San Valentino 2
Dangerous Liaisons – Relazioni Pericolose
Prefazione
dell’Autrice: Siamo di nuovo a San Valentino e
una nuova fic “romantica” spunta fuori
nell’account di TreAsterischi!
Sì, siete capitati nella “Zona dove le cose
normali non accadono molto spesso” XD
Che posso farci? Gotham è piena di relazioni assurde e
malatissime… così piena che questa volta ho
deciso di dedicarmi a 3 coppie in una volta sola! XD
3 episodi su 6 personaggi accomunati apparentemente da solo 2 cose: una
relazione disfunzionale e una laurea in genetica! XD
Buona lettura! :P
Ascolto consigliato:
https://youtu.be/dqbv0WITE0Q?list=PLJNoKAdgEPe3u-opGvx7kIL6MUY7l45wz
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Prologo
(Manicomio di Arkham,
alcuni detenuti sono in riga nell’androne centrale, dove Cash
sta distribuendo scopettoni e prodotti per la pulizia)
Cash:
…Buchinsky alle docce. Walker il cortile. Nigma ai corridoi
del secondo piano.
(Consegna
l’attrezzatura, ma arrivato all’Enigmista
si ferma trattenendolo)
Cash: Non so
come hai ottenuto il permesso lavorativo, ma ti tengo
d’occhio! Niente giochetti, Nigma, se ci tieni ai denti!
(L’Enigmista
sfodera la sua miglior faccia da schiaffi)
Enigmista:
Oh, non preoccuparti Cash, farò il bravo e
scoperò come mai prima d’ora!
(Il secondino lo guarda malissimo, poi lo lascia andare)
(All’esterno della struttura le acque sotto la scogliera si
increspano appena e Query & Echo emergono silenziosamente con
le mute da sub!)
(Le scagnozze nascondono l’attrezzatura tra gli scogli e
sparano i rampini sincronizzandosi con le guardie: le sentinelle non
notano nulla di strano e le due donne si infiltrano agilmente in una
grata dell’aria)
(Nigma sta svolgendo il suo lavoro, buttando di tanto in tanto un
occhio alla telecamera di sorveglianza: l’apparecchio si
muove a destra e sinistra con regolarità, ma improvvisamente
si spegne)
(I secondini in sala monitor osservano perplessi lo schermo disturbato,
ma dopo qualche istante si riavvia, mostrando Edward ancora
lì)
(Le guardie fanno spallucce, mentre il loop trasmette il turno della
settimana scorsa e l’Enigmista è già
sparito dal vero corridoio!)
(Nigma striscia nelle condotte dell’aria più in
fretta che può, sbucando in un padiglione dismesso del
Centro Medico)
Enigmista: (Entusiasta) Tempismo
perfetto, ragazze! Ottimo lavoro!
(Query & Echo
gli sorridono compiaciute, vestite da sexy
infermiere)
Query + Echo:
Buon San Valentino Eddie!!
Enigmista: Abbiamo
un paio d’ore a partire da adesso: diamoci
da fare!
(Le due si avvicinano,
giocherellando con lo stetoscopio)
Query: (Maliziosa) Uh,
dottoressa Echo, sembra che abbiamo un paziente
in gravissima astinenza da passera… lei concorda?
Echo: Certo,
dottoressa Query: urge terapia d’urto con
aggiunta di esposizione e contatto prolungato con ghiandole mammarie
femminili!
(Nigma sfodera un
sorriso marpione e gongola)
Query + Echo:
Prego, Signor Nigma, si accomodi in “Sala
Pompa”…
(Dissolvenza)
Atto I
(Notte buia e senza stelle: le strade di Gotham sono deserte,
spazzate
dal vento che trascina con sé fogli di giornale fradici di
pioggia)
(La prima pagina titola “Terrore nei cieli: avvistato
Man-Bat”)
(Kirk Langstrom è al lavoro in quello che sembra un
laboratorio clandestino ricavato da uno scantinato)
(L’uomo ha l’aria insonne e la barba incolta,
mentre si affanna febbrilmente alle sue provette di fortuna)
Kirk: (Mormorando) Solo
l’ultima dose… avanti,
avanti… reagisci!
(Il composto chimico
rimane inerte per un po’… poi
sfrigola e cambia colore. Langstrom sbuffa di sollievo osservando
entusiasta il suo siero)
Kirk:
Finalmente…
(Porta la provetta alle
labbra, ma qualcuno bussa facendolo sobbalzare!)
Kirk: (Spaventato) Chi
è?!
(La voce di Francine
risponde ovattata da dietro alla porta)
Francine:
Kirk, sono io… ti prego, apri.
(Lui esita, rigirandosi
ansioso la provetta tra le mani, lei bussa
ancora)
Francine:
Kirk, mi senti?
Kirk: (Titubante)
Francine… non dovresti essere
qui…
Francine: (Disperata) Nemmeno tu!
(Langstrom ammutolisce
vergognandosi e appoggia il siero sul tavolo,
avvicinandosi all’uscio)
Kirk: Posso
spiegare…
Francine: (Affranta) Cosa
c’è da spiegare?!
L’hai fatto di nuovo! Ci sei ricaduto!
Kirk: (Addolorato) Non
è vero!
(Lei rimane in silenzio
stupita, lui sospira e continua)
Kirk: Non
sto sintetizzando il siero… sto cercando di
contenere Man-Bat!
Francine:
È… l’antidoto?
Krk:
Sì! Te lo giuro! Si è risvegliato! Si
è impadronito di me! (Francine resta in silenzio,
la fronte
appoggiata alla porta, i pugni stretti… lui continua
disperato) Non riuscivo a controllarlo! Ogni giorno diventava
più forte! Dovevo scappare o avrei fatto del male a te e i
bambini!
(Lei lo zittisce
sferrando un colpo allo stipite)
Francine: (Urlando) E come ha
fatto a risvegliarsi Man-Bat?! Eh?! Eri
pulito!
(Kirk deglutisce consapevole e si siede a terra, con le spalle
appoggiate alla porta e la testa tra le mani)
Kirk: (Piangendo) Sono stato
io… ma ti giuro che non volevo!
Ho… ho preso solo una dose… ed è stato
l’inferno!
(Langstrom piange
sommessamente, lei non risponde)
Kirk:
Perdonami Francine… ti prego, credimi… sto
solo cercando di fermare la trasformazione: è
l’antidoto! Mi serve solo un’altra dose…
Francine:
Fammi entrare Kirk… ti scongiuro, ti supplico:
lascia che ti aiuti…
(Lui inspira
profondamente e lancia un’ultima occhiata alla
fiala sul tavolo, poi scuote la testa e si rialza, cominciando ad
armeggiare col chiavistello)
Kirk: Va
bene… mi dispiace e mi vergogno come un
ladro… se solo, uh?!
(Kirk ha aperto la
porta, ma anziché Francine si
è trovato davanti Cash armato di manganello e due infermieri
pronti con la camicia di forza!)
Cash: Ok,
Langstrom, niente scherzi e nessuno si farà male!
(Lui li fissa
terrorizzato, poi scatta verso la provetta, cercando di
tracannare il siero! Il personale di Arkham gli si getta addosso
placcandolo!)
Kirk:
Aaaahh!! Noooo! Francine!! Perché l’hai
fatto?! Franciiiine?!
(La donna si è avviata lungo il corridoio,
piangendo in
silenzio e coprendosi le orecchie per non sentire le urla disperate del
marito)
(Dissolvenza)
(Il giorno dopo, studio della dottoressa Leslie Thompkins: Francine ha
l’aria distrutta, l’anziana donna sta cercando di
confortarla)
Francine: Ho
fatto la cosa giusta…?
Leslie Thompkins: Non
avevi scelta Francine, sapevi che era necessario.
Francine: Si
fidava di me… e l’ho
denunciato…
Leslie Thompkins:
Anche tu ti fidavi di lui e della sua riabilitazione,
ma sai quanto possono essere violente le ricadute…
Francine:
E… se avesse detto la verità?
(Leslie la guarda
pensierosa)
Leslie Thompkins:
Credi fosse sincero quando parlava
dell’antidoto?
Francine: (Dubbiosa) Non lo
so… non so più cosa
credere ormai…
(Nasconde il viso tra le
mani)
Francine: Ci
sono giorni in cui ci sente, sta
bene… e io non so se essere felice per lui... per noi... o
temere che sia solo l’anticamera di una mutazione.
(La dottoressa le porge
una tazza di thè e le si siede di
fronte)
Leslie Thompkins:
Francine, bambina… ti conosco da tanti
anni ormai e so che hai agito per il suo bene, anche se è
stata una scelta dolorosa.
Francine: (Annuendo affranta)
Grazie…
Leslie Thompkins:
Ti ho aiutata a partorire Aaron dopo il terremoto e
non ti sei mai persa d’animo, crescendo due splendidi figli.
Sei una donna forte e lo sai anche tu: supererete anche questa!
(Francine sorseggia il
suo thè meditabonda, restando in
silenzio per un po’…)
Francine: La
verità è che io posso farcela,
Leslie… ma non sono certa che valga lo stesso per
Kirk… (Singhiozza)
E non voglio perderlo…
(Dissolvenza)
§§§
(Mezzanotte, ad Arkham sembra tutto tranquillo. Fright osserva
l’orologio dalla sua cella nell’ala Methaumani)
Fright: 3… 2… 1…
(Comincia a risuonare un allarme in lontananza: viene dal
blocco
detentivo principale, Linda sogghigna)
Fright: Perfetto…
(Nel giro di cinque minuti il corridoio di detenzione
è
diventato una zona di guerra! Cash sta cercando di radunare gli uomini
superstiti)
Cash: (Alla radio) A tutte le
unità, mandate rinforzi e
portate le armi pesanti!
(La sagoma di Scarebeast emerge da un muro
diroccato fiutandoli
famelico!)
Cash:
Sparate!! Abbattetelo!! Chiamate Batman! L’esercito!
Chiunque!
(Aprono il fuoco, ma le
pallottole gli rimbalzano addosso come
noccioline… Il mostro inspira profondamente ed esala una
nube tossica!)
Cash: Gas
della paura!! Maschere, svelti!!
(Scarebeast parte in corsa travolgendo tutti quelli che gli si
parano
davanti, ogni tentativo di colpirlo o fermarlo è inutile!)
(L’allarme comincia a risuonare in vari settori: dalla zona
di massima sicurezza fino all’isolamento! Il caos si fa
sempre più vicino, poi la Creatura irrompe nel reparto
Methaumani!)
Guardie:
Cos’è quello?! Spara! Sparagli! Oh
cazzo!!
(Le guardie vengono travolte e massacrate, mentre il mostro
distrugge
porte blindate e vetri di contenimento! Croc e gli altri mutanti si
uniscono alla rissa!)
(Scarebeast però è rimasto indietro, fermo
davanti alla cella di Fright: dopo un attimo di esitazione sfonda il
plexiglass e le ruggisce contro furibondo!)
(Linda lo osserva con sufficienza, senza scomporsi minimamente)
Fright: Uhm, ti immaginavo più
alto…
(Il mostro la fissa
indeciso poi si china ubbidiente, lei gli agguanta
il muso e gli spalanca le fauci, contandogli i denti)
Fright:
Bene: la metamorfosi è completa e
stabile… ma non reggeresti uno scontro diretto con Batman.
(Scarebeast annuisce,
Linda gli sale in groppa soddisfatta,
accarezzandogli il muso in modo quasi affettuoso)
Fright: Su,
andiamocene da qui, cerca di tenere un basso profilo.
(La Creatura esegue l’ordine fuggendo nella
direzione opposta
a dove si sta scatenando l’inferno, mentre la Batmobile
sfreccia verso il manicomio)
(Dissolvenza)
(Alcune ore dopo: Scarebeast sta galoppando a tutta velocità
in aperta campagna, un fienile si distingue in lontananza. Ma
improvvisamente emette un ringhio strozzato e interrompe la corsa,
guardandosi intorno confuso)
Fright: No,
è troppo presto!
(Fright gli scende dalla
schiena. Il mostro ruggisce disperato,
tenendosi la testa con le zampe mentre la mutazione inizia a regredire)
Fright: (Controllando l’orologio)
Due ore in meno di quanto
preventivato…
(Scarebeast si contorce al suolo, accartocciandosi in uno
scricchiolio
di ossa che si riducono dolorosamente, sotto lo sguardo indifferente di
Linda)
(Dopo alcuni minuti di agonia Crane torna finalmente umano e crolla
svenuto a faccia in giù nel campo incolto)
(Lei si guarda intorno seccata adocchiando poi una carriola)
(Dissolvenza)
(La luce del tramonto filtra da un abbaino aperto nel fienile,
Spaventapasseri mugugna dolente, riprendendo conoscenza)
Spaventapasseri: (Biascicando)
Maledetta… infida…
approfittatrice…
(Si stropiccia la faccia cercando di mettere a fuoco
l’ambiente e si accorge di essere attaccato a mille flebo e
sondini!)
(La collera prende immediatamente il posto dello stupore e balza in
piedi cominciando a strapparseli di dosso)
Spaventapasseri:
La ammazzo! È la volta che... Uh?!
(Cercando di
allontanarsi è rimasto impigliato a qualcosa e
ha abbassato lo sguardo, rimanendo imbarazzato ed esterrefatto!)
Spaventapasseri:
Questo è troppo!
(Cambio di scena
immediato: Fright è in laboratorio alle
prese con le provette, Spaventapasseri spalanca la porta a calci,
irrompendo con la falce!)
Spaventapasseri: LINDA!!
(La furia si smorza
subito in una fitta di mal di testa…
Crane geme con le mani alle tempie, lei lo osserva soavemente perfida)
Fright:
Tanto per cominciare: buon pomeriggio… e fossi in te
eviterei i rumori forti e i movimenti bruschi.
(Spaventapasseri inspira
furente, continuando ad impugnare
l’arma)
Spaventapasseri:
Non fare la leziosa! Con che diavolo mi hai infettato?!
Fright: Una
versione rudimentale del mutageno: mi mancavano alcuni
reagenti, ma ha funzionato perfettamente, salvo qualche effetto
collaterale…
Spaventapasseri:
Ti hanno arrestata solo la settimana scorsa!! Come hai
fatto ad avvelenarmi?!
(Lei sogghigna sorniona
con una punta d’orgoglio)
Fright: Ti
lecchi le dita per sfogliare le pagine mentre
leggi…
(Lui la fissa basito,
sentendosi un idiota, lei continua ironica)
Fright:
È bastato imbibire di mutageno la nuova copia
rilegata di Dostoevskij, “casualmente” donata alla
biblioteca del manicomio… sapevo che non avresti resistito:
l’hai letteralmente “divorato”…
(Crane la zittisce,
piantando la falce nel tavolo con un gesto rabbioso)
Spaventapasseri: (Sibilando furibondo)
Sto per farti assaggiare la mia
personale versione del concetto di “Delitto e
Castigo”!
Fright: (Beffarda) Speravo
apprezzassi almeno la citazione al Nome
della Rosa…
(Lui sospira frustrato, massaggiandosi le tempie)
Spaventapasseri:
È un cliché, Linda…
letterario, te lo concedo, ma pur sempre un cliché! E sai
come la penso in materia!
Fright:
Scusa se non ho avuto tempo per farmi venire un’idea
più creativa… ma quel compito di solito spetta a
te.
(Crane si abbandona
rassegnato su una sedia, guardandola di tralice)
Spaventapasseri:
Esci immediatamente da questo laboratorio e dalla mia
vita! Non ti lascerò fare altri esperimenti su di me!
Fright: (Ironica) Ti ho giusto
rimesso in sesto, ma, tranquillo, non
disturbarti a ringraziarmi…
Spaventapasseri:
Ah sì?! E che ci facevo nel fienile con
tutti quei tubi attaccati?! Mi stavi usando come cavia
un’altra volta?!
Fright: (Laconica) No, solo
tenendo in vita: avevo preventivato 3
giorni di coma, ma fai sempre di testa tua e ti sei ripreso con 20 ore
di anticipo…
(Spaventapasseri la osserva allibito, lei continua
indifferente)
Fright: Era solo una precauzione: la mutazione
è regredita
troppo presto e i residui di siero in circolo potevano provocare
trasformazioni impreviste…
(Spaventapasseri si stringe la radice del naso con le dita)
Spaventapasseri: La tua totale mancanza di etica
è quasi
più aberrante della mia… (Rabbioso)
Mi hai
infilato anche un catetere!
(Linda lo guarda divertita e maliziosa)
Fright: Sono pur sempre un medico, non mi
scandalizzo per certe
cose…
(Crane si stropiccia la
faccia tra imbarazzo, collera e rassegnazione,
deponendo la falce)
Spaventapasseri:
Dimmi almeno che ho sbranato l’Enigmista...
Fright:
Stavi per farlo, ma ha usato Tetch come scudo umano per
confonderti... nel dubbio ti sei limitato a gassarli con le tue tossine
più potenti.
(Spaventapasseri
grugnisce con disappunto)
Spaventapasseri:
Mi ci vorrà ben più di un
thè per farmi perdonare da Jervis dopo questa…
Perché ti rivolgo ancora la parola…?
Fright:
Perché ti ho appena fatto evadere e sai che la
nostra collaborazione è vantaggiosa per entrambi…
professionalmente parlando.
(Gli allunga un foglio
di appunti, Crane lo prende di malavoglia e vi
butta un occhio… facendosi sempre più interessato
man mano che scorre la lettura)
Spaventapasseri:
Uhm, promettente…
Fright: (Lusingata) Di nulla...
posso isolare facilmente un recettore
del cervello per rendere più efficace la reazione fobica
alle tossine, ma ci vuole un certo stile per sfruttare appieno la
scoperta…
(Gli rivolge un
sogghigno complice, Crane annuisce)
Spaventapasseri:
Va bene, cerchiamo di non complicare le cose, visto
che siamo momentaneamente latitanti: (Imbraccia nuovamente la
falce)
innanzitutto non avvicinarti a meno di 10 metri da me!
Fright: (Annoiata)
Sì, sì, non
preoccuparti… ho già fatto i test che mi
servivano: non ho bisogno di mutarti di nuovo…
Spaventapasseri: Non sono disposto a crederti sulla parola
e… (Nota una pila ordinata di appunti sul tavolo e
sobbalza)
Ehi! Dov’è la mia Kryptonite?!
Fright: Quella che usavi come fermacarte?
L’ho messa in un
involucro di piombo e l’ho sepolta nel campo, vicino allo
spaventapasseri…
Spaventapasseri: (Irritato)
Perché devi sempre andare
attorno alle mie cose?!
Fright: Tanto per cominciare è
radioattiva, al punto che i
fogli su cui l’avevi appoggiata erano diventati illeggibili.
Spaventapasseri:
Sono radiazioni superficiali! Nessuno originario di
questo pianeta è mai morto per l’esposizione alla
Kryptonite!
(Linda fa spallucce)
Fright: In
generale tutto l’ambiente era saturo di roba
tossica... Per precauzione ho preso un canarino per controllare che
l’aria fosse respirabile.
(Crane la fissa
incredulo, poi volge gli occhi a cielo)
Spaventapasseri: Ti rendi conto che questa
è paranoia?!
Mista probabilmente a una forma di fobia per il
disordine e…
Fright: Il
canarino è morto in 2 minuti.
(Silenzio colpevole)
Spaventapasseri: (Imbarazzato)
Beh, ad ogni modo non è un
problema: siamo entrambi immuni a questi dosaggi!
Fright: Noi sì, ma le cavie no: non
voglio che le
neurotossine vaganti falsifichino i risultati!
(Lui brontola frustrato e rinuncia a replicare, cominciando a
ricopiare
la formula sulla lavagna)
§§§
(Placida periferia di Blüdhaven: il sole primaverile
splende
tiepido sui villini a schiera dalle bianche staccionate e pratini
curati)
(Sulla collina al limitare della via, sorge una graziosa casetta, in
cui fanno mostra di sé le più rigogliose ortensie
del vicinato)
(Il glicine florido si inerpica sulla facciata, fino alla finestra del
piano superiore, dove un uomo sta spegnendo la sveglia assonnato)
Uomo: (Bofonchiando)
È già mattina…?
(La voce di una bambina cinguetta nel corridoio, lui sorride
tuffando
la faccia nel cuscino)
Bambina: Papà! Papà!
Farò tardi a
scuola!
(La figlioletta irrompe in camera e balza sul lettone
prendendo il
padre a cuscinate)
Uomo: Annie! Piano! Ahah… Ouff!
Così mi distruggi!
Annie: Alzati dai! C’è la
colazione!!
Uomo: Sì, sono sveglio… sono
sveglio…
(Poco dopo: i due scendono in cucina, accolti
dall’aroma dei
waffle caldi appena serviti in tavola)
Uomo: (Inspirando)
Mmmh… che profumo invitante. Tesoro,
prepari le migliori colazioni della contea!
(La moglie ai fornelli si volta sorridendogli
radiosa…
è Poison Ivy!)
Ivy: (Lusingata) Oh Basil, sei
sempre un amore... ma il segreto
è nello sciroppo d’acero, lo sai…
Basil: Eh, già: Madre Natura
dà sempre il meglio!
(Le strizza l’occhio, mentre si siedono a tavola
tutti
insieme)
(Dissolvenza)
(La giornata di Pamela prosegue perfettamente nella sua perfetta vita)
(Bacia affettuosamente marito e figlia mentre escono di casa)
(Cura il giardino salutando con un sorriso i vicini che, passando
davanti alla villetta, le fanno i complimenti per le magnifiche aiuole)
(Fa volontariato all’“Orto degli
Anziani”, accudendo pazientemente i vecchietti alle prese con
gli ortaggi)
(All’ora di pranzo va a prendere a scuola la piccola Annie e
nel pomeriggio passa da perfetta casalinga a madre esemplare,
dedicandosi a lei)
(Alla sera Basil rincasa e la famiglia si riunisce di nuovo in
serenità, raccontandosi le allegre peripezie della giornata,
fino all’ora di andare a letto)
(Annie è sotto le coperte ben rimboccate, Pam le sta
leggendo una fiaba: la piccola è sul punto di assopirsi, la
voce di Ivy trema commossa)
Ivy: E così vissero felici insieme per
300 anni, nella terra
del Tír na nÓg, dove giovinezza e bellezza
regnano eterne.
(La piccola chiude gli occhi e si addormenta sorridendo
serena, mentre
una lacrima solca il viso di Ivy, il marito osserva in silenzio sulla
soglia)
(Per qualche istante non succede niente, poi Annie comincia a
sciogliersi come una statua di argilla tenera!)
(Pamela singhiozza disperata e fa per stringerla a sé, ma la
creta le scivola via dalle dita… Basil cerca di confortarla
abbracciandola)
Basil: Coraggio Pam… su non fare
così…
Ivy: (Straziata)
Perché?! Perché non ci riesco?!
È colpa mia!
(Lui la allontana con delicatezza dal cumulo di fango
inanimato e la
stringe a sé, iniziando a sciogliersi a sua volta)
Basil: (Accorato) Non dire
così… sei la donna
migliore che un uomo possa desiderare accanto… E una madre
magnifica!
(Lei continua a piangere, avvolta nel tepore
dell’argilla di
cui sono costituite le braccia di Clayface, ormai completamente mutato,
tranne che nel viso)
Ivy: “Madre Natura”… (Aspra)
Una madre
sterile…
(Basil la accarezza delicatamente, asciugandole le lacrime con
i suoi
baci)
Basil: Non è vero… non
è vero e lo sai
anche tu! (La bacia ancora) Lascia che ti ami,
Pamela…
plasmiamo insieme la nostra bambina…
(Lei si lascia trasportare e tuffa le mani nella creta
malleabile delle
sue spalle, baciandolo di rimando, mentre foglie e gemme sbocciano
nell’argilla)
(Dissolvenza)
(Il mattino dopo: la sveglia suona e Clayface, nuovamente umano,
allunga un braccio per spegnerla assonnato)
Basil: (Bofonchiando)
È
già mattina…?
(La voce di Annie cinguetta nel corridoio, lui sorride)
Annie: Papà! Papà!
Farò tardi a scuola!
(E la giornata ricomincia da capo)
Atto II
(Arkham, notte fonda: i prigionieri stanno cercando
inutilmente di
dormire, mentre i lamenti di Kirk riecheggiano nel corridoio)
(L’uomo è rannicchiato sul pavimento della sua
cella e sta gemendo come un animale in agonia, tenendosi tappate le
orecchie con le mani)
(Cash e la dottoressa Leland lo stanno osservando dalla
videosorveglianza)
Dottoressa Leland: Un’altra
crisi…
Cash: Sì e sempre di notte… se
continua
così lo sbatto in isolamento: i detenuti diventano nervosi
se non dormono abbastanza!
Dottoressa Leland:
Non è colpa sua se soffre di
sordità! Andiamo, gli darò un calmante e domani
mattina faremo una visita di controllo…
(Poco dopo: dottoressa e
secondino stanno entrando nella cella. Kirk
è ancora sul pavimento e si lamenta debolmente, Cash si
china su di lui)
Cash: Ok,
Langstrom, ora ti diamo una bella medicina per dormire un
po’ e…
(Kirk reagisce fulmineo e lo colpisce in piena faccia con la
tavoletta
del water divelta che nascondeva sotto di sé!)
(Cash crolla a terra tenendosi il naso sanguinante, la dottoressa grida
e Langstrom la spintona via prima che possa iniettargli il sedativo!)
Dottoressa Leland: Guardie!! Sta scappando!!
(Scatta l’allarme mentre l’uomo corre a
perdifiato
nel corridoio tra le grida degli altri prigionieri, andando ad
infilarsi in una stretta grata dell’areazione!)
(Gli swat corazzati non possono seguirlo senza togliersi le protezioni)
Swat: Merda,
l’aveva già svitata! Isolate il
perimetro! Trovatelo!
(L’allarme si estende a tutto il blocco detentivo,
le guardie
infilano sensori radiocomandati nei condotti più angusti per
intercettarlo)
(Kirk intanto è sbucato fuori dalla grata del campanile a
strapiombo sulla scogliera e sta correndo a capofitto verso il limite
del tetto!)
Kirk: (Forsennato) Sette metri
di edificio… venti metri di
scogliera… basteranno! Sì! Posso trasformarmi
prima dell’impatto!
(Mancano pochi passi allo slancio, ma improvvisamente un
barlume di
paura e lucidità balena nelle sue pupille e arresta la
corsa, caracollando fino al bordo del tetto e fermandosi ad un soffio
dal baratro!)
Kirk: (Mormorando)
No… no, no, no…
(L’uomo si sporge tremante e guarda giù,
sferzato
dal vento freddo)
Kirk: Dio… cosa sto facendo?! Cosa sto
facendo?!
(Le guardie lo raggiugono e lo placcano trascinandolo via
senza che
opponga resistenza)
(Dissolvenza)
(Sala visite di Arkham: Francine è a colloquio con il
marito, disperato, stretto nella camicia di forza e guardato a vista)
Francine:
Kirk… ti prego, dimmi che non è
vero…
Kirk: (Vergognandosi)
È vero…
(Lei si porta le mani alla bocca, lui scuote la testa con
forza)
Kirk: Ma non è colpa mia! Te lo giuro!
È Man-Bat!
Vuole uscire e sta cercando di costringermi a mutare!
(Lei lo guarda
spaventata e incredula, poi si avvicina accarezzandolo)
Francine:
Kirk… lo sai anche tu: Man-Bat è solo
un animale. Non ha una mente e una volontà… non
può dirti cosa fare…
Kirk: Devi
credermi Francine! Almeno tu! Non ero io! Non volevo
uccidermi!
(La parola è
come una pugnalata per lei, che lo abbraccia
con disperazione)
Francine: Lo
so! Ma ti prego, resisti! Fallo per me! Fallo per i
bambini!
(Lui strattona la
camicia di forza che gli impedisce di stringerla a
sé. Poi si rassegna e nasconde il viso sulla spalla di lei,
sussurrandole all’orecchio)
Kirk: (Bisbigliando)
Aiutami… vai nel capanno sul retro del
giardino e guarda dietro la cassetta degli attrezzi: troverai il mio
diario con la formula e...
(Lei si stacca
dall’abbraccio e lo fissa angosciata, lui la
implora con lo sguardo)
Kirk: (Flebile)
Fidati… è scritto tutto
lì…
(Francine non risponde, continuando guardarlo spaventata e
chiama la
guardia per uscire. Kirk la osserva allontanarsi in silenzio)
(Dissolvenza)
(Notte fonda: Aaron e Rebecca dormono nella loro stanza, lei nel
lettino, lui appeso a testa in giù dal soffitto. Francine
invece è nel suo letto matrimoniale vuoto e si rigira senza
prendere sonno)
(Dopo un po’ rinuncia e si alza, avvicinandosi alla finestra:
è una notte serena e il capanno è ben visibile in
giardino, rischiarato dalla luna)
(Più tardi: Francine ha recuperato il diario di Kirk e lo
sta leggendo con apprensione in camera sua. Le formule
all’inizio sono ordinate e regolari, ma più
proseguono le date, più aumenta la confusione, le correzioni
contradditorie e intere pagine risultano strappate e mancanti!)
Francine: (Mormorando) Mio Dio
Kirk…
(Dissolvenza)
(Alcuni giorni dopo: Francine è nello studio della
dottoressa Thompkins)
Leslie Thompkins: …quindi potrebbe aver
detto la
verità?
Francine: Ho letto attentamente la formula e in
parte potrebbe aver
ragione: è una versione modificata
dell’antidoto…
Leslie Thompkins: Perciò tuo marito non
mentiva…
cos’è che ti turba davvero, Francine?
(Lei si incupisce con una punta di repulsione)
Francine: Io sono stata She-Bat… sono
diventata quella
“cosa” tante volte da potermelo ricordare
chiaramente. Non c’è nessuna doppia
personalità.
Leslie Thompkins: Quindi Kirk sta agendo da solo?
Francine: (Rimuginando) Una
parte di me vorrebbe credergli…
vorrei che fosse davvero una conseguenza del siero e che
l’antidoto risolvesse tutto…
Leslie Thompkins: E l’altra parte di te?
Francine: (Afflitta)
L’altra teme che sia impazzito del
tutto... e inconsciamente stia cercando di uccidersi per proteggerci da
lui…
(Leslie cerca di confortarla: Francine è affranta,
ma sembra
non avere più lacrime per piangere)
(Dissolvenza)
(La settimana successiva: i secondini scortano Kirk in sala visite e
gli assicurano le cinghie della camicia di forza al tavolo)
(Francine entra e si siede di fronte a lui, baciandolo accoratamente)
(Lui la asseconda, ma qualcosa lo lascia stupito e le labbra si
separano)
(Lei lo abbraccia e gli sussurra nell’apparecchio acustico)
Francine: Ho letto il diario e sintetizzato la tua
formula nella
capsula che ti ho passato… c’è un 50%
di possibilità che tu abbia ragione e, quando la
inghiottirai, l’antidoto agirà…
(Kirk la guarda commosso e annuisce in preda alla gratitudine,
ma lei
si discosta e lo fissa determinata tenendogli il viso con le mani)
Francine: …Ma se ti sei sbagliato,
Man-Bat
emergerà nella sua forma più violenta (Lui
sobbalza spaventato) e io sarò la tua prima
vittima… perciò ti chiedo con tutto il cuore
Kirk: sei certo che sia l’antidoto?!
(Lui esita, mille pensieri e calcoli gli affollano la mente)
Francine: Mi fido di te: se pensi che
sarò al sicuro, allora
inghiotti la pillola… se non lo sei non farlo.
(Langstrom resta in silenzio, dilaniato dal dubbio, chiude gli
occhi e
china il capo pensando più in fretta che può)
(I secondi sembrano ore, ma alla fine l’uomo sorride tra
sé e sé e la guarda annuendo sereno)
(Lei ricambia intimorita e speranzosa, lui con le labbra esala
“ti amo”)
(Poi ingoia la capsula)
§§§
(Laboratorio di Spaventapasseri, lui e Linda stanno osservando
una
fiala sul Bunsen: più il fluido si scalda e più
il colore si fa rosso)
(Si scambiano uno sguardo soddisfatto, ma improvvisamente la reazione
cambia e il liquido diventa blu in uno sbuffo di fumo chiaro)
(Crane grugnisce, Fright sibila inviperita e accartoccia i fogli di
appunti, gettandoli nel cestino della carta riciclata)
Spaventapasseri: (Ironico)
L’hai presa con filosofia,
vedo…
Fright: Non può non funzionare! Il
campione si
dev’essere contaminato!
Spaventapasseri: (Esasperato)
Linda… hai sterilizzato le
provette 2 volte prima di prelevarlo…
(Lei sospira
raccogliendo i pensieri)
Fright: Non
possiamo mutare il virus così…
è troppo debole e il composto decade
immediatamente…
Spaventapasseri:
Beh, scusa tanto se non ho un acceleratore di
particelle tascabile giù in cantina!
Fright: (Annoiata) Insisto,
dobbiamo assaltare gli Star Lab e usare il
loro…
(Crane scuote la testa
poco convinto, poi la luce di
un’intuizione geniale balena nel suo sguardo)
Spaventapasseri:
Non è detto…
(Sogghigna astuto e va a
rovistare in un ripostiglio. Linda assiste con
malcelata insofferenza al trambusto, finché lui non emerge
con un badile)
Fright: (Scettica) Hai
intenzione di scindere un protone con quello?
Spaventapasseri: (Brusco)
Ovviamente no! Sto solo andando a recuperare
la Kryptonite che mi hai gentilmente interrato nel campo!
(Fright si illumina)
Fright: Hai
ragione… irraggiando il composto con le onde
gamma potremmo provocare la reazione.
(Spaventapasseri le scocca uno sguardo di
superiorità e si
avvia fuori)
(Più tardi, Linda finge di ignorare l’involucro di
piombo ricoperto di fango incrostato appoggiato sul tavolo, lui sta
maneggiando il cristallo senza guanti, limandone via una minima
quantità dentro la provetta)
Spaventapasseri:
Bene, ora non resta che centrifugare…
(La infila nel
macchinario, ma non parte… Crane gli sferra
un pugno e si avvia con un rumore asmatico, Linda lo studia con
sufficienza)
Fright:
C’è qualche “reperto
tecnologico” qui che non risalga agli anni ‘70?
Spaventapasseri: (Infastidito)
Funziona benissimo! Basta solo usare le
cose con parsimonia, come lo scaldabagno e tutto il resto!
Fright: Non
mi sembra che lo scaldabagno dia problemi…
Spaventapasseri:
Forse a te no, visto che te lo accaparri regolarmente:
sono settimane che vado avanti a docce gelate!
(Lei alza un
sopracciglio)
Fright: E
questo tuo masochistico altruismo a cosa è dovuto?
Spaventapasseri:
Al fatto che se osassi privarti dell’acqua
calda farei la fine di Marat o Agamennone: pugnalato nella vasca da
bagno!
(Lei sogghigna
crudelmente divertita)
Fright: Idea
allettante, ma credo che ti siringherei nella doccia tipo
Psycho: è un classico e dà molta più
soddisfazione…
Spaventapasseri: (Brusco) Non
farti venire strane idee! E se vuoi un
laboratorio più attrezzato tornatene da Maschera Nera! Ah,
giusto, non puoi…
(Linda lo guarda male,
questa volta è lui a ghignare)
Fright: Non
è colpa mia se la tossina di controllo mentale
non era sufficiente.
Spaventapasseri:
Oh, certo: non potevi più manipolare il tuo
burattino…
Fright: (Annoiata) Jeremiah
è un soggetto promettente,
basterà aspettare qualche mese e tornerà
ricettivo come prima…
Spaventapasseri: (Irritato) Sai,
è un peccato tu mi abbia
fatto evadere così presto: era giusto il mio turno per
pisciargli nella minestra in sala mensa!
Fright: (Facendo spallucce)
Odiavate così tanto il dottor
Arkham?
(Spaventapasseri ride
sinistro e rabbioso)
Spaventapasseri:
Oh, sono giusto 15 anni che si volta
dall’altra parte mentre i secondini ci danno una ripassata
coi manganelli o ci frigge con l’elettroshock senza anestesia
godendosi lo spettacolo! Dobbiamo ricambiare le umiliazioni!
Fright:
Sì, avevo notato che fosse borderline, ma non era
ancora impazzito come te e i tuoi colleghi…
Spaventapasseri: (Cupo) Era
affacciato sull’abisso della
follia, tu l’hai solo trascinato di sotto con te…
e te ne sei sbarazzata come al solito, quando un uomo non serve
più ai tuoi scopi.
Fright: Te l’ho detto, la tossina non era
più
sufficiente: la personalità di Sionis è entrata
in conflitto con la sua…
Spaventapasseri: (Pratico) Hai
provato a riempirlo di antipsicotici?
Fright: (Sorpresa)
No… dici che avrebbero aiutato?
Spaventapasseri: (Fiero) Sono
solo il miglior psichiatra psicopatico di
Gotham, ma sono certo che tu conosca il mio mestiere meglio di me!
Fright: Non
potevo certo coinvolgerti negli affari della mala: ogni
volta che ci hai ficcato il tuo naso adunco hai fatto una brutta
fine…
Spaventapasseri: (Sprezzante)
Oh, grazie per l’altruismo, ma
non mi pare che ti sia andata meglio, visto che lavorando con lui e un
chimico mediocre come il Dottor Death hai fatto così tanta
strada da essere tornata qui!
(Linda sospira e gli dà le spalle, poi riprende
malinconica)
Fright: Mi
ci sono voluti due scienziati psicopatici per provare a
sostituirti... e non sono bastati.
(Crane esita un istante,
colpito dall’affermazione, ma in
quel momento la centrifuga ultima il ciclo, richiamandoli
all’attenzione)
Crash! (Una provetta blu
vola fuori dalla finestra, seguita da una
raffica di imprecazioni di Spaventapasseri!)
Fright: (Ironica)
L’hai presa con filosofia, vedo…
(Crane non replica e torna insoddisfatto alle lavagne piene al
parossismo di calcoli scritti e cancellati più volte)
(Silenzio per un po’, poi lei lo affianca e sospira
rassegnata)
Fright: Ci
tocca ricominciare… vero?
Spaventapasseri: (Stressato) I
calcoli sono giusti, Linda...
Fright: Il risultato è instabile, ci
giocheremmo una cavia
per niente.
Spaventapasseri: Quindi, sentiamo, che suggerimenti
hai?
Fright: (Pensierosa) Dev'essere
la ricombinazione cromosomica alla
base, agendo sull'RNA potremmo...
Spaventapasseri:
...rifare tutto da capo!
(Si allontana frustrato,
Linda sbuffa)
Fright: Cose
che capitano: almeno ce ne siamo accorti subito...
(Crane ritorna con 2
tazze da caffè e gliene porge una)
Spaventapasseri:
Sì, ma sono 9 ore di stechiometria a vuoto!
(Sorseggiano
simultaneamente continuando a guardare i calcoli, ma lei
sputa disgustata!)
Fright: Hai
di nuovo scaldato la moka sul Bunsen?!
Spaventapasseri: (Sbrigativo) Si
fa prima...
Fright: (Irritata) No, si brucia
e basta a 1410 gradi!
(Gli affibbia la tazza
in malo modo e va a farsene un altro, lui fa
spallucce e lo travasa nella sua)
Fright: A
volte mi chiedo se non senti i sapori o semplicemente non te
ne importi!
Spaventapasseri: (Distratto)
Uhm, hm…
(Ricomincia a fare conti
gustandosi il caffè di consistenza
fangosa...)
§§§
(Primo pomeriggio nella ridente periferia di
Blüdhaven: Ivy
sta leggendo in salotto una rivista di giardinaggio stampata su carta
riciclata, quando il campanello la distrae)
(Pamela va ad aprire la porta e viene travolta da una gioiosa Harley
Quinn che le si getta con le braccia al collo entusiasta!)
Harley: Rossa!! Quanto mi sei mancata!!
Ivy: (Sbalordita)
Harley! Come hai fatto a
trovarmi?!
Harley: Beh, hai usato lo stesso pseudonimo di
quando lavoravi agli
Star Lab e poi ho visto le foto su facebook della tua famigliola
felice!!
Ivy: Oh, giusto… sì,
è stata
un’iniziativa della scuola: non potevo essere
l’unica mamma a non partecipare ai social…
(La fa accomodare in salotto e mette su un thè)
Harley:
Sì, ti capisco… ma raccontami tutto: tu e
Clayface state facendo sul serio questa volta!!
(Ivy sorride con una
punta di tristezza, ma si sforza di dissimulare)
Ivy: Beh,
sì… la sua capacità di
generare bambini d’argilla è stata una bella
svolta nel nostro matrimonio…
Harley: Non
sapevo che creasse esseri viventi completi!
Ivy: (Malinconica)
No… durano solo 24 ore… poi
dobbiamo ricostruirla…
(Harley la guarda
incredula e allibita)
Harley: Non
so perché, ma sto immaginando voi due che fate
tipo la scena di “Ghost” mentre plasmate vostra
figlia… è una cosa malatissima, ma anche
così romantica!!
(Ivy sbuffa infastidita)
Ivy:
Potresti non ricordarmelo?
Harley:
Cosa? Il fatto che sia “malatissimo” o
“romantico”?
Ivy: (A disagio) Diciamo
entrambe…
(Harley si avvicina
stupita e curiosa)
Harley: Dai
Rossa, non vorrai dirmi che l’hai sposato solo
perché è uno dei pochi con cui puoi fare sesso
senza ammazzarlo!!
Ivy: Beh,
non sono così opportunista…
Harley: Un
po’ ti capisco, insomma non è che hai
molta scelta tra lui o Bane, o qualche altro Methaumano
immune… e poi Karlo è perfetto: (Maliziosa) puoi
modificarlo come vuoi e scoparti un sex simbol diverso ogni notte!!
Puoi farlo anche con George Clooney vestito da Batman!
(Pam alza un
sopracciglio scettica e un po’ schifata)
Ivy: Non mi
sembra gran ché come fantasia…
Harley: (Sbuffando) Era
così per dire!! Insomma vi siete
scelti per necessità, ma visto che le cose vanno alla grande
ci sarà qualcosa di più, no?!
(Ivy la osserva ponderando la risposta, l’amica
sembra
davvero felice per lei)
Ivy: (Sospirando) Lo sai,
è accaduto tutto per caso:
l’ho imbambolato di feromoni per evadere e poi ho scoperto
che era immune ai miei veleni…
Harley:
Però vi siete sposati!! E sono anni che fate tira e
molla! Insomma se era solo un’avventura e via non sareste
andati così avanti!!
(Pamela rimugina seria)
Ivy:
È complicato…
Harley: Bah,
quando mai non lo è?! Io e Mr J litighiamo su
tutto… in questo periodo ad esempio è in fissa
con il suo nuovo show comico preferito: Game of Thrones! Non se ne
perde una puntata e ride a crepapelle per ogni morto ammazzato, mentre
io non sono sopravvissuta alle Nozze Rosse… insomma Martin
continua a uccidere tutti i miei personaggi preferiti! È un
serial killer, dovrebbe stare ad Arkham con noi!
Ivy: (Confusa) Ehm…
sì?
Harley: Ah, scusa, sto divagando… dicevi?!
Ivy: Dicevo che con Basil le cose sono
complicate… ogni
volta che torniamo insieme giuriamo “solo sesso, bagni di
fango e qualche colpo in coppia”...
Harley: (Trasognata) Ma poi
prendete
un’altra piega... Aww
adorabile…
Ivy: Beh, non la metterei in questi termini, ma
sì…
Harley: (Annoiata) Dai Rossa,
sciogliti un po’…
(Pam sospira arrendevole
davanti all’insistenza
dell’amica)
Ivy: Va
bene, lo ammetto: posso manipolarlo letteralmente come
“argilla viva”… ma con lui mi sento
davvero amata…
(Harley sgrana gli
occhioni azzurri, ascoltando assorta)
Ivy: Non
è solo perché possiamo amarci anche
fisicamente… o per la sua capacità di generare
bambini d’argilla… c’è
qualcos’altro…
Harley: Beh,
a te piace vincere facile, visto che lo controlli coi
feromoni: in un certo senso lo costringi ad amarti…
(Ivy sogghigna ambigua)
Ivy: Non è detto… (Harley
la guarda incuriosita)
Ho cominciato da settimane a ridurre il dosaggio… e non
c’è stata nessuna differenza.
Harley: (Sbalordita) Oh, mio
Dio! Allora è una roba seria!!
Ti ama davvero!!
Ivy: (Malinconica)
Può darsi… il problema sono
io…
(Harley la guarda delusa
e dispiaciuta)
Harley: Eh,
no Rossa!! Non mi puoi rovinare il lieto fine!! Sono venuta
qui per riprendermi dal Trono di Spade!
Ivy: (Sorridendo) Sì,
scusa, detta così suona un
po’ brutale… ma non posso farci niente: non posso
decidere razionalmente di innamorarmi di lui…
Harley: Però ti godi una vita di coppia
da innocua
casalinga…
Ivy: Beh, sempre meglio che lottare col Pipistrello
a Gotham o marcire
ad Arkham… Sto realizzando un sogno, ma sento che mi manca
qualcosa…
(Harley la guarda comprensiva, Ivy sospira)
Ivy: È come vivere in una bellissima
favola che si
è avverata… ma restare consapevoli che sia solo
una favola: non c’è niente di vero in questa
vita…
(Dissolvenza)
Atto III
(Casa Langstrom 3 mesi
dopo: la famiglia è riunita a tavola
per festeggiare il ritorno di Kirk! I bambini sono entusiasti)
Rebecca:
Papà ma adesso ci senti?!
(Langstrom si indica
l’apparecchio acustico sorridendo)
Kirk: Se ho
questo qui sì… altrimenti dovrete
avere pazienza…
(Aaron dice qualcosa di
incomprensibile con in bocca una fetta di pizza
troppo grande)
Francine: (Premurosa) Aaron fai
bocconi più piccoli:
così non si capisce…
(Lui annuisce cercando
di inghiottire e si volta verso il
papà parlandogli perfettamente col linguaggio dei segni)
Traduzione dei segni:
Nessun problema: adesso siamo bravissimi a
parlare così!
(Kirk lo osserva
commosso e gli dice grazie con i gesti)
Kirk: Ve
l’ha insegnato la mamma?
Rebecca:
Sì, ha detto che così possiamo aiutarti!
Aaron: E poi
è divertente: è come sapere una
lingua segreta solo per noi!!
(Kirk annuisce e sorride
pieno di gratitudine alla moglie)
Kirk: Grazie
Francine… se sono tornato a casa, è
solo per merito tuo…
(Dissolvenza)
(Notte inoltrata: i bambini stanno dormendo, Kirk e Francine entrano in
camera da letto avvinghiati l’uno all’altra, mentre
si divorano di baci famelici)
Francine: (Ansimando) Dio quanto
mi sei mancato!!
(Lui la sospinge contro
l’armadio, scompigliandole i capelli
con le mani, perdendosi nel suo profumo)
Kirk: Mi hai
salvato Francine… nessuno mi credeva, ma tu
sì!
(Lei contraccambia con
foga, togliendogli la cravatta)
Francine:
Non ti avrei mai lasciato laggiù!
(Kirk la solleva di peso e si accasciano sul letto continuando
a
baciarsi e a spogliarsi con veemenza)
(Lui indugia sul collo e sul seno, mentre lei ridacchia sussurrando)
Francine:
Sssh, Aron ci sentirà…
(Kirk rallenta un
po’ e le si stende sopra, accarezzandola e
respirandola)
Kirk: Aaron
sente qualsiasi cosa: ha il sonar… come te,
quando eri She-Bat… e volavi con me con quelle magnifiche
ali…
(Francine assume
un’espressione spaventata nel sentire quella
frase e percepire simultaneamente l’eccitazione del marito
tra le cosce)
Francine:
Cos’hai detto?!
(La donna lo respinge e
lo allontana da sé, fissandolo
terrorizzata, Kirk la guarda incredulo)
Kirk: Era
una battuta... dai non prendertela…
(Prova a baciarla ancora
ma lei gli sfugge, continuando a fissarlo
angosciata)
Francine:
No, aspetta! Fermati! Perché l’hai
detto?! Perché l’hai pensato?!
(Kirk sbuffa cercando di
ragionare)
Kirk: Non lo so… mi è passato
per la testa!
(Sospira) Fracine ti prego non fare
così… sono
pulito! Sono a posto… dai, vieni qui…
(Kirk sembra
sinceramente dispiaciuto del fraintendimento, lei
deglutisce a vuoto e si lascia abbracciare titubante)
Kirk: Mi hai
dato l’antidoto… mi hai
salvato…
(La accarezza
teneramente, cingendola tra le braccia e le lenzuola,
creando un effetto simile alle ali di Man-Bat)
Kirk: Ti amo
Francine… senza di te non potrei
vivere… non volevo spaventarti… mi
dispiace…
(Lei sospira, rassegnata, ma non convinta e si abbandona al
suo
abbraccio, baciandolo dolcemente)
(Dissolvenza)
(Il mattino dopo: Kirk sta preparando il cestino del pranzo di Becky
per portarla a scuola, Francine è al piano di sopra e sta
sussurrando al cellulare)
Francine: Dottoressa Thompkins, sono io…
Dottoressa Thompkins:
Oh, Francine, che piacere. Ho saputo che ci sono
stati dei progressi.
Francine: (Angosciata)
Sì… Kirk è
tornato a casa e…
(Esita, la dottoressa percepisce il tono di voce ansioso)
Dottoressa Thompkins:
C’è qualcosa che non va?
Francine: La
pillola con l’antidoto… era un
placebo!
Dottoressa Thompkins: (Allarmata)
Cosa?!
Francine:
Era troppo pericoloso... quella formula era una follia,
avrebbe ricombinato il suo genoma in modo irreversibile e in caso di
errore lui…
Dottoressa Thompkins: (Preoccupata)
Quindi non gliel’hai
somministrato.
Francine:
No… gliel’ho solo fatto
credere… e da allora non ha più avuto crisi. Ha
smesso di parlare della personalità di Man-Bat e superato
tutti i test psichiatrici…
Dottoressa Thompkins:
Hai corso un grosso rischio… ora non
è nemmeno più sotto osservazione in manicomio.
Hai notato qualcosa di sospetto?
(Francine deglutisce e
riflette dubbiosa, osservando dalla finestra il
marito che fa salire in macchina Rebecca e si avvia, mente Aaron li
saluta svolazzando in cortile…)
Dottoressa Thompkins:
Francine, potreste essere tutti in grave
pericolo! Se hai anche solo un minimo dubbio devi chiamare subito
Arkham…
Francine: (Mormorando) Lo
riporterebbero dentro…
Dottoressa Thompkins: Cos’hai detto? Non
ho
sentito…
(Francine inspira profondamente facendosi coraggio)
Francine: Non si preoccupi Dottoressa Thompkins: le
ho telefonato solo
per dirle che ha funzionato…
Dottoressa Thompkins: (Sospettosa)
Ne sei sicura?!
Francine: (Autoconvincendosi)
Mio marito sta bene adesso.
Dottoressa Thompkins: Ma…
Francine: (Sospirando) Mi creda,
andrà tutto bene…
(Riaggancia, sorridendo rassegnata ad Aaron che la sta
salutando fuori
dalla finestra mente vola)
Francine: (Tra sé e
sé)
…finché durerà…
(Dissolvenza)
§§§
(Aperta campagna: una luce accesa brilla dalle finestre del
fienile)
(All’interno Spaventapasseri, sdraiato sulle balle di paglia
e completo di costume di juta, si sta godendo la lettura di un libro,
mentre fuma la pipa)
(Crane sfoglia le pagine leccandosi le dita, ma una sagoma gli compare
alle spalle)
Voce di Fright:
Allora è questo che fai tutto il giorno?
(Spaventapasseri balza
in piedi di soprassalto, trovandosi davanti
Fright!)
Spaventapasseri: Linda?! Che diavolo…?! (Guarda
incredulo
l’orologio) è ancora pomeriggio! Cosa ci
fai fuori
dalle tue stanze?!
(Lei lo studia con ovvietà, mentre scuote via la
pioggia dal
grosso ombrello che tiene in mano)
Fright: Non
so se te ne sei accorto, ma fuori diluvia…
è la luce del sole a darmi problemi, non
l’orario…
(Crane mastica
imprecazioni, spegnendo la pipa e strappandosi via il
sacco di juta dalla faccia)
Spaventapasseri:
Stai seriamente rischiando di morire…
Fright:
Detto da uno che nel tempo libero cerca di andare a fuoco
fumando in un pagliaio, è un po’
contradditorio…
Spaventapasseri: (Stressato)
Linda… lavoriamo gomito a
gomito 10 ore alla volta… potremmo, per cortesia, evitare di
frequentarci anche nelle restanti?!
Fright:
Concordo pienamente: ho di meglio da fare nei momenti di
relax…
Spaventapasseri:
Sì, tipo sintetizzare sieri mutageni?!
(Lei sbuffa togliendosi
l’impermeabile: è
già in tenuta da laboratorio con tanto di camice bianco)
Frigth: Non
essere paranoico…
Spaventapasseri: (Aspro) Oh,
certo… Vuoi davvero farmi
credere di non avere sempre una siringa pronta in tasca?!
(Lei ghigna con aria di sfida)
Fright: Se vuoi perquisirmi accomodati
pure…
(Spaventapasseri volge gli occhi al cielo)
Spaventapasseri: (Rassegnato) Mi
hai preso per un idiota? Ogni volta ti
ripresenti con una formula geniale come pretesto, io abbocco e mi usi
come cavia per potenziare le tue tossine! Lo so che è il tuo
scopo fin dall’inizio!
(Un barlume di consapevolezza brilla nelle pupille rosse di
lei, ma
dissimula immediatamente allungandogli una cartella di appunti)
Fright: Se non mi importasse non mi sarei disturbata
a ripetere le
analisi sulla cavia umana: nessuna reazione fobica senza esposizione
prolungata.
(Crane prende i fogli e comincia a leggerli sedendosi su una
balla di
fieno, lei gli gira attorno, posizionandosi dietro di lui)
Spaventapasseri: Le vittime dovrebbero assumere la
tossina per
settimane.
Fright: (Laconica) Troppo
lenta… Batman troverebbe
l’antidoto prima.
Spaventapasseri: Beh, possiamo sempre veicolarla in
altri modi!
(Balza in piedi e scrive la formula su un foglio, Fright lo
squadra
scettica con le mani in tasca)
Fright:
Pensi di riuscire a salvare un esperimento che sta andando a
rotoli?
(Lui le rivolge un’occhiata astuta, inerpicandosi
poi sulla
scala a pioli)
(Linda lo segue con lo sguardo e nota solo ora che le travi del
soffitto sono piene di appunti attaccati con puntine e freccette,
connessi da una ragnatela di fili colorati, spago e funicelle di juta)
Fright: (Allibita) Che diavolo
è quella roba?!
Spaventapasseri: (Orgoglioso)
Benvenuta
nel mio cervello!
Fright: Non vorrai dirmi che ci capisci
qualcosa…?
Spaventapasseri: (Sbuffando) Non
sforzarti sempre di capire tutto:
certe cose devi solo immaginarle!
(Lei non replica e
continua ad osservare il curioso groviglio, mentre
Crane scende dalla scala, va a sdraiarsi sul fieno e le fa segno di
stendersi con lui)
Fright: (Alzando un sopracciglio)
Non mi è chiaro cosa ci trovi di
interessante nella paglia: è irritante e si infila
dappertutto…
Spaventapasseri: (Annoiato)
Pensi di riuscire a evitare di lamentarti
di ogni cosa per almeno 5 minuti?
(Linda cerca inutilmente
di mascherare la sua insofferenza e lo
affianca)
Fright: Ora
che si fa?
Spaventapasseri:
Adesso si aspetta che venga
un’idea…
(Si mette comodo a
guardare in su con una spiga tra i denti)
Fright: (Beffarda) Sai che in
questi frangenti emerge prepotentemente
la tua essenza da campagnolo sudista…?
Spaventapasseri: (Risentito)
Sono della Georgia: ti crea problemi?!
(Una folata di vento entra dalla finestra aperta e scuote gli
appunti:
alcuni fogli svolazzano, altri fili si intrecciano, allacciando tra
loro le formule)
(Linda osserva in silenzio, poi ne indica una con aria interessata)
Fright: Ehi,
quella cos’è?
Spaventapasseri:
Hai buon occhio come sempre… è
il mutageno con cui io e il Dottor Elliot abbiamo infettato Croc alla
nostra prima collaborazione…
Fright: (Ironica) Niente male
per dei dilettanti…
Spaventapasseri: (Divertito)
Siamo promossi?
Fright:
Può darsi… ma questo non risolve il
nostro problema…
Spaventapasseri:
“In chimica nulla si crea, nulla si
distrugge, ma tutto si trasforma”, sii paziente e vedrai che
troveremo qualcosa di utile… (Un’altra raffica
sospinge un foglietto vicino alla formula, Crane mugugna)
Magari non
quella…
Fright:
Cos’è?
Spaventapasseri:
Una vecchia tossina fallimentare: non scatenava il
minimo terrore… l’unico pregio era
l’assuefazione.
Fright:
Ovvero?
Spaventapasseri:
Beh, bastava un’esposizione anche minima e
il soggetto non poteva più farne a meno…
Fright: Uhm,
delirium tremens istantaneo… sai che la Mafia
pagherebbe oro un’aggiunta simile nel narcotraffico?
Spaventapasseri: (Schifato) La
Mala sfrutta il tuo genio scientifico
per sintetizzare nuove droghe?
Fright: (Asciutta) È
parte del mio lavoro: prima il dovere e
poi il piacere…
Spaventapasseri: Naah, è solo uno spreco
di talento!
(Lei alza un
sopracciglio, lui sbuffa)
Spaventapasseri:
Il tuo problema è che sei troppo razionale:
adatti te stessa al mondo, sacrificandoti per una fantomatica
vittoria…
Fright:
Almeno è una strategia vincente a differenza di te.
Spaventapasseri: (Ironico) Bah,
io sono irrazionale: cerco di adattare
il mondo a me! (Indica con un gesto teatrale il firmamento di
formule
chimiche) E questo è l’alfabeto con cui
scriverò il mio universo!
(Linda lo osserva colpita, poi sospira)
Fright: Beh, se non altro è un bel sogno
ad occhi
aperti…
Spaventapasseri: (Disilluso)
Già…
(Cala il silenzio, Fright osserva assorta)
Fright: Sai però che potrebbe funzionare?
Il mio virus
è asintomatico, potremmo combinarlo con la tua tossina e
diffonderla nell’acquedotto…
Spaventapasseri: (Illuminandosi)
Ehi, buona idea…
l’assuefazione inconsapevole porterà le vittime ad
assumerlo in gran quantità…
Fright: (Crudele) E se Batman
fermasse l’erogazione,
l’astinenza forzata scatenerebbe l’inferno!
Spaventapasseri: (Entusiasta)
È geniale!! Dobbiamo lavorarci
subito!
Fright: Già, magari migliorando la
resistenza al calore:
così che non evapori con l’acqua bollente.
Spaventapasseri:
Uhm, dovrò dire a Jervis di rinunciare al
thè per un po’…
Fright: (Stupita) Tetch
può sopravvivere senza?!
(Crane ci pensa un momento, poi sghignazza)
Spaventapasseri:
No, decisamente no… Eheh…
piuttosto preferirebbe bere la tossina! Ahah!
(Linda si unisce alla risata di gusto, poi si fa
più vicina
e gli sfiora la spalla reclinando la testa)
(Silenzio per un po’)
Fright:
Funzionerà questa volta…?
(Spaventapasseri accenna
un sorriso con una punta d’amarezza)
Spaventapasseri:
Beh, se non ci proviamo non lo sapremo mai, no?
(Lei lo osserva con
attenzione, ma alza lo sguardo e sbuffa notando un
raggio di sole che filtra dall’abbaino)
Fright: (Infastidita)
Dannazione… ha smesso di piovere.
(Crane ne prende atto facendo spallucce, poi si volta di nuovo
verso di
lei con un sorriso ambiguo)
Spaventapasseri: Beh, a te la scelta: o ti intabarri
da capo a piedi e
vai a rintanarti in laboratorio… oppure puoi restare qui con
me aspettando la sera...
(Fright lo guarda maliziosa, ponderando la
risposta… la mano
nella tasca del camice accarezza la siringa di mutageno già
pronta all’uso… ma poi la lascia andare: non
questa volta, non oggi)
§§§
(Villetta familiare a
Blüdhaven: Ivy è in cucina e
sta versando il thè, Harley è sulla soglia dietro
di lei)
Harley: E
con il suo lavoro da attore come va?
Ivy: Oh,
l’ho “persuaso” a trovarsi un
impiego da ufficio… sai com’è, avrebbe
dato troppo nell’occhio e le tournée sono sempre
un problema…
Harley: Ah,
capisco… ma non hai paura dei suoi poteri?
Ivy: In che
senso?
Harley: Beh,
non è più sotto il tuo controllo:
forse sta solo recitando...
(Ivy si irrigidisce, un
sospetto si fa strada nella sua mente)
Harley:
Insomma non puoi essere sicura che sia davvero
così… e poi può diventare chiunque e
interpretarlo alla perfezione…
(Pamela inclina
leggermente la lama del coltello del pane per
controllare l’amica alle sue spalle)
Harley:
Potrebbe trasformarsi anche in qualcuno che conosci…
o di cui ti fidi!
(Harley scatta verso di lei, ma Pam è
più rapida
e le getta addosso la teiera!)
(Lei urla disperata, mentre l’acqua bollente scioglie
l’argilla di cui è costituita!)
Clayface:
Uahuaah!! “Mi sto sciogliendo!! Mi sto
sciogliendoooo!!”
(Ivy ne approfitta per
guadagnare la porta e chiudersela alle spalle!)
Ivy: Basil!!
Come hai potuto farmi questo?!
(La voce cavernosa di
Clayface rimbomba dalla cucina)
Clayface:
Potrei chiederti la stessa cosa!!
(Pamela allunga una
liana e blocca l’uscio con un armadio,
Karlo colpisce la porta con violenza e una delle assi cede: ha
trasformato il braccio in un’ascia)
Ivy: (Arretrando) Calmati! Posso
spiegare!!
(La scure apre un varco
e il mostro d’argilla fa capolino,
modellandosi il viso con le fattezze di Jack Nicholson in
“Shining”)
Clayface:
Pamela? “Sono a casa, Amore…”
(Si squaglia passando
dalla fessura e si ricompone nel tinello)
Ivy: (Tesa) So che sei
sconvolto, non volevo fartelo sapere
così! Ma possiamo parlarne! Non ti avvicinare!
(Karlo avanza con in
faccia il ghigno sinistro di Jack, Pamela
indietreggia verso le scale)
Clayface:
Pammie… “Tesoro… Luce della
mia vita! Non ti faccio niente… soltanto quella testa te la
spacco in due!”
(Trasforma le braccia in
una mazza e attacca, ma lei schiva il colpo
che apre un buco nel muro!)
Ivy: La stai
facendo fin troppo melodrammatica!
(Schiocca le dita, il
Croton nel vaso si ingigantisce animandosi e crea
uno scudo di foglie a proteggerla)
Clayface:
Pensi di riuscire a fermarmi?! Ho un’intera
filmografia di uxoricidi nel mio repertorio!!
(Attacca con prepotenza,
ma le ampie foglie trattengono
l’argilla e lo scucchiaiano giù dalle scale!)
Ivy: Mi ci
sono voluti mesi per creare questa vita! Non puoi rovinare
tutto!
Clayface:
Vita?! Dio, Pam! Sei più finta della Kidman in
“La donna perfetta”! Se volevi tanto entrare nel
cast di “Desperate Housewives” bastava chiedere!
Conosco i produttori!
(Lei lo fissa furente e
fa crescere le sue radici, bloccando le scale e
cominciando a saturare la stanza di feromoni)
Ivy: Tra
qualche minuto sarai nuovamente molle creta nelle mie mani! E
ricominceremo da capo!
(Clayface si dilegua nel
disimpegno tra soggiorno e sala da pranzo)
Clayface:
Potevamo essere “Bonnie & Clyde”:
una coppia criminale con un bel bottino… invece finiamo
sempre come “Mr & Mrs Smith”!
(Il rampicante di Ivy
sfonda il muro ad un centimetro dalla sua testa!
Lei osserva in copertura dal corrimano delle scale)
Ivy: Sei
ancora vivo, ‘Amore?’
(Lui fa capolino nella
voragine con la faccia di Brad Pitt)
Clayface:
“La tua mira fa schifo quanto quello che cucini!
Non so se mi spiego!”
(Scaglia
un’onda fangosa contro la pianta, otturandone le
aperture da cui fuoriusciva la tossina!)
Ivy: Era
tutto perfetto questa volta! Avevamo una vita onesta e una
bambina magnifica!!
(Karlo sale i gradini
fissandola esterrefatto)
Clayface:
No! Mi hai intrappolato in una pubblicità del
Mulino Bianco con la famigliola felice! Una versione psicopatica del
“Truman Show”!
(Si plasma la faccia in
quella di Jim Carrey e sfodera il suo sorriso
più falso)
Clayface:
Che ne dici, Pam?! È così che mi vuoi?!
Ti piaccio di più adesso?!
(Ivy lo fissa furibonda,
poi gli cancella quel ghigno beffardo dalla
faccia sferzandolo con una liana!)
Ivy: No,
‘Caro’, mi viene solo voglia di prenderti
a frustate!
Clayface:
Oh, andiamo… ti ho augurato il buongiorno ogni
mattina…
(Estende
l’argilla avvinghiando la donna verde come un
tentacolo!)
Clayface: “E casomai non ti avessi
rivista: buon
pomeriggio!” (La schianta contro il muro)
“Buonasera!” (La scaraventa al suolo)
“E
buonanotte!”
(La scaglia fuori dalla finestra dritta contro il tetto della
serra,
sfondandolo!)
(Ivy striscia contusa e raggiunge il rubinetto del sistema di
irrigazione, attendendo al varco il marito)
(La voce di Clayface riecheggia nell’ambiente)
Clayface: Pensi davvero che non abbia chiuso
l’acqua in giardino prima di
mettere in crisi il nostro matrimonio?!
(Pamela apre i rubinetti e in effetti non esce una sola goccia)
(Lei si infuria e la sua ira si estende a tutte le piante della serra,
che iniziano ad agitarsi come scosse dal vento!)
Ivy: Tu non
mi capisci Basil! Tutto quello che ho sempre voluto era
sposarmi e avere figli!! Ma mi è stato impedito!
(Clayface irrompe fuori
dalla vegetazione sotto forma di sfera rotante
solida, abbattendo rami e travolgendo ogni cosa!)
Clayface: Il
tuo sogno è la negazione stessa di
“Revolutionary Road”!! Possibile che una come te
abbia una mentalità bloccata negli anni ‘50?!
(Ivy lo fissa con aria
di sfida mentre lui si ricompone e la fronteggia)
Ivy: (Subdola)
‘Dolcezza’, sii ragionevole,
dopotutto, siamo sposati!
(Sferza le liane sparando una raffica di spine, lui schiva
scomponendosi e risponde con una salva di proiettili di creta,
intrappolandola contro il muro!)
(Lei si dimena bloccata nella massa fangosa, mentre lui si avvicina
assumendo le fattezze di Schwarzenegger in “Atto di
Forza”)
Clayface: “Ho chiesto il
divorzio!”
(L’argilla si amplia e il mostro di fango la
sovrasta
gigantesco, mentre le braccia assumono la forma di due mazze chiodate)
(Ivy chiude gli occhi, ma il colpo si ferma a pochi centimetri da lei!)
Clayface: Ma che… no! Non riesco a
muovermi!!
Ivy: (Sprezzante) Ah, sembra tu
ti sia
“invischiato” nella mia resina speciale!
Clayface:
Gnnn… Maledetta stronza!! Se non altro non puoi
liberarti nemmeno tu!
(Ivy si rende conto
dello stallo e sbuffa seccata)
Ivy: Oh,
fantastico… ora ci tocca stare qui a parlare dei
nostri problemi di coppia finché l’effetto non
svanisce… o Nightwing non ci arresta…
Clayface:
Bah, non ci tengo: ad Arkham non ci sono celle matrimoniali!
(Lei sospira e si guarda
intorno)
Ivy:
Perché deve sempre finire così…?
Clayface: (Rammaricato) Non lo
so Baby… tu mi piaci, ok?
Cioè, sei uno schianto e come compagna di crimini sei
fantastica… ma poi ti si sveglia uno psicotico desiderio di
maternità e appena dico “no” mi trovo
schiavizzato in questa pantomima! È da malati!!
Ivy: (Malinconica) Forse
perché è
l’unico modo che ho per non essere di nuovo ferita e
abbandonata…
Clayface: O più probabilmente
perché siamo due
psicopatici totalmente sbagliati… e se non stiamo tra noi
con chi possiamo stare…?
Ivy: E
allora perché siamo arrivati a questo?!
Clayface: (Amaro) Beh, me
l’hai detto proprio tu, mentre
credevi che fossi Harley: “non c’è
niente di vero in questa vita…”
(Lei lo guarda colpita, la resina comincia a cedere e Karlo si
scioglie
debolmente, rinunciando a colpirla e allontanandosi lentamente)
Clayface: È sempre bello
finché dura,
Pammie… ci siamo tolti le voglie, fatti qualche scopata
divina, ma non può funzionare…
(Anche la trappola fangosa in cui è imprigionata
lei si
disfa liberandola)
(Pamela rimane lì a guardarlo indecisa, mentre lui apre la
porta della serra)
Ivy: (Affranta) Aspetta! Basil
io… volevo solo una vita
felice… una famiglia! (Sospira) Che ne
sarà di
noi adesso?!
(Lui si ferma sulla soglia, si volta a guardarla e con il viso
sornione
di Clark Gable le risponde…)
Clayface: “Francamente, me ne
infischio.”
(Si allontana nel tramonto)
Epilogo
(Bruce Wayne
è seduto al tavolo del ristorante
più esclusivo di Gotham e sta parlando al cellulare)
Bruce: Ci
sono novità, Alfred?
(Il Maggiordomo sta
chiamando dal Batcomputer)
Alfred:
Sì, Sir: le scagnozze dell’Enigmista si
sono infiltrate ad Arkham e hanno attivato un loop nelle telecamere di
sorveglianza…
Bruce: (Sospettoso) Ma Nigma non
è evaso…
Alfred: No e
non vi sono state altre manomissioni.
Bruce:
Nell’ultimo sopralluogo avevo installato delle
microcamere personali: hanno registrato qualcosa?!
Alfred:
Certamente Sir e ho già visualizzato il contenuto:
l’Enigmista non sembra affatto intenzionato ad lasciare il
Manicomio e le sconsiglio di mostrare i video al Signorino Damian prima
della maggiore età.
(Batman resta in
silenzio, una punta di imbarazzo lo perplime)
Bruce:
Ehm… notizie degli altri evasi?
Alfred: Il
Signorino Dick ha fatto rapporto da Blüdhaven su
Clayface e Poison Ivy e…
Bruce:
Avvertimi quando è pronto ad intervenire!
Alfred: (Sospirando) Le ricordo
Signor Wayne che è San
Valentino e né il Signorino Grayson, né la
Signorina Gordon saranno reperibili fino a domani…
(Bruce sta per replicare, ma Selina, seduta di fronte a lui,
gli prende
il telefono e chiude la conversazione)
Selina: Bruce… se ti azzardi a mandare a
rotoli questo
momento ti assicuro che l’unica di cui dovrai preoccuparti
stasera sarà Catwoman…
(Tamburella con le dita sulla tovaglia… lui sospira
e le
prende la mano)
Bruce: (Sussurrando) Vuoi
davvero passare una banale serata mondana con
Bruce Wayne…?
Selina: (Maliziosa) Beh, ho
adocchiato una collana di diamanti niente
male l’altro giorno… regalarmela sarebbe un ottimo
modo per farla sparire da quella vetrina…
Bruce: E se
avessi optato per dei semplici fiori?
Selina:
Allora spero tu abbia il costume con te…
perché io non sono certo venuta impreparata…
(Gli strizza
l’occhio e gli sfiora le labbra con un bacio
sensuale ed effimero, poi si alza)
Selina: (Ambigua) Vado a prendere un po’
d’aria… se vuoi puoi raggiungermi fuori tra un
po’… diciamo sul tetto…
(Batman la osserva rapito allontanarsi e sorride tra sé e
sé)
(Dissolvenza finale)
***: “Le persone fanno sempre cose pazze, quando sono
innamorate”… beh, questa frase si può
prendere alla lettera se parliamo delle genetiste di Gotham e Arkham! XD
L’amore a Gotham è complicato, destabilizzante e
doloroso, declinato in molte forme relazionali differenti…
D’altronde “nessuno dice mai che sia
facile… ma ci si sceglie per farselo un po’ in
compagnia” quel viaggio della vita dove “nasci solo
e solo andrai, ma è in mezzo che hai quel gran bel
traffico…” in cui “si viene e si va,
tenendosi stretti, tenendosi dritti, che così si
fa” e “le donne lo sanno”, non possono
limitarsi a salvare la vita ai loro uomini e accontentarsi
“di un bacio e via”, devono assecondarli mentre
“vivono a orecchio, mettendoci tutto, anche stonando di brutto”...
tanto “rimangono pronte: è il tempo che
gira” ^_-
(Ora capite il perché della playlist consigliata? XD)
“Compromessi” è uno spaccato del dramma
quotidiano dei Langstrom, una famiglia che deve sempre accettare
l’idea che la “normalità” non
sarà mai di casa… la pazzia di Kirk non
è dominante come per altri Arkhamiti, ma è
inutile illudersi che sia solo una fase momentanea…
è qualcosa con cui Francine deve venire a patti e imparare a
gestirla, se non vuole perdere per sempre l’uomo che ama e
che la ama altrettanto, incondizionatamente… anche quando
è She-Bat…
Ostinarsi a contrastarlo è controproducente… e
può solo farla finire in analisi ^^”
“Come tu mi vuoi” introduce la vera
novità della fic, una coppia inedita e inquietante come non
mai: la Ivy/Clayface! XD
Pam nella serie animata dimostrava il suo malatissimo istinto materno
creando cloni arboricoli per simulare una famigliola felice...
E sempre nella serie animata Clayface dimostrava di poter creare
bambine di argilla… beh, il loro matrimonio può
prendere una piega molto sinistra! XD
In più con Clayface si può rompere la quarta
parete (ma anche soffitti e pavimenti…)
all’infinito citando caterve di film e attori, come
dimostrato anche da MissD in questa bella fanfic :P
E veniamo alla mia coppia preferita con “Questioni di
Chimica” XD
Linda e Jonathan sono uno spasso per me! Lei fa la raccolta
differenziata anche quando si infuria! Non è adorabile? XD
Possono battibeccare su stechiometria, usi impropri della Kryptonite,
modi per strinare caffè, invasione dell’altrui
fisicità e docce ghiacciate, consapevoli del fatto che la
loro “relazione professionale” sia sempre sul punto
di sfociare in una pugnalata… ma nel frattempo sanno davvero
capirsi e discutono in “scientifichese” della loro
situazione, ritagliandosi qualche sporadico momento di
intimità, sotto un firmamento di formule chimiche
letali…
(Eh, già, la paglia si infilerà dappertutto! XD)
Il tutto incorniciato dal modo in cui si festeggia San Valentino sia
tra le mura di Arkham che a Gotham City! :P
Come sapete sono contraria al concetto “se i villain si amano
allora diventano buoni, perché l’ammoreh risolve
tutto”…
#nope! XD
A Gotham l’amore ti complica di brutto le cose e la
“vita coniugale” dei villain è qualcosa
di disturbante, malatissimo e agghiacciante… anche se il
sentimento è autentico! XD
3 episodi e 3 coppie diverse: Ivy e Clayface che sono uniti per
convenienza e manipolazione, ma emotivamente non connessi; Crane e
Fright che hanno un legame profondo e autentico nel loro essere
scienziati pazzi, ma una relazione fortemente instabile e di breve
durata; Kirk e Francine che sono l'amore eterno, ma separati da
avversità incolmabili, se non scendendo a compromessi...
Non importa se siano sposati, divorzia(n)ti o malvagi ex che tornano
insieme… è tutta una questione di alchimia di
C.O.P.P.I.A. (Come Ottenere Problemi che Prima
Ignoravi di Avere) XD
Ps: Vediamo se qualcuno è abbastanza nerd da beccare il
riferimento a Theme Hospital! XD
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