Light il Dio sopravvissuto

di Minto Aizawa
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Dal mondo degli Shinigami Light osservava gli esseri umani.
 
Sono passati due mesi da quando sono morto da umano e rinato come Shinigami.  Ho sempre voluto essere un Dio della morte, ma non in questo senso. Volevo essere un Dio umano, visibile, bello e attraente, non volevo essere un mostro invisibile destinato a un’esistenza misera. Volevo essere famoso, ma in queste condizioni non mi era concesso.
Le persone da tempo si sono dimenticate di me e sembravano anche essere felici perché non c’era più quel casino e quella lotta eterna tra la polizia e Kira. È possibile che io due mesi fa sia stato ancora Kira, un Dio umano quasi invincibile? È possibile che un bimbo come Near mi abbia sconfitto? È possibile che ora lui sia ancora vivo?
- Ryuk! 
- Sì Raito? Che c’è? 
Gli lanciai una mela marcia. 
- So che la preferiresti più succosa... ma arriviamo al dunque. Devo trovare qualcuno che possa vendicarmi e uccidere Near umiliandolo agli occhi di tutto il mondo.
Ryuk scoppiò in una risata chiassosa. 
- Scusa amico, ma non te ne sei accorto che tutti ormai se ne fregano di te? Non c’è più Kira, e anche se ci sarà uno nuovo, cosa impossibile, non sarà più così interessante...
Serrai i pugni e iniziai a urlargli addosso. 
- Pensi che io non lo sappia?! Pensi che dopo quello che ho fatto per il mondo sacrificando la mia vita per un ideale  venendo ricordato ora come un semplice assassino, io non faccia niente per ricattarmi?! Farò di tutto per trovare un mio successore degno di questo nome e tornerò sulla terra, anche se in queste sembianze!
- E perché non lo fai semplicemente dall’alto? – chiese Ryuk con un tono dispregiativo.
Ora scoppiai a ridere io.
- Lo sai benissimo, l’hai detto tu, Ryuk, non sarebbe interessante...




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