbra - è chiaro che hai un debole per me"
Lo detestava. Aveva un odore irresistibile, e talmente tanto fascino da farla quasi svenire. Come poteva un uomo così freddo, essere così passionale e scaldarle tanto il cuore?
Eppure sentiva tanto di odiarlo per ciò che lo aveva fatto.
Proprio per questo, prima che lui potesse baciarla, gli lanciò un pugno in pieno viso, lasciando esterrefatti tutti i membri della regia.
"Idiota! - esclamò con le lacrime agli occhi - chi ti credi di essere?! Sei solo un presuntuoso!"
"Stop! Oh no, no! E adesso? - piagnucolò Kristoff - ma Jack, perché l'hai fatto? Stava andando tutto così bene"
Il ragazzo mise il broncio, osservando la fanciulla che ora si allontanava. Non era proprio fiero di se stesso, ma il suo stupido ego gli aveva ordinato di comportarsi in quel modo. Adesso, l'ultima cosa che avrebbe voluto era far rattristire Elsa.
"Quel maledetto! - esclamò la ragazza - non lo sopporto!"
"Elsa non piangere! - disse Anna sistemandole un pò di cipria sul viso - ti rovinerai il trucco!"
"Non mi importa! Come posso recitare con uno così? Con uno che prima mi fa stare male, poi bene, poi di nuovo male...!"
"Oh Elsa - sussurrò l'altra - sicura che non ti abbia detto ciò che ti ha detto solo per celare una sua debolezza?"
"Una sua debolezza?"
"Ma sì - sorrise - tu non hai visto come ti guardava poco fa. Era completamente assorto, sembrava incantato dalla tua figura!"
"Ma che dici!" - sbuffò tirando su con il naso.
"Dico che secondo me lui ha un debole per te - disse - per questo fa tanto lo spavaldo, per nasconderlo. E sai cosa penso? Che anche a te in fondo piace"
"Ma...io e Jack Frost insieme? Neanche in un film sarebbe possibile!"
"Oh, tu lascia fare - disse dandogli un buffetto su una guancia - solo perchè recitate non vuol dire che ciò che fate o provate debba essere finzione"
Le parole di Anna la colpirono tanto, che immediatamente ad Elsa tornò il buon umore.
"Mmh, d'accordo - disse sollevandosi - d'accordo, torno sul set. Questo è il mio film"
"Brava Elsa, così mi piaci!" - cinguettò Anna.
La bionda tornò quindi sul set, fiera come non mai.
"Eccomi, scusate - disse - possiamo procedere"
"Lo spero - sospirò Kristoff - Azione!"
Jack si voltò a guardarla, certo che questa volta non sarebbe riuscito a fare tanto lo spavaldo. Inutile negare a se stesso che volesse davvero baciarla. Forse, camuffare la sua realtà in quella finzione, gli avrebbe permesso di fare ciò che voleva, senza però darlo a vedere.
Le si avvicinò di nuovo, afferrandole per il viso. Lei alzò lo sguardo, incrociando i suoi occhi. Professionale, fredda, era così che voleva essere, se solo quel tocco non la facesse fremere tanto dall'emozione, se solo gli occhi e il respiro di lei non incantassero completamente Jack.
Fu naturale per entrambi sorridersi, una cosa che none ra prevista, era semplicemente successo. Dolcemente lui le accarezzò il viso, avvicinandosi poi alle sue labbra, unendole con le proprie.
Quello fu l'attimo in cui la freddezza andò a farsi benedire. Quel casto baciò li scaldò, e fece loro desiderare solo di andare più in fondo, qualcosa che non era possibile e che non avrebbero mai ammesso.
Rimasero l'uno attaccato all'altra, con i respiri vicini, le labbra a contatto, i cuori che battevano all'impazzata. Le loro mani si strinsero, e per un attimo sembrò quasi che tutto fosse non una recita, ma reale. Quando di staccarono, a malavoglia, continuarono a guardarsi negli occhi, come incantati.
"Accidenti - sussurrò Kristoff - era davvero questo ciò che intendevo! Oh, meravigliosi! Facciamone un'altra per precauzione!"
Eppure sembrava che però i due non sentissero nulla. Jack si limitò solo a sorridere nuovamente e a porgerle una mano.
Lei la strinse, sapendo perfettamente che da quel momento le cose sarebbero state più facili.
Girarono molte altre scene in quei giorni, e più il tempo passava più divenivano intimi. Non si trattava più di una semplice recita, pareva che i sentimenti e le parole venissero fuori da sole, con naturalezza.
"Io tornerò da voi, mia Principessa - recitò Jack - perché l'amore che è in me fiorito è destinato a non morire mai"
"E io vi aspetterò, poiché quello stesso amore, e ora in me nato" - recitò ella a sua volta, avvicinandosi al suo viso.
Non più parole scritte si un copione, solo le parole dei loro cuori, parole che avrebbero voluto dire.
"Fantastici - disse Kristoff - quando voi due collaborate fate dei grandi lavori!"
Lei sorrise, stando vicina a lui, la quale la strinse leggermente.
Elsa era felice, era come se si trovasse in una favola.
Ma sapeva che comunque quella favola sarebbe giunta al termine.....

Diversi mesi dopo, ad Hollywood

La limousine si era posteggiata dinnanzi il grande cinema, pieno di luci e gente in fermento, proveniente da tutto il paese.
Elsa poggiò le delicate scarpe di cristallo sul tappeto rosso, mentre paparazzi e fan impazziti le scattavano fotografie.
Ella sorrise, mostrandosi in tutta la sua bellezza: indossava un abito verde dalle mille sfumature, anche questo con uno strascico e luccicante.
Mentre percorreva il tappeto, pareva davvero una regina che salutava i suoi sudditi, sia per i suoi modi, sia per il suo sguardo raggiante.
Tra le luci dei flash e il profumo di mille fragranze che si mischiavano, Elsa scorse la figura in smoking di Jack.
"Jack - lo chiamò alzando una mano - Jack!"
Egli si voltò, ma nel momento in cui lo fece, la ragazza si immobilizzò. Accanto a lui, vi era la famosa attrice Rapunzel Tower, ragazza vestita di rosa e dai lunghi capelli. Quest'ultima lo stringeva a se, e adesso gli si avvicinava, poggiandogli un bacio sulle labbra.
Quella fu la scena che spezzò il cuore di Elsa: lei, che per essersi lasciata andare per una volta, si era illusa che quegli sguardi e quelle parole potessero essere reali.
Ovviamente si era sbagliata. Non era che finzione. E avrebbe continuato a fingere, a sorridere, come quando fu scattata una foto a lei e a tutto il resto degli attori.
Si era ritrovata accanto a Jack, e quest'ultimo la guardava, tentando di parlarle, non capendo il perché di quel falso sorriso freddo.
La verità era che le lacrime stavano per solcare gli occhi della povera ragazza. Quando poi si sedettero nella sala del cinema per assistere alla prima del film fu inevitabile per lei piangere in modo sommesso. Nel riguardare quelle scene in cui entrambi erano sembrati tanto vero e vicini, un dolore atroce le strinse il petto.
Faceva male pensare che tutto ciò che aveva provato, per Jack non era stato altro che finzione. Eppure per un attimo, aveva creduto di aver visto qualcosa di diverso nei suoi occhi.
Non poteva reggere, non voleva che lui la vedesse piangere. Così si sollevò, uscendo a passo felpato, quasi correndo, dalla sala del cinema.
Senza pensarci due volte Jack, che per tutto il tempo l'aveva fissata, le era corso dietro.
Doveva farsene una ragione: lui amava un'altra, e  tutto ciò che c'era stato, sarebbe rimasto solo in un bel film.
Diede ordine alla macchina di partire, e quando si voltò, vide riflesso nello specchietto, la figura di Jack in lontananza, che le era corso dietro.
Quest'ultimo di si disperò nel momento in cui la vide allontanarsi.
Avrebbe tanto voluto dirle che tutto ciò che aveva provato non era stata finzione, bensì una bellissima realtà.. ma lei era volata via come un soffio di vento gelato...




Angolo dell'autrice
Ebbene sì, un finale amaro lo ammetto, in questo ho rispecchiato il video XD Riuscirà Jack a trovare Elsa? Questo rimarrà un mistero, a meno che non mi decida a fare una long, cosa che potrebbe succedere XD
Amo Jack, lo amo insieme ad Elsa, e finalmente sono riuscita a pubblicare qualcosa TWT
Beh, spero vi sia piaciuta TWT <3




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