N/T: sito della storia originale, sito dell'autrice originale.
All that we have known will be an echo by LuckyVV
Rachel: Non che disprezzi essere al centro dell’attenzione, ma c’era un motivo particolare per cui continuavi a fissarmi durante inglese?
Quinn: Nessuno. Lasciami in pace Berry.
Rachel: Sei tu quella che non mi lascia in pace.
Quinn: Te l’ha mai detto nessuno che parli troppo?
Rachel: Penso di star parlando una quantità ragionevole, considerando.
Quinn: Considerando cosa?
Rachel: Considerando che mi stavi fissando per tutta la lezione!
Quinn: Mi stavo annoiando, e quando sono annoiata fisso la testa della gente sperando che vada a fuoco. Felice?
Rachel: No, per niente.
Quinn: Beh, mi dispiace per averti dato una spiegazione.
Rachel: Non era una vera spiegazione però, no?
Quinn: Cosa te lo fa dire?
Rachel: Perché non era ciò che stavi fissando e lo sai.
Quinn: Perché mi stai chiedendo di questo? Non riesci a pensare a nient’altro a parte io che ti fisso? Tu non hai veramente una vita.
Rachel: Bella risposta. Vuoi lasciarmi stare? Va bene. Lasciami stare.
Quinn: Non è quello che ho detto. E poi sei tu quella che ha iniziato il discorso.
Rachel: Quindi non vuoi lasciarmi stare?
Quinn: Non so più cosa voglio.
Rachel: Aspetta cosa? Non lo sai?
Quinn: Non farmi ripetere, è abbastanza dura dovertene parlare.
Rachel: Non devi parlarmi di niente, ma se vuoi, sai che non avrei nessuno con cui spettegolare comunque.
Quinn: … quindi non parli con Finn ogni giorno e ogni notte?
Rachel: Non di recente, no.
Quinn: Posso chiedere perché?
Rachel: Ho smesso di rivolgergli parola per prima e abbiamo subito smesso di parlarci.
Quinn: Semplicemente così? Quindi non siete più migliori amici/forse fidanzati?
Rachel: Beh non ha nemmeno tentato di avere una conversazione, quindi sì. Ho smesso di sforzarmi.
Quinn: Non posso dirti di star sbagliando.
Rachel: No? Penso di essere stata stupida per aver pensato di potergli piacere veramente.
Quinn: Non dire che sei stupida. Quel ragazzo non è niente in confronto a cosa o chi potresti avere.
Rachel: Cosa stai dicendo?
Quinn: Non capisci che potresti avere molto di più di Finn? Andrai a Broadway, per l’amor di Dio. Puoi puntare più in alto.
Rachel: Andrò a Broadway, non sono lì adesso. Chi mi raccomanderesti di preciso?
Quinn: Non sto raccomandando nessuno, era solo un consiglio.
Rachel: Perché era un consiglio così carino?
Quinn: Beh, forse perché vederti sprecare la tua vita con Finn non era qualcosa che mi piacesse vedere.
Rachel: Oh, quindi preferiresti essere tu quella che mi rovina la vita?
Quinn: Cosa? Vorresti stare con me?
Rachel: Non è quello che intendevo… sono solo confusa perché non vuoi che la mia vita vada sprecata.
Quinn: Perché ti meriti di meglio di Lima e Finn ed essere una casalinga per il resto della tua vita. Tu hai talento; non come gli altri, non come me.
Rachel: Tu hai talento, Quinn. Tu sei la ragazza più intelligente della scuola.
Quinn: Quello non è talento. Quello è solamente leggere libri e imparare a lezione. Non posso fare nient’altro.
Rachel: Anche la tua voce è bella e mi piace il modo in cui balli. Potresti fare qualunque cosa se volessi e ti impegnassi.
Quinn: Ti piace la mia voce? Grazie.
Rachel: Sì, ha una sorta di unicità. Magari non venderà dischi ma è veramente bella.
Quinn: Lo sai, penso che sia la prima volta che ti sento farmi un complimento.
Rachel: Davvero? Beh, mi scuso sinceramente per non avertelo detto prima.
Quinn: Non devi scusarti, quella dovrei essere io.
Rachel: Forse. Significa che lo farai?
Quinn: Sì. Lo farò, iniziando proprio ora. Mi scuso per tutto quello che ti ho fatto. Ma so che un paio di parole digitate su una tastiera non sono abbastanza.
Rachel: Ti perdono.
Quinn: Davvero? Con questa facilità? Non dovresti.
Rachel: Forse non dovrei ma ti perdono. È tutto ciò che hai sempre dovuto fare.
Quinn: Non so cosa dire. Grazie, credo.
Rachel: Dovresti sapere che le seconde occasioni le do facilmente, ma le terze sono molto più difficili.
Quinn: Lo so. Prometto che proverò a comportarmi meglio.
Rachel: Grazie Quinn, lo apprezzo.
Quinn: Non riesco ancora a pensare a come sia stata orribile con te, per nessuna ragione.
Rachel: Davvero? Nessun motivo?
Quinn: Una volta pensavo non ce ne fosse nessuno.
Rachel: E adesso?
Quinn: Adesso… inizio a dubitarne.
Rachel: Quale pensi che sia?
Quinn: Non so se dovrei dirtelo. Nel senso, mi fido di te, però… non lo so.
Rachel: È okay, potrai parlarmene quando ti sentirai pronta.
Quinn: Non so se lo sarò mai.
Rachel: Di cosa hai paura?
Quinn: Domanda difficile. Ho paura di tutto.
Rachel: Non ho idea di cosa possa essere. Hai così tante cose, Quinn.
Quinn: Non ho niente. Non puoi capire perché tu hai tutto ciò che io non ho: hai una famiglia, genitori che ti amano, amici che ci sono per te. Il tuo futuro è già scritto.
Rachel: Tu hai amici, Quinn. Hai il glee club. E spetta a te decidere il tuo futuro.
Quinn: Non so se posso decidere. Stanno succedendo così tante cose che non so se posso ancora fare le mie scelte.
Rachel: Certo che puoi ma non devi farle proprio ora. Puoi semplicemente continuare a fare ciò che ti piace e vedere dove ti porta.
Quinn: Vedi, se faccio ciò che vorrei non so dove mi porterà. È questo che mi spaventa più di tutto.
Rachel: Ma sei brava a tutto ciò che fai, avrai successo in tutto. Perché è spaventoso?
Quinn: Ti arrabbierai.
Rachel: No, per favore, dimmelo.
Quinn: Prometti che non mi giudicherai?
Rachel: Prometto.
Quinn: Voglio… farti qualcosa.
Rachel: A me? Cosa intendi?
Quinn: Non è niente di brutto, sul serio. Credo.
Rachel: Solo, dimmelo per favore. Non mi arrabbierò.
Quinn: Non dire che non ti ho avvisata.
Quinn: A volte penso a come potrebbe essere baciarti.
Rachel: Vuoi baciarmi?
Quinn: Credo. Sì.
Rachel: Anch’io.
Quinn: Davvero?
Rachel: Mhm, vorrei.
Quinn: Questa è… a dir poco una sorpresa.
Rachel: Una bella o brutta?
Quinn: Una bella, veramente bella sorpresa.
Rachel: Quindi vuoi veramente…?
Quinn: Sì. Sì, molto.
Rachel: Come?
Rachel: Nel senso, dove? E quando?
Quinn: Non lo so. Sei libera stasera?
Rachel: In verità sì.
Quinn: Buono. Potremmo andare al parco, o da qualche altra parte?
Rachel: Il parco sembra carino.
Rachel: E vuoto.
Quinn: E lontano da questa città rumorosa.
Rachel: Sì, sarà carino.
Quinn: Non sto nella pelle.
Rachel: Ci incontriamo lì alle cinque?
Quinn: Suona bene. Ci vediamo lì allora.
Quinn: Oh, e Rachel?
Rachel: Sì?
Quinn: Grazie.
Rachel: Di cosa?
Quinn: Di tutto. Per non avermi lasciata stare.
Rachel: Prego.
Quinn: Ci vediamo dopo.
Rachel: A dopo Quinn.
Quinn: Ciao Rachel. |