| Le farfalle erano pronte a scatenarsi nello stomaco del gatto blu, mentre quelle labbra da lui tanto ambite si stavano per posare sulle sue.
Ancora non lo credeva reale, non riusciva a capacitarsene, aveva paura che, proprio nel preciso istante in cui avrebbe morso quelle labbra, una stupida sveglia lo avrebbe riportato alla realtà.
Fortunatamente non accadde nulla di tutto ciò, e delle labbra soffici, bellissime, più del doppio di quanto se le aspettava, incontrarono le sue.
È proprio in quel momento, le farfalle che non aspettavano altro che scatenarsi, si agitarono nello stomaco di Gumball quasi facendogli venire il voltastomaco.
Si godette quel momento chiudendo gli occhi, ma una serie di gemiti disgustati lo portarono a schiuderli.
Immediatamente sobbalzò, vedendo il viso di Darwin a pochi centimetri dal suo.
Il pesciolino era spaventato, le labbra con cui lo aveva appena baciato tremavano, gli occhi erano quasi lucidi e da quella distanza poteva quasi sentirne il respiro affannoso.
"Che schifo!" "Ma è possibile?!" "Blah!"
Dicevano le ragazze, accompagnando tutto con versi di disgusto e disapprovazione.
Rimase immobile incapace di fare altro
"Darwin.." Balbettò
Il pesciolino rosso, senza rispondergli, schizzò fuori dalla casa sull'albero.
Gumball lo imitò qualche istante dopo.
Mentre camminava verso casa con le mani in tasca dando calci al terreno, piangeva.
Piangeva silenziosamente ma sofferente, perché non poteva credere di aver baciato Darwin, e soprattutto non poteva credere che gli fosse piaciuto.
"Nessuno lo deve sapere"
Pensò tirando su col naso.
"Nessuno lo deve sapere".
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