Joseph, amore mio.
Mi sembra così strano chiamarti in quel modo: non te l'ho mai detto apertamente, anche se tu lo sapevi.
É questo il mio rimpianto, non avertelo detto quando potevo; la mia voglia cieca di essere il re mi ha tolto l'unica cosa vera nella mia vita: tu.
Mi ricordo ancora la notte del blackout, tu ed io distesi nel letto: è stata la notte più bella della mia vita, ma nemmeno lì ti ho detto che ti amavo.
Quando arrivò quel DV al palazzo non potevo crederci: eri morto. Il mio amore morto ed io non gli ho mai detto “ti amo”. In quel momento anche una parte di me é morta con te.
Non sono e non sarò mai il re. Sono venuto al tuo funerale ma non ho avuto il coraggio di avvicinarmi. Perché sono questo, un codardo.
Non so se questa lettera sarà messa sulla tua lapide, perché il destino ha deciso di punirmi facendomi rinchiudere in una stanza con una persona che non amo.
Non ti ho dimenticato Joseph e non lo farò mai. Ti amo, anche se non te l'ho mai detto.
Vorrei raggiungerti amore mio. E lo farò.
Credimi, lo farò. |