Un'Ombra su di Te

di Little_Lotte
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Padmé, distesa sul proprio letto ed intenta a guardare fuori dalla finestra con fare pensieroso, si accarezzò dolcemente il pancione.

Le sembrava quasi di sentire battere il cuore del suo bambinio e questo la rendeva felice, immensamente felice; era strano pensare che dentro di lei stesse crescendo una piccola creaturina e che nel giro di pochi mesi quella creaturina sarebbe stata un vero e proprio bambino, bisognoso di amore e protezione.

Suo figlio.

Padmé non poteva fare a meno di pensare a quanto la sua vita sarebbe cambiata, dopo la nascita del bambino: avrebbe dovuto rinunciare al suo ruolo di Senatrice, lei ed Anakin avrebbero dovuto confessare apertamente la loro relazione e questo avrebbe portato enorme scompiglio nell'Ordine dei Jedi.

Probabilmente, pensava Padmé, Anakin sarebbe stato persino cacciato.

Era un pensiero che continuava a tormentarla eppure suo marito sembra non darvi minimamente peso.

Certo, negli ultimi tempi Anakin era più strano del solito e Padmé sapeva che questo suo bizzarro comportamento dipendeva unicamente da tutti quei sogni che, da troppo tempo a questa parte, affliggevano le sue notti; più di volta lei aveva cercato di rasserenarlo, ma era stato del tutto inutile.

Era come se, in un certo senso, Anakin credesse davvero che quelle visioni potessero trasformarsi in realtà e ciò aveva reso il suo animo più inquieto e tormentato del solito; neanche la vicinanza di Obi Wan sembrava riuscire a tranquillizzarlo e Padmé incominciava ad essere davvero spaventata.

Si sentiva come se quell'uomo che adesso giaceva al suo fianco fosse divenuto un'altra persona, una persona completamente diversa da quel candido ragazzo dal cuore d'oro del quale si era innamorato.

Era forse la vicinanza del Senatore Palpatine a renderlo così inquieto? O si trattava solamente di quei ridicoli sogni, senza alcun senso?

Padmé non ne era certa, eppure temeva che quella di Anakin fosse diventata una vera e propria ossessione, tanto da fargli persino dimenticare tutta la gioia e le inevitabili speranze che porta ad una giovane coppia l'avere un figlio.

<< Anakin. >> mormorò a mezza voce la donna, voltandosi in direzione del suo sposo, che se ne stava in piedi davanti alla finestra, a fissare le stelle << Anakin, ti prego... Vieni a dormire, è molto tardi. >>

Anakin si voltò a malapena, biascicando un freddo e sterile: << Non mi va di dormire, per adesso. >>

Poi sollevò nuovamente il cielo, verso le stelle, e fu proprio in quel momento che Padmé la vide: un'ombra scura, che piano piano si levava prepotente sopra la figura di Anakin.

La donna si stropicciò gli occhi, sperando di essersi semplicemente sbagliata, e quando provò a guardare nuovamente il suo sposo, l'ombra era sparita del tutto.

Eppure, Padmé non riuscì a sentirsi del tutto sollevata.

Vi era davvero qualcosa di strano in Anakin, qualcosa che lo avrebbe cambiato per sempre, e Padmé non poteva più continuare a fingere di non esserne spaventata.

La Senatrice chiuse gli occhi e poi, dolcemente, ricominciò ad accarezzarsi la pancia, beandosi del dolce suono dei battiti del cuore del suo bambino.

Andrà tutto bene, continuava a ripetersi, tutto bene.

Finché il piccolo avesse continuato a crescere dentro di lei, niente sarebbe mai stato abbastanza da farle perdere del tutto la speranza.


 





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