Giorno 1
Sono felice. O almeno credo. Devo
imparare tante parole e
quel che significano. E devo abituarmi all’idea di
“esistere”. Dice che sono
nato dalla luce, dove prima vi era solo tenebra, e mi chiama
“stella del
mattino”. Non so che cosa sia il mattino, sinceramente, e
nemmeno una stella, ma
per ora preferisco non indagare troppo. Vedo come si evolve la cosa.
Evolve? Ma
che sto dicendo? Comunque, da quel che ho capito, prima vi era solo il
caos ed
il buio ed ora ci sono io, assieme a Lui ovviamente. È
bello. Fluttuo per aria
e luccico un sacco. Non so perché sia qui. Forse gli serviva
compagnia...che bello!
Voglio bene al mio papà!
Giorno 2
Ok..è spuntata una palla.
Una grossa palla avvolta da quella
che mi ha detto chiamarsi “acqua”. Ho capito
cos’è una stella, perché oggi ho
visto pure quelle. Carine, non c’è che dire, ma io
sono più bello!
Giorno 3
Papà dice che non devo
essere troppo orgoglioso e
narcisista. Entrambi termini che non capisco. So che sono bello.
Ah...sulla
grossa palla è spuntata una cosa detta
“terra” e da lì tanti cosi verdi, gli
“alberi”. Su alcuni di essi ho visto crescere degli
affari colorati dall’aria
gustosa, pare si chiamino frutti, ma papà ha detto che non
sono destinati a me.
Papà è strano...vuole mangiarseli tutti lui?!
Giorno 4
OH! Finalmente ho capito
cos’è il mattino! Con la faccenda
del Sole e della Luna, mi è tutto più chiaro.
Giorno e notte...mi chiedo perché
li abbia creati solo ora! Quanti termini nuovi...devo scrivermeli,
altrimenti me
li dimentico. Con il sole, quei frutti gustosi che ho visto ieri mi
sembrano
ancora più buoni ma papà mi ha sgridato di nuovo.
Alla domanda “per chi sono?”
mi ha detto che sono troppo curioso. Ok...sono curioso. E sono bello.
Che altro?
Ah..sono da solo! Perciò...a chi caspita sto scrivendo?!
Giorno 5
Non sono più da solo!
Papà, forse pensando che mi servisse
compagnia, ha creato altre creature. Dice che “sono come
me”. Angeli come me. Loro
però mi definiscono “l’angelo
più bello” (lo sapevo!) anche se papà
cerca di
convincerli che devono solo chiamarmi per nome, ovvero
“Lucifero”. Che sarebbe
“portatore di luce”. Sì, luce, piccoli
cosi che mi fissate mentre scrivo! IO
sono nato prima di VOI, sono più bello e più
intelligente (non lo dico solo
io...). Sono il preferito di papà, non
c’è dubbio. E poi questo
termine...”angelo”...mi piace. Però mi ci
vorrebbe qualcosa per distinguermi,
tipo superangelo o una cosa del genere. E in cielo non ci sono solo gli
angeli
adesso ma anche altre creature con le ali. Uccelli mi pare. E in mare
tanti
esseri. Papà...fammi capire...i frutti buoni buoni da sbavare
li hai creati per
questi cosi?!
Giorno 6
Oggi è successa una cosa
strana. Sorvolando sul fatto che i
miei “fratelli” angeli sono diventati di colpo
grandi e fastidiosi (ad alcuni
di loro ho dato un nome per poterli distinguere. Domani ci
farò un segno di
colore diverso sulla fronte), la Terra si è fatta affollata.
Sono spuntate una
moltitudine di creature e l’ultima mi ha lasciato molto
perplesso. Papà l’ha
creata dalla terra, dal fango, e ci ha sputato sopra (alcuni dicono
“alitato”
ma per me gli ha sputato in faccia). Ne è uscito una specie
di angelo senza
ali, bruttino, senza luce e completamente scemo. Ne sono certo che sia
scemo
perché si è lasciato togliere una costola per
creare un altro coso come lui.
Non poteva pretendere che venisse usata sempre la fanghiglia? (E
papà ha fatto
questo perché ha visto che “il primo coso si
sentiva solo”. Meno male che non
ha notato che pure io mi sentivo solo...le mie costole sono salve!
Però papà non
ha mai creato una creatura tutta per me...). Inoltre non comprende le
cose
basilari e papà ha dovuto dargli una marea di ordini (credo
che fra questi vi
fosse anche uno “smettila di fissarti i genitali”).
Sì perché il genio non si
rende conto di essere nudo e di girare con un ben poco elegante
salsicciotto
fra le gambe (papà...che scarso senso artistico...) al vento.
L’altro coso invece
(“donna” mi pare si chiami...) non è
male. Non ha quella cosa pendente (a papà
ho chiesto a cosa servisse e mi ha risposto “Lucifero, sei
troppo curioso”.
Dovrò indagare...) ma in compenso ha due cose sul davanti
tonde piuttosto
interessanti. Credo che le chiamerò
“tette”, suona bene. Papà mi ha sgridato
perché le fissavo ma non posso farci niente: le sballottava
su e giù tutta
felice quando le è stato dato il nome di
“Eva” (“Lucifero” è
molto più bello.
Che motivo ha di entusiasmarsi per così poco?!). E poi sono
successe delle cose
che ancora non capisco:
Prima cosa: papà ha detto ad Adamo
(il primo coso nato
dal pantano) che poteva decidere lui i nomi di tutte le cose, piante ed
animali. Non è giusto! Io avevo dei bellissimi nomi da
proporre! Poi ha detto
ai due cosi che i frutti della terra erano loro proprietà e
potevano mangiarne
a sazietà (papà...hai creato quelle meraviglie
succulente per questi due?!).
Poi, ultima cosa, ha ordinato a ME ed agli alti angeli di
inginocchiarsi
dinanzi a loro perché d’ora in poi li avremmo
dovuti servire. Subito gli altri
angioletti (per primo quel leccaculo di Michele) si sono inchinati,
tutti
servizievoli. Io all’inizio pensavo fosse uno scherzo.
Perché io, strafigo
della Madonna (chi è la Madonna?!? Boh...da dove mi escono
certe parole, non
so...), nato dalla luce, mi dovrei inginocchiare davanti a due idioti
nati dalla
terra putrida? Idioti che volevano tanto “accarezzarmi la
testa”. A Michele
hanno messo una mano sul capo, come “segno di
riconoscenza”. Belli...io non sono
un...com’è che lo ha chiamato? Cane?
Però credo che papà non abbia approvato
molto il mio gesto. Dice che l’uomo è la sua
creatura prediletta. Sei crudele,
papà! Ma se si aspetta che io mi inginocchi davanti a quei
due..sta fresco!
Giorno 7
Oggi papà dorme (e
russa..) quindi io cerco in capirci
qualcosa di più sull’uomo fango e la donna
costola. Gli è stato affidato il
Paradiso Terrestre dove IO non posso entrare. Perché?
Perché non mi
inginocchio. Quindi papà ci ha messo a guardia i miei
fratelli che, invece di
obbedire al loro fratello maggiore, mi mandano via. Gli omuncoli
possono
mangiare a sazietà quello che vogliono tranne i frutti
dell’albero centrale. “Il
frutto della conoscenza”..papà, hai in mente di
farli rimanere scemi così per
sempre?! Una mela (o un fico? Boh, non ricordo...) che non possono
toccare, pena
la cacciata dal Paradiso. Papi, ascolta tuo figlio: se non vuoi che ne
mangino,
mettilo da un’altra parte! Questi non sono molto svegli... Poi
ha usato quella
frase: siate fecondi. Che sarebbe a dire?! Altra richiesta di
spiegazioni,
altra risposta di rimprovero perché “sono troppo
curioso”. Scusami tanto se io,
a differenza di altri, sono nato con un cervello! Moltiplicatevi.
Cioè? Come
fanno? Deve avere a che fare con quelle cose strane che hanno, ma non
mi viene
detto. Per quale motivo? Che papi abbia paura che mi moltiplichi? Uno
bello
come me non può di certo comparire a questo mondo...nemmeno a
Lui è venuta bene
la “seconda volta”. Quel gruppo di
angeli...sì, sono carini...ma mai quanto me!
“Devi essere meno spocchioso” (altro termine
spuntato da non so dove) ma sei
stato TU papà a dire che sono “La stella del
mattino”, “il più bello del
cielo”
e bla bla bla. Sono parole tue! E poi, scusa...sono la prima cosa
creata...non
devo forse esaltarmi? Si vede di no. Dice che è
“poco angelico”. Ma essere
angelici..mi annoia, lo ammetto. Chiariamo: è bello avere
tutti gli angeli
attorno che ti fissano con adorazione, ma non so come passare il tempo.
Quando
si sveglierà, chiederò a papà che
posso fare a
riguardo. Chissà..magari un cucciolo...basta non
sia brutto come Adamo ed
Eva..
Ciao a
tutti. A chi
mi conosce ed a chi no. Spero di non offendere qualcuno con questa
storia...il
mio non è un tentativo di convertirvi al
“luciferanesimo” :P e spero vogliate
continuare a seguire le sue “avventure”. A presto!
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