Quelle parole...

di sognatrice errante 92
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Rose Tyler”. Quelle parole volavano nel vento ogni volta che si trovava su quella spiaggia. Da quando si era trasferita in Norvegia, Rose l’aveva visitata quasi ogni giorno. “Rose Tyler”. Quelle parole. Le ultime che aveva sentito accompagnate dal suono della sua voce. La risposta al suo “Ti Amo”. Quanto gli piaceva ripetere il suo nome pensò Rose sorridendo e lanciando un sasso in acqua. Non aveva scordato nulla di lui, erano passati quattro anni ma ogni ricordo era ancora così vivo. Ogni viaggio, ogni mondo, ogni abbraccio, ogni momento in cui insieme a lui si era sentita libera.

- Rose Tyler -, d’un tratto il vento sembrò diventare più freddo mentre tutto intorno a lei scompariva. Ancora una volta aveva sentito il suo nome ma c’era qualcosa di diverso quella volta. C’era quel qualcosa di reale che Rose aveva sperato di avvertire in tutti quegli anni, e mentre si voltava lentamente con il cuore pieno di speranza i suoi occhi iniziarono a riempirsi di lacrime.

Quando incrociò il suo sguardo, il respiro le si bloccò nel petto, era impossibile lo sapeva, ma lui era la. Il suo dottore, con il suo vestito e il suo cappotto, i capelli arruffati dal vento, il sorriso a 32 denti che lei aveva sognato ogni notte da quando gli aveva detto addio su quella stessa spiaggia, tra le lacrime di un cuore spezzato e un sole che bruciava da qualche parte nell’universo.  - Sei tu – riuscì a dire ancora senza fiato e il dottore le si avvicinò di qualche passo, - Pensavi davvero che avrei permesso all’universo di tenermi lontano da te per sempre? – disse felice, e Rose gli saltò al collo lasciando andare le lacrime che tratteneva da troppo tempo.





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