Titolo:
Vecchio amico
Autore:
Liberty89
Genere:
Malinconico
Rating: Verde
Personaggi:
Jamie Bennett, Jack Frost
Avvertimenti:
One-shot, Post-film
Note
dell’autrice: Salve a tutti! Ebbene
sì, sono approdata anche in questo fandom e volevo farlo da
secoli. Ovviamente, io devo approdare qui dentro con una storia per
nulla allegra, come faccio sempre. Spero comunque che possa piacervi :3
Buona lettura!
Vecchio amico
Brian Crain - Hallelujah
Con un sospiro rilassato, l'uomo si abbandonò contro il
cuscino. I suoi nipotini se n'erano andati da un po' e l'infermiera era
passata ad aprirgli un poco la finestra come ogni sera. Nonostante
l'età avanzata e gli acciacchi, il freddo e la neve non lo
avrebbero mai infastidito.
L'inverno era nel pieno del suo regime, il Natale era passato da un
paio di settimane e lui aveva dovuto passarlo in ospedale, lontano
dalla sua famiglia, a causa dei problemi al cuore che di recente
l'avevano indebolito. Nel silenzio della sua camera, interrotto dal
sommesso "bip" del monitor collegato al suo indice destro e al suo
petto, l'anziano poteva sentire con chiarezza i battiti lenti e
affaticati del suo cuore, un ritmico tamburo dal suono sordo che gli
rimbombava quasi nelle orecchie. Sospirò di nuovo e senza
timore comprese che presto o tardi, sarebbe scivolato in un sonno
profondo da cui non si sarebbe più destato.
A novantasette anni -o erano novantotto? C'era la sua ultima nipotina
che li contava per lui- non aveva rimpianti, Jamie Bennett. Aveva
vissuto più a lungo di quanto si sarebbe aspettato, aveva
vissuto una vita felice ed era riuscito a vedere i suoi pronipoti
-tutti sorridenti e in salute, vivaci e curiosi. E loro credevano,
esattamente come lui alla loro età. Jamie, però,
anche da adulto aveva continuato a credere. Non vedeva più
chiaramente come un tempo, ma i segni li coglieva ancora e sapeva che
ogni anno, all'arrivo della prima neve, un caro amico tornava a
salutarlo.
Quella era una notte fredda e serena, priva di nubi e la luna piena
splendeva come un faro in riva al mare nel cielo scuro.
Attirò i suoi occhi castani, stanchi e pronti a cedere al
riposo, e a un tratto l'astro sembrò risplendere d'azzurro.
La luce inondò la stanza, riversandosi sul letto e sulla
figura dell'uomo come una cascata d'acqua, mentre un alito di vento
scostava l'anta della finestra, facendo agitare le tende bianche.
Jamie Bennett trattenne il fiato quando vide ghiacciarsi il vetro della
metà chiusa. Riconobbe senza fatica il modo in cui i
cristalli correvano sulla superficie, disegnando complicati arabeschi,
e sorrise di cuore a quella visita inattesa.
-Jack Frost…- pronunciò con voce fioca e un poco
arrocchita dall'età. Sbatté lentamente le
palpebre e quando tornò a guardare la finestra, i suoi occhi
tornarono a vedere dopo tanto tempo. -Jack, amico mio…-
-Ciao Jamie.- rispose lo Spirito dell'Inverno, mostrandosi comodamente
seduto sul davanzale, il solito sorriso furbetto ad allungargli le
labbra pallide. -Sei invecchiato.-
-Tu invece sei sempre uguale… Sono passati così
tanti anni dall'ultima volta che ti ho visto, eppure… eppure
non sei cambiato di una virgola, identico al Jack Frost dei miei
ricordi. Con l'età ho cominciato a dimenticare un sacco di
cose, ma tu… il tuo viso, il suo aspetto, ricordo ogni
più piccola cosa.-
Il Guardiano ridacchiò, passandosi una mano tra i capelli
bianchi. -Così mi lusinghi.-
-E anche tu, nonostante tutti i bambini che da quel giorno credono in
te, ti ricordi ancora di me.- proseguì l'anziano con
commozione, sporgendo un braccio verso l'amico.
Lo Spirito allargò il proprio sorriso e si
avvicinò al letto, per stringere la mano dell'uomo. -Jamie
Bennett, ti sottovaluti. Come potrei dimenticarmi del mio primo
credente? È per merito tuo che sono qui.-
Jamie rabbrividì per il freddo improvviso dato dal contatto,
ma si abituò presto e fece scorrere le vecchie dita ruvide
sulla pelle liscia e fresca. In un attimo, tutti i ricordi di quella
notte incredibile gli tornarono alla mente, nitidi come se li avesse
appena vissuti. Rivide il coniglietto di pezza a cui aveva inviato la
sua richiesta di un segno, uno qualunque, che gli confermasse
l'esistenza del Coniglio di Pasqua e poi la neve nella sua stanza, il
coniglio di ghiaccio che aveva preso vita dal vetro, Jack Frost e gli
altri Guardiani, la battaglia con Pitch Black…
-Te lo ricordi ancora quel volo mozzafiato sullo slittino?- chiese il
ragazzo.
L'anziano ridacchiò, saldando la presa sulla mano fredda.
-Come dimenticarlo? Persi un dente quel giorno…-
-Credo che ne proporrò una replica a uno dei tuoi nipotini,
alla prossima nevicata.-
-La piccola Sarah è una temeraria… sono certo che
appena vedrà un po' di neve correrà
fuori…- replicò Jamie, cominciando a sentire una
viva stanchezza avvolgergli le membra. -Sono contento di averti rivisto
Jack…-
-Anch'io Jamie. Anch'io.- disse lo Spirito, accompagnando il braccio
del suo più vecchio e caro amico sotto le coperte, mentre
egli si assopiva per l'ultima volta con un sorriso sereno.
|