capitolo 2 ff
Dancing with you
COLIN POV
La sveglia inizia a suonare, sono le otto del mattino. Ma io è
da un pezzo che sto guardando fuori dalla finestra, prima ancora che il
sole sorgesse probabilmente.
Ho pensato ancora a lei, tutta la notte.
Si dice che la notte porti consiglio, ma nella mia mente ha portato soltanto confusione, altra confusione.
Mi alzo e vado a fare una doccia veloce, sperando che possa svegliarmi
abbastanza da nascondere i segni evidenti della mia notte insonne.
Oggi voglio cercare di trascorrere al meglio la giornata, mi aspettano
le prove di ballo nel mattino e un'intero pomeriggio di riprese. Un
giorno intero insieme a lei.
Monto in macchina, infilo gli occhiali da sole e metto in moto, devo
passare a prendere Jen, quindi la prima sosta sarà un Sturbucks
di strada. Viviamo abbastanza vicini e quindi arrivo da lei in poco
tempo, forse sono anche in anticipo. Busso e attendo che venga ad
aprirmi. La sento camminare vicino alla porta, ed immaginando
che mi stia guardando dallo spioncino, alzo il sacchetto di
Sturbacks. Apre un secondo dopo.
"Come fai sempre a sapere ciò che desidero? E soprattutto come
facevi a sapere che non ho ancora fatto colazione?" Mi dice
strappandomi via il sacchetto dalle mani.
"Credo di conoscerti almeno un pò, sai?"
Mi sorride con gli occhi. La luce che sta trapelando dalla finestra
della cucina le illumina il viso. Dio quanto è bella. Come
può essere tanto perfetta anche appena sveglia? Mentre io mi
perdo ad osservarla, lei si siede su uno sgabello e prende dalla busta
il suo cappuccino, il suo muffin e passa a me i miei, distogliendomi
dai miei pensieri. Meglio così. Mi siedo anch'io accanto a lei.
"Allora, sei pronta per danzare?"
"Prontissima, non vedo l'ora di cominciare. Lo sai, io amo queste cose!"
"Si, infatti, mi sono stupito di non aver ricevuto nessun messaggino
pieno di faccine sorridenti e cose così, da parte tua quando
Eddy ci ha dato il programma ieri."
"Già... ieri ero stanchissima quando abbiamo finito e mi sono completamente dimenticata."
"Capisco."
Mentre facciamo colazione insieme, continuiamo a parlare del più
e del meno. Riusciamo a parlare di qualsiasi cosa. Ci viene naturale.
Poi ci accorgiamo che si sta facendo tardi e usciamo per andare alle prove.
Arriviamo sul posto con una buona mezz'ora di ritardo. Con i volti
arrossati dal caldo, dato che abbiamo dovuto parcheggiare abbastanza
lontano e abbiamo quindi corso per arrivare più velocemente.
Appena entriamo troviamo Lana, Sean, Ginni e Josh, impegnati insieme
all'insegnante di danze medievali, ma distratti dalla nostra presenza
si voltano tutti a guardarci.
"Scusate il ritardo." Dico, ancora con la voce affannata, mentre Jen accenna un sorriso dispiaciuto.
"Bravi bricconcelli! Ecco che fine avevate fatto!" dice Sean ridendo.
"Credo che loro abbiano già fatto anche le prove del dopo ballo" aggiunge Josh, anche lui ridendo.
"Si certo, come no. Che maliziosi che siete... sempre a pensare male!" risponde quindi Jen. Io mi limito a guardarli storto.
Anche Lana e Ginni stanno ridendo di questa buffa scenetta. E poi Ginni
risolve la situazione. "Dai smettetela, guardate che Colin è un
uomo sposato!"
"Ok ragazzi, ora che ci siamo tutti, sarebbe il caso di proseguire!" A
quel punto l'insegnante di ballo, si intromette, probilmente anche un
pò offeso dal nostro ritrado.
JEN POV
Non è la prima volta che i nostri colleghi ci prendono in giro,
insinuando che tra me e Colin ci sia del tenero. Ma puntualmente
qualcuno ricorda a tutti dell'esistenza di Helen. Ormai non dovrei
più farci caso, invece tutte le volte quelle battute riescono a
mettermi in imbarazzo e a ferirmi se finiscono per menzionare la moglie
di Colin.
Iniziamo le prove, Javier, l'insegnante, ci spiega i pochi passi che
dobbiamo imparare. A me sembra tutto molto semplice. Dopo un paio di
ore concludiamo e andiamo tutti sul set, dove ci attendono Adam ed Eddy
per iniziare a girare qualche scena del secondo episodio.
Eddy ci viene incontro "Allora, come sono andate le prove? Abbiamo chiesto a Javier qualcosa di semplice."
"Benissimo - rispondo, forse anche troppo euforica - Una coreografia
molto carina e raffinata. Non vedo l'ora di vedere il risultato e di
indossare il mio bel vestito bianco" aggiungo sorridendo sinceramente.
Gli altri sono già abituati a quel tipo di abigliamento sul set,
mentre io non ho avuto ancora tantissime occasioni per sentirmi una
principessa, e mi piace moltissimo.
"Brava mi piaci così motivata, ti voglio così anche
domani, quando gireremo la scena del ballo! Ok, andate a cambiarvi, vi
aspetto per cominciare con le scene di oggi." Risponde Adam prima di
allontanarsi insieme ad Eddy.
Colin si avvicina a me con aria preoccupata. "Domani? Credevo che la girassimo oggi."
"Che c'è Col? Temi di non ricordarti i passi?
"Esattamente!"
Rido, e anche lui dopo qualche secondo lascia andare la preoccupazione e inizia a ridere di gusto.
Il resto della giornata, trascorre tranquilla.
Arriva l'ora di andarcene, e dato che ero arrivata con Colin, mi riaccompagna a casa lui.
"Grazie, ancora del passaggio." Gli dico prima di scendere dall'auto,
ma poi mi avvicino per dargli un bacio sulla guancia in segno di
gratitudine, o semplicemente per salutarlo, non so perchè, lo
faccio istintivamente. Colin non si aspettava che lo facessi, infatti
si volta e le mie labbra sfiorano l'anoglo destro della sua bocca.
Mi fermo.
Ci guardiamo negli occhi. Deglutisco imbarazzata e terrorizzata
perchè temo che possa sentire i battiti del mio cuore che sta
quasi per esplodere.
Poi mi rendo conto che lui ha distolto lo sguardo dai miei occhi, sta
fissando le mie labbra. Passano solo pochi secondi, ma a me sembra
un'eternità.
E' lui il primo a interrompere il silenzio.
"Di niente" dice, come nulla fosse successo.
Così io scendo dall'auto, lo saluto con un cenno della mano,
prima di entrare in casa. Mi soffermo sula porta e lo guardo
allontanarsi.
Scuoto la testa, e cerco di autoconvicermi che non è stato
niente. Soltanto un gesto che invece di risultare semplicemente gentile
come avrei voltuo, era diventato goffo e maldestro. Tutto qui. Quello
che avevo sentito, non era niente. Quello che sento ancora adesso, non
è assolutamente niente! Infondo ci siamo baciati così
spesso nei panni dei nostri personaggi, baciati appassiontamente,
mentre quell'attimo tra me e Colin non era davvero niente.
Apro il frigorifero in cerca di qualcosa da mangiare, ma il frigo
è semi-vuoto, non ho avuto nemmeno il tempo di fare la spesa in
questi giorni. Quindi, opto per una tazza di caffè, magari
più tadi chiamerò un take-away, in fondo non ho molta
fame ancora.
Suona il campanello.
E adesso chi sarà? Non ho preso impegni con nessuno stasera,
volevo starmene ancora un pò con la mia amata solitudine.
Mi avvicino alla porta e guardo dallo spioncino.
Rimango a bocca aperta nel vedere una scena familiare a quella di
questa mattina, vedo solo una busta, ma questa volta non di Sturbucks
ma di Burger King.
Poi la busta si abbassa e dietro di essa fanno capolino gli occhi
più belli che i miei abbiano mai incontrato, inconfodibili.
"Colin..." dico sottovoce, sorridendo.
Poi apro la porta.
"Ma non eri tornato a casa Colin?"
"Se disturbo me ne vado. Sono passato davanti al Burger King, e ho
immaginato che anche tu fossi stanca per metterti a cucinare, ma
affamata." Dice entrando, togliendosi la giacca e avviandosi in
cucina. E come se fosse a casa sua, appoggia la giacca allo schienale
della sedia e distribuisce sul tavolo la cena.
"In effetti, non avevo proprio voglia di cucinare stasera." Tralascio
il fatto che in casa da cucinare non ci fosse praticamente niente,
nemmeno volendo.
Ci sediamo entrambi. Questi suoi gesti così pieni di
quotidianità riescono sempre a sorprendermi e allo stesso tempo
riempirmi il cuore.
"In realtà, c'è un motivo se sono venuto qui da te..."
Mi si gela il sangue nelle vene. Pensando che volesse parlare del quasi bacio di poco prima.
"... ho bisogno del tuo aiuto."
"Cioè? Comunque certo, dimmi..."
"Ti va di ripassare insieme la coreografia? Tu sei molto più
brava di me in queste cose. Sono solo pochi passi, ma credo di averli
già dimenticati. E domani non voglio far perdere troppo tempo a
girare perchè io sono un'incapace..."
Scoppio a ridere, è più forte di me.
"Non ridere! Ti stai prendendo gioco di me, Swan!?"
"Solo un pò..." dico continuando a ridere. E lui indispettito
allunga la mano per farmi il solletico su un fianco. Io mi alzo di
scatto, per sfuggirgli. Ma lui mi afferra per un braccio attirandomi a se e continua a solleticarmi con l'altra mano.
Certi momenti divertenti e di completa confidenza ci vengono
così naturali, come se ci conoscessimo da tutta la vita e non
solo da qualche anno.
Sfuggo di nuovo, lui mi rincorre e finiamo per cadere sul divano.
Riusciamo a disturbare anche la piccola Ava che arriva dalla sua cuccia
e inizia ad abbaiare preoccupata. Ridiamo con il fiatone.
Io sono distesa su di lui.
I nostri volti sono pericolosamente vicini.
L'azzurro dei suoi occhi si mescola con il verde dei miei.
Poi un filo di buonsenso, mi alzo in piedi e gli porgo una mano.
"Vediamo se riesco ad insegnare a danzare a questo maledetto pirata irlandese!"
COLIN POV
Afferro la sua mano e mi alzo in piedi anch'io. Ava mi saltella
intorno. E per smorzare la tensione che si era creata, prendo in
braccio la cagnetta e lei contenta mi lecca il naso.
"Scusaci principessa... ti abbiamo svegliato." Le accarezzo la testa e
la metto sul divano, dove lei si accocola di nuovo per dormire.
Intanto Jen si è avvicinata alla scrivania e sta facendo
qualcosa con il suo portatile. Capisco cosa stia facendo solo quando
sento partire la musica. Inizia a spiegarmi tutti i passi dall'inizio.
Con il dito indice della mia mano sisnistra formo quello che dovrebbe
sembrare un uncino. Jen mi guarda perplessa.
"Non pensi mica che mi porti sempre dietro il mio uncino vero? Javier
mi ha detto stamattina che Adam vuole che lo usi per ballare."
Ridiamo, balliamo e io continuo a fingere di non aver ancora capito bene i passi. Non voglio interrompere questo momento.
Ad un certo punto Jen, probabilmente stanca, si ferma e mi appoggia
innocentemente una mano sul petto e mi guarda negli occhi, così
mi arrendo.
"Ok, credo che ci siamo."
"Bene" risponde, ma rimaniamo in quella posizione.
Continuiamo a guardarci.
Ancora quella pericolosa sensazione. La stessa provata nella mia macchina. La stessa provata su quel divano.
Non riesco a distogliere lo sguardo, i miei occhi sono incollati a suoi. Accenno un sorriso, che lei subito ricambia.
Le mie mani sono posizionate sui suoi fianchi. Ma istintivamente una si sposta sul suo viso.
Inizio a sfiorarla con la punta delle dita.
I nostri respiri sono sempre più vicini.
I battiti accellerano.
E' un attimo, ma un attimo che sembra essere infinito.
Lentamente le mie labbra sfiorano le sue. Lei chiude gli occhi.
"Scusa, scusami. Meglio se vado a casa." Dico di colpo, allontandomi da lei, che rimane in silenzio.
Recupero la giacca e prima di uscire dalla porta mi volto a guardarla.
"Grazie della lezione di ballo. Buonanotte Jen." Lei sorride, sembra triste però.
"Prego. Notte Col".
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Angolo dell'autrice:
Eccomi con un nuovo capitolo.
Spero che vi sia piaciuto. Quello che è successo verrà
dimenticato o porterà conseguenze nel rapporto dei nostri attori
preferiti? Staremo a vedere. #StayTuned. Recensite! Sono molto curiosa
di sapere che cosa ne pensate! A presto con il terzo capitolo ;)
Sarah_Oncer
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