Tu credi negli umani?

di nettie
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** 9 **

 

Thomas

 

08/12/2036

 

“Sembra quasi - anzi, del tutto impossibile. Sto scrivendo questa lettera al me stesso di vent’anni fa, per esorcizzare almeno una parte dei rimorsi che mi tengo dentro. Quel me stesso che s’è fatto scappare dalle mani una ragazza fantastica, solo perché non ha mai voluto credere a tutto quello che affermava. Un finale pietoso e non degno di tutto ciò che è stata.

Ricordo quella sera di Dicembre come fosse ieri; ricordo la telefonata e ricordo le lacrime che iniziarono a scorrere fredde e violente sul mio volto. Non volli più rivedere il suo corpo, ma tutt’ora, ogni sera, tengo la sua foto stretta al petto.

E oggi più degli altri giorni m’è tornata in mente; girando per le grandi strade di quella che una volta era la nostra fredda città, ho visto una ragazza. Una ragazza dai ricci rossi e dagli occhi verdi come due smeraldi preziosi, il volto di porcellana e le guance rosee. Le somigliava incredibilmente tanto, e ho sentito il cuore mancare un battito.

E’ stata una fine misera.

Sola, poggiata al muro della sua stanza con un coltello nel petto. Completamente avvolta dal freddo, e con i capelli appiccicati sul viso bagnato. Lo sgomento è stato tanto, e per anni m’ha tormentato standomi con il fiato sul collo. In lei c’era qualcosa che non andava.

Non ho mai capito perché l’abbia fatto, non ho mai compreso i motivi perché non ho mai potuto provare ciò che provava lei.

Ti prego, se in un modo o nell’altro, tu, giovane Thomas, potrai leggere questa lettera: tienila stretta e non lasciarla sola, qualsiasi cosa lei dica.”

 

{ scusate.


-nettie.




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