Latch

di mjay
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Latch Cap II
Tadashi and friends

Latch

Quando entrò in Caffetteria sapeva già cosa lo avrebbe aspettato di lì a poco.
Dopo aver pagato la sua ciambella ed il caffè, riuscì a intravedere Wasabi e gli altri fare colazione in un tavolo vicino alle finestre a vetri. Era difficile non notare il costume da mascotte di Fred.
La parte di lui più razionale gli suggeriva di scappare prima che lo vedessero solo per sfuggire all'interrogatorio, ma la voglia di rivederli tutti insieme e passare un po' di tempo con loro vinse sul buonsenso.
« Ciao ragazzi » li salutò accomodandosi al loro tavolo fra Wasabi e Honey Lemon. Fu accolto con più entusiasmo di quello che si era aspettato.
« Guarda chi ha deciso di farsi vedere » commentò GoGo sbadigliando nonostante le due tazzine di caffè vuote di fronte a lei, non era mai stata una persona mattiniera.
« Tadashi è così bello vederti un po' fuori dal laboratorio! » lo salutò Honey con un largo sorriso mentre sorseggiava il suo latte macchiato.
« Oh! Oh! Wasabi ci ha detto del tuo progetto super segreto! » urlò Fred eccitato rovesciando quello che rimaneva del suo cappuccino « Se è per quell'acceleratore di particelle che ti ho chiesto non c'è bisogno di essere così misteriosi! »
« Non è un acceleratore di particelle » gli ricordò Wasabi girando il suo tè.
Fred si sporse verso Tadashi, guardandosi attorno « Tranquillo, a me puoi dirlo » sussurrò.
« Mi dispiace Fred, ma ha ragione Wasabi, non è un acceleratore di particelle »
Non ci volle molto prima che tutti quanti iniziassero a guardarlo con sfuggenti occhiate, in attesa che lui raccontasse qualcosa.
« Allora... non hai nulla da raccontarci? » fu GoGo a rompere il silenzio per prima, guadagnandosi una brutta occhiataccia da Wasabi.
« Avevamo deciso di non parlarne se non fosse stato lui a tirar fuori la cosa per primo! »
Go Go alzò gli occhi al cielo « Non prendertela con me, sei tu che ce lo hai raccontato! Ed era evidente che tutti quanti lo sapessimo »
« Qualcuno ha trovato la sua Lois Lane o Mary Jane Watson » si intromise Fred, alzando veemente le sopracciglia.
Tadashi sospirò, ecco era arrivato il momento, la pace era durata fin troppo «
Chiedetemi quello che volete sapere » si arrese alla fine.
« Lo dici con quella faccia?! » sbottò Wasabi.
« Dai ragazzi, non possiamo essere così sfacciati... sono sicura che se fosse successo qualcosa Tadashi ce lo avrebbe sicuramente raccontato, non è vero? » Honey Lemon lo guardò di sottecchi, attendendo una sua risposta.
« In realtà non c'è molto da dire » ammise, in realtà era lui stesso un po' deluso « Aveva solo bisogno di una mano per il progetto su cui sta lavorando ed il professor Callaghan le ha fatto il mio nome »
Fred lo guardò incredulo « Cosa? Un' altro progetto segreto? A cosa potrebbe lavorare un bioingegnere...? Forse ad un super-uomo? IO MI CANDIDO COME ESPIREMENTO! »
« No Fred niente del genere, e non è segreto, sta lavorando a dei tessuti intelligenti ma sta avendo problemi con la parte robotica. È qui che entro in scena io. »
« Bhé, potrebbe essere comunque romantico, no...? » ma persino Honey Lemon non sembrava convinta e quando guardò GoGo in cerca di supporto, lei alzò le braccia.
« Ah no, non guardare me. Non credo che le nostre concezioni di “romantico” siano proprio le stesse »
« Niente castelli in aria, ragazzi, davvero. Il nostro è un rapporto di solo studio » il cellulare vibrò nella sua tasca.
Quando lo estrasse, al solo leggere il nome sul display, gli si seccò la gola.


b

Era libero?
Avrebbe voluto ridare un' occhiata ai codici di programmazione prima di sera così da poter iniziare ad abbozzare lo scheletro in fibra di carbonio già la mattina dopo.
Ma gli dispiaceva dirle di no, forse, se si fosse trattenuto qualche ora in più stasera allora sarebbe riuscito a far incastrare tutto.

b


Quando alzò lo sguardo, aveva quello di tutti gli altri su di lui.
« Pensate che sia più un tipo da caffè o cappuccino? »






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