Autrice:
Lady With Witch
Titolo:
Le Grazie
Coppie:
Spamano,
FrUk
Rating:
giallo
Genere:
generale, romantico, fluff
Crossover
Au/Crossover
ambientato durante La Maledizione del
Titano. Ungheria qui è Zoe Nightshade e
Nyo!Prussia è Bianca di Angelo. Francia
come figlio di Afrodite ce lo vedevo troppo, così come
Spagna figlio di Ares
(anche se non sarebbe stato male anche come figlio di Apollo).
Nyo!Inghilterra
figlia di Poseidone mi ispirava (dai, il suo passato da pirata
è un classico),
mentre Nyo!Romano figlia di Demetra… beh, leggendo la
caratterizzazione di
Demetra in Lo Scontro finale mi ha
aiutato ad optare a lei come madre della nostra irascibile Lavinia.
Perché Demetra
arrabbiata mi ricorda tanto Romano. Inoltre, alcune cose, come certe
descrizioni, sono riprese da La
maledizione del Titano. Nota finale: auguri di buona
Epifania, Ale.
Le
Grazie
Elizabeta si tolse dai
capelli gli ultimi residui
di sporcizia. Saltare in un camion della spazzatura per salvarsi da un
esercito
di scheletri non era propriamente eroico, ma almeno lei e gli altri si
erano
salvati. Peccato solo che i suoi compagni non riuscissero a mantenere
lo stesso
stoicismo.
‘’
Mon
Dieu, non
mi leverò questa
puzza di dosso neppure con dieci docce!’’
‘’
Amigo,
di
sicuro abbiamo un odore
migliore di quello che c’è nella Cabina
5.’’
‘’
Ehi, mi sa che ho perso il mio arco.’’
La Cacciatrice
cercò di non prenderli tutti a pugni, il francesino figlio
di
Afrodite in testa. Erano in missione per rintracciare la divina
Artemide, non
certo per una gita di piacere. Si aspettavano forse un viaggio comodo,
su una
nave da crociera, senza mostri che li notassero? Era chiaro come il
sole che
per loro era la prima impresa, ma il motivo per cui si fossero offerti
di
accompagnarla, anche dopo aver ascoltato la profezia
dell’Oracolo, le era
ancora oscuro.
‘’
La puzza andrà via – ribatté la
luogotenente di Artemide – La cosa che più
ci interessa è sapere dove siamo, se è un posto
sicuro e…’’
‘’
Eli – l’interruppe Gretchen, la
nuova, irritante Cacciatrice semidea che si era unita a loro dopo che
avevano
salvato lei , un satiro e un figlio di Zeus estremamente narcisista e
con manie
di protagonismo dall’essere uccisi da una manticora
– Seriamente, non è che
puoi fare una di quei abracadabra da Cacciatrice e procurarmi un arco
nuovo?’’
‘’
Elizabeta. Il mio nome è Elizabeta. Quanto ti ci
vorrà per impararlo? E no,
non posso fare niente per il tuo arco. ’’
L’albina
gonfiò le guance, e lei avrebbe tanto voluto darsi una
manata in
faccia. Davvero credeva che quella ragazzina avrebbe potuto sostituirla
una
volta che… beh, una volta che la profezia si sarebbe
compiuta?
Perché
era da giorni che le era chiaro che il verso E per mano di un
genitore, un altro dovrà perire si riferisse a
lei. Sapeva chi era il Generale, e cosa avrebbe portato il loro
scontro. Era
preparata, non aveva paura. Voleva solo che, una volta compiuto il suo
destino,
ci fosse una semidea potente al servizio della sua dea. Scegliere
quella
Gretchen era stato un madornale errore. Avrebbe preferito Phoebe, ma
era stata
costretta a rimanere al Campo a causa di quei maledetti fratelli Stoll.
Dannati,
loro e quella maglietta intrisa di sangue di centauro. Le altre avevano
bisogno
di riposo, e Gretchen era stata la sua ultima scelta. Senza contare
che, pur
per essere una che aveva scelto di diventare una Cacciatrice, col il
tassativo
divieto di non aver mai nessun contatto con i maschi per tutta la
durata della
sua vita immortale, aveva stretto facilmente amicizia con quei due casi
umani
di Bonnefoy e Carriedo. Seriamente, perché aveva deciso di
unirsi alle
Cacciatrici?
‘’
Non ti scaldare tanto, Eli. La mia era una domanda
legittima.’’
‘’
Se non te ne sei accorta, siamo finiti in una discarica! La
domanda legittima è: come ce
ne andiamo?’’
‘’
Io spero che non sia la discarica dei progetti del mio patrigno
– si intromise
Francis, con una lisca di pesce ancora infilata nei suoi capelli
– Sapete, ho
sentito spesso i ragazzi della Casa di Efesto dire quanto vorrebbero
visitare
la discarica dove il padre butta le sue invenzioni mal riuscite. Sono
convinti
di poterle migliorare. ‘’
Antonio
inarcò un sopracciglio.
‘’
Invenzioni mal riuscite? Quindi… una di queste cose qua
potrebbe ucciderci?’’
‘’
Se è la discarica di cui ho sentito parlare…
sì.’’
Elizabeta di
guardò attorno. Erano finiti sulla cresta di una montagna di
rottami, e riusciva a distinguere tonnellate di scudi, spade e altre
armi (buon
per lei, almeno lì poteva trovare qualcosa da rifilare a
Gretchen) , ma
avvertiva una sensazione opprimente al petto, che le mozzava il fiato
in gola.
‘’
Questa è veramente la discarica degli Dei
‘’ borbottò la Cacciatrice, mentre
Gretchen si allontanò da loro. Aveva visto un arco
d’argento poco distante,
proprio come quello che aveva perso.
‘’
Guarda che cosa…’’
‘’
Ferma! – urlò la luogotenente – Non
toccare niente, ragazzina. Se è qui, ci
sarà un ottima ragione.’’
‘’
Come quella che Efesto è un perfezionista
rompipalle?’’
‘’
E’ un dio – l’ammonì
- Parlane con
rispetto.’’
La tedesca
sbuffò.
‘’
Andiamo, sai quante volte i suoi figli non riconosciuti lo
insulteranno? Di
certo non baderà a me!’’
‘’
Nulla toglie che bisogna mostrare il dovuto rispetto per gli
dei!’’
‘’
Bah, vallo a dire ai ragazzi non riconosciuti stipati alla Casa di
Ermes –
ribatté l’altra – Vedrai quanto sono rispettosi
degli
dei. Specie di quel genitore che non si è degnato di
riconoscerli. ‘’
Se non si
fosse unita alle Cacciatrici, probabilmente anche Gretchen si sarebbe
ritrovata a dover alloggiare lì. Ma lei aveva avuto le sue
ragioni per unirsi a
quelle femministe fuori di zucca, ragioni che Elizabeta non avrebbe
compreso.
‘’
Gli dei sono molto impegnati, non possono badare a tutti i loro
figli.’’
‘’
Bella scusa.’’
‘’
Dovresti ascoltare la tua amica – fece una voce alle loro
spalle – Peccato
che si sia dimenticata delle divinità minori.
‘’
‘’
Già – fece un’altra - i nostri
figli
godono di così scarsa considerazione ‘’
‘’
Se anche potessimo riconoscerli, rimarrebbero comunque relegati nella
Casa
di Ermes. ‘’
Elizabeta ed
Antonio impugnarono subito le loro armi: dopo l’esperienza
con i
guerrieri scheletro, non volevano più farsi cogliere
impreparati. Senza
contare, si trovavano nella discarica degli dei, quante
probabilità c’erano di
poter uscirne da lì senza finire in qualche guaio?
‘’
Ehi, abbassate quelle armi – disse Francis –
E’ scortese, specie se le si
punta contro delle così belle signorine.
‘’
‘’
Ascoltate il vostro amico – disse una delle tre, che aveva i
capelli ramati
e occhi argentei – Per essere un figlio della nostra signora,
è molto
intelligente.’’
‘’
Vostra signora? – ripeté Gretchen –
Conoscete Afrodite?’’
‘’
Se la conosciamo? Ragazzina, noi siamo le sue ancelle. Siamo le Grazie.
‘’
‘’
Perfetto, ci mancavano solo loro!’’
pensò irritata Elizabeta, abbassando il
suo arco. Le tre erano bellissime, senza dubbio questo le aveva rese
degne di
servire una dea capricciosa e vanesia come Afrodite.
‘’
Credo che sia opportuno procedere alle presentazioni – fece
la dea dagli
occhi argentei – Il mio nome è Aglaia, lo
Splendore.’’
‘’
Io sono Eufrosine – disse la sorella alla sua sinistra, con
gli occhi
limpidi come l’acqua del mare - La
Gioia.’’
‘’
E io sono Talia – finì la sorella alla sua destra,
che aveva il capo
ricoperto di fiori – La Pienezza.’’
‘’
La nostra signora molto raramente ci manda ad incontrare degli eroi
– spiegò
Aglaia – Sarebbe venuta lei stessa per incontrare loro due,
ma…’’
‘’
Aspetta – l’interruppe la luogotenente di Artemide
- Loro due chi?’’
‘’
Ovviamente Francis Bonnefoy e Antonio Fernandez Carriedo –
rispose Talia,
come se fosse ovvio, facendo attenzione che la corona di fiori non le
calasse
sugli occhi - La dea è rimasta deliziata
dalla loro adesione all’impresa per
amore.’’
‘’
Per amore? Che sciocchezza!’’
‘’
Per amore di chi, poi?’’ chiese Gretchen, guardando
i due diretti
interessati, che sembravano più confusi di loro.
‘’
Vi aiutiamo noi: Alice Kirkland e Lavinia Vargas.’’
Elizabeta
sapeva che una era figlia di Poseidone, l’altra di Demetra.
Lavinia
era caduta dalla scogliera per cercare di uccidere la manticora che
aveva
attaccato Gretchen, Alice era stata catturata nella scuola che
frequentava la
tedesca da un mercenario umano del dottor Thorn. Le Cacciatrici non
erano
arrivate in tempo per salvarle.
Francis
sbuffò , e ribatté:’’ Mia
madre dovrebbe sapere che non ho gusti così
barbari. ‘’
‘’
Io vorrei essere amico di Lavinia – disse invece Antonio
– Insomma, è
arrivata da meno di due mesi al Campo, ha perso il suo fratello mortale
per
colpa di un mostro e si sente in colpa.’’
Le tre dee si
fissarono, complici. Oh per la divina Artemide, Elizabeta quanto
odiava quel genere di sguardi. Sembravano delle ragazzine di tredici
anni,
altro che rispettabili divinità della natura!
‘’
Oh cielo, siamo ancora a quella fase?’’
‘’
Sembra di sì: è la fase della
negazione!’’
‘’
Oh, se la nostra Signora fosse qui… sono sicura che lo
troverebbe adorabile.
‘’
La Cacciatrice
si stava innervosendo. Non le andava di dover sorbirsi i
risolini di quelle tre, perdendo del tempo prezioso per la loro
missione. Tipico
di Afrodite, mettere in secondo piano le questioni importanti per mere
facezie.
Stava per replicare un secco Bella
conversazione, ma noi dovremmo andarcene, ma Gretchen fu
più veloce di lei.
‘’
Sentite belle, è stato veramente un piacere. Ma, a meno che
non conosciate
un modo per andarcene da qui senza toccare qualcosa che ci possa
ammazzare…’’
‘’
Ah, tu sei la nuova Cacciatrice ‘’ fece in tono
piatto Talia.
‘’
Mi piange il cuore pensare quale bella storia non ci potrà
mai essere.’’
‘’
Eufrosine – la riprese Aglaia – Noi dovremmo
incoraggiare gli eroi che
agiscono per amore. Per tutti i tipi di amore, anche quello fraterno.
La scelta
che ha fatto è stata molto coraggiosa. ‘’
Elizabeta
fissò l’altra Cacciatrice, e subito un campanello
d’allarme si accese
nella sua testa.
‘’
Scusate – disse, rivolta alle tre divinità
– Visto che noi non vi interessiamo,
vi lasciamo da soli. Così potrete dire a questi due idioti
qualsiasi cosa
Afrodite vuole che sappiano. ‘’
Senza
aspettare che la congedassero, la luogotenente di Artemide prese
l’altra
Cacciatrice per il polso, e si allontanarono. Raggiunsero
un’altra collina di
rifiuti molto più grande delle altre, alla cui
estremità c’era una fila di
dieci tozze colonne di metallo. Sembravano… piedi. Ma in
quel momento,
Elizabeta ci badò poco. Aveva altro per la testa.
‘’
Ora me lo spieghi - le disse
perentoria – Perché sei diventata una Cacciatrice?
Le Grazie hanno parlato di
amore fraterno. Cosa significa. Parla, fanciulla. Altrimenti, temo di
non poter
più rispondere delle mie azioni.’’
‘’
Sai che sembri di nuovo un libro del medioevo,
vero?’’
‘’
Ho detto: parla.’’
Gretchen
sospirò. Tanto valeva scoprire le sue carte, no? Tanto,
prima o poi
avrebbe dovuto affrontare quell’argomento.
‘’
Beh, sarai contenta di sapere che la Magnifica ha un dolcissimo
fratello
minore di dodici anni… che non vedo da quando
quell’avvocato mi è venuto a
prendere.’’
La Cacciatrice
a grandi linee conosceva la storia di Gretchen: per un mese,
dopo la morte della madre, era rimasta in questo Casinò
Lotus fino all’arrivo
dell’avvocato che l’aveva iscritta alla scuola dove
Alfred e gli altri l’avevano
rintracciata. Ma che avesse un fratello minore… faticava ad
immaginarsela come
una responsabile sorella maggiore.
‘’
E così hai pensato di unirti alle Cacciatrici per
trovarlo?’’
‘’
Sì, Eli. Perché a quanto pare questo
Casinò Lotus per i mortali non esiste. Nessuno
ne ha mai sentito parlare. So che è da qualche parte,
ma… davvero, non ricordo niente.
Né in che stato si trovi né come l’ho
raggiunto la prima volta. E’ snervante.
Oh, senza contare che, a quanto pare, lì ci ho passato ben
settant’anni, invece
che un mese. ’’
La poteva
capire. Non approvava che qualcuno si unisse alle Cacciatrici senza
una profonda fede negli ideali rappresentati da Artemide, ma poteva
capire perché
Gretchen aveva agito in quel modo.
Se fosse
rimasta al Campo, chissà quanto tempo avrebbe dovuto
aspettare per
essere riconosciuta dal suo genitore divino. Senza riconoscimento,
niente
impresa. Niente impresa, uguale nessuna possibilità di
rintracciare il
fratello.
‘’
E così ti sei unita a noi – disse –
Sperando che, girando per il paese,
potessi rintracciare questo Casinò Lotus.
‘’
‘’
Bingo!’’
‘’
E dopo? Hai pensato a cosa avresti fatto dopo?’’
Gretchen
scrollò le spalle, e rispose:’’ Vuoi la
verità? No, Eli. Ma ho giurato
a Ludwig che sarei tornata a prenderlo. E’ come se avessi
giurato sullo Stige.
E ho sentito dire che quel tipo di giuramento è vincolante,
no?’’
‘’
Non sempre – ribatté cupa la Cacciatrice
– Settant’anni fa Zeus , Ade e
Poseidone giurarono sullo Stige di non avere più figli. Ma
Alfred Jones e Alice
Kirkland sono nati in barba a quel giuramento.’’
‘’
Ho sentito che c’è anche una profezia,
vero?’’
‘’
Sì… ma chi te l’ha
detto?’’
‘’
Tonio me ne ha parlato dopo aver stecchito il Leone Nemeo. E’
una cosa che a
quanto pare al Campo sanno tutti. Un figlio dei Tre Grandi che al
compimento
del suo sedicesimo compleanno deciderà le sorti
dell’Olimpo. Come per dire, ehi, niente pressioni.
Ecco
perché Alice
era stata rapita: a Crono serviva avere dalla sua parte quella giovane
figlia
di Poseidone per cercare di rovesciare l’Olimpo. Ma aveva
solo quattordici
anni, non era neppure detto che fosse lei l’eroe della
profezia. Poi, c’era
anche Alfred. Strano che Ade avesse mantenuto il giuramento.
All’improvviso, un’idea
folle passò per la mente di Elizabeta.
‘’
Gretchen… tu quanti anni hai?’’
‘’
Eh? Beh… quindici, ne avrei dovuti fare sedici il 22
Dicembre.’’
Perché
la Cacciatrice aveva sentito il bisogno di farle quella domanda? Non ne
era sicura neppure lei, ma era come se nella storia della tedesca
mancasse un
altro, importante tassello. Stava per domandarle altro sulla sua
permanenza al
Casinò Lotus e sul suo passato per mettere a tacere quel
dubbio che le si era
insinuato nella mente, quando un rumore fortissimo, come di metallo
schiacciato, la mise in allerta.
‘’
Ragazze – le chiamò Antonio, correndo dietro di
loro, seguito da Francis,
che teneva tra le mani uno specchio d’argento –
Dobbiamo correre. Ora!’’
‘’
Ma cosa… che cosa avete combinato?!’’
‘’
Questa è una bella storia – disse Francis,
respirando a fatica – Ma le
Grazie ci hanno donato questo specchio, dicendo che era un dono da
parte di mia
madre e che era essenziale per
ritrovare
i nostri veri amori. Allora io ho voluto
guardare , per vedere anche come
stessero i miei capelli …’’
‘’
Per farla breve – l’interruppe Antonio –
Per sbaglio ha svegliato il
guardiano di questo posto prendendo una forcina per capelli!
‘’
‘’
Miei dei… questo
è…’’
‘’
Non abbiamo tempo, Talo si sta per svegliare!’’
|