Una terribile
scoperta
Teddy e Anne vennero riportati a forza nel Dormitorio dagli Auror.
Dennis non fece rapporto alla McGranitt, ma il giorno dopo un gufo gli
recapitò una lettera di Harry, nella quale lo avvisava di
non fare più altri gesti avventati, altrimenti sarebbe stato
costretto a dirlo a nonna Andromeda. Stranamente a Teddy non importava.
Ormai la sua curiosità aveva superato la sua osservanza nei
confronti delle regole.
- Ma siete sicuri che fosse Dawlish? - disse Bartemius.
- Al cento percento – rispose Anne. Si trovavano in un angolo
del cortile di Trasfigurazione, insieme a Baston e ai due Serpeverde.
- Quindi Dawlish sta nascondendo qualcuno che non dovrebbe nascondere
all'interno del castello? - chiese Eva, perplessa – Ma
perché dovrebbe farlo?
- Perché è un criminale. Lo era durante la
guerra, perché non dovrebbe esserlo adesso? - aggiunse
Baston, scuro in volto. Aveva sempre odiato Dawlish e la sua opinione
non era cambiata in quei mesi.
- Quindi ora che facciamo? - continuò Bartemius.
- Cerchiamo di capire chi è questo Mundungus, no? - gli
rispose Anne. Eva, Baston e Bartemius la guardarono come se un Bolide
l'avesse colpita in testa.
- Stai bene, Anne? - chiese Baston, preoccupato – Hai bevuto
qualcosa di strano?
- No, niente. perché mi guardate come se fossi deficiente?
- Perché tu, insieme a me, sei quella che segue le regole
– le fece notare Bartemius.
- Dawlish rispetta le regole? No e allora perché noi
dovremmo rispettarle?
- Perché Dawlish è un ex-Auror. Un combattente
esperto, noi dei ragazzini del primo anno.
- Quando troveremo qualcosa andremo da Harry –
stabilì Teddy. Aveva usato un tono che non ammetteva
repliche, cosa che stranì gli altri ragazzi. Non aveva mai
usato quei toni.
*
Per un altro mese non ebbero un solo momento libero. Arrivò
aprile e con esso il compleanno di Teddy. Tutti ne avevano fatto una
gran festa. Harry si era presentato a scuola a portargli un regalo,
mentre Anne, Baston, Bartemius ed Eva gli avevano organizzato una festa
a sorpresa. Victoire gli aveva scritto una lettera di cinque pagine per
fargli auguri, mentre Teddy aveva affrontato quel giorno come se fosse
un giorno normale. Anzi, aveva usato l'occasione del suo compleanno per
farsi regalare qualche libro sulla recente storia. Voleva trovare
qualcosa su questo Mundungus. Aveva già preso tutto quello
che poteva prendere in Biblioteca, ma molti libri erano già
stati presi da altri ragazzi più grandi, probabilmente
perché stavano studiando quel periodo in Storia della Magia.
Era quasi tentato di chiedere un consiglio al professor Doge, ma poi
aveva desistito. Dawlish probabilmente non stava facendo nulla da solo,
doveva avere come minimo un complice.
- E anche in questo non ho trovato nulla – disse Anne,
girando l'ultima pagina di
Dalla Nascita al Declino, la storia dei Mangiamorte.
Si trovavano sul letto di Teddy, insieme a una pila di una decina di
libri.
- Non sembra ci sia niente su questo Mundungus. Nulla.
- Magari non ha partecipato alla Guerra Magica. Magari ha provocato i
Mangiamorte solo dopo la loro evasione.
Teddy annuì. Poteva essere. Ma doveva capire cosa stava
succedendo. Aveva un'idea.
- Dove posso trovare una copia della Gazzetta del Profeta di oggi?
- Ne aveva prima una Eva.
- E dov'è adesso Eva?
- Diceva che sarebbe andata in cucina a prendere qualcosa da mettere
sotto i denti.
- Perfetto – disse, scattando giù dal letto e
dirigendosi a grandi falcate verso la Sala Comune.
- Hey Ted, che diavolo stai facendo?
Lui non rispose, uscì anche dalla Sala Comune e
andò diretto verso le cucine. Spalancò la porta e
si buttò in mezzo agli elfi, alla ricerca di Evie.
La trovò seduta su uno sgabello, intenta ad assaporare una
coscia di pollo.
- Eva!
L'amica sobbalzò.
- Ted! Che diavolo ci fai qui?
- La Gazzetta del Profeta.
L'amica lo guardò se fosse pazzo, ma gli porse l'edizione
del giornale.
- Grazie mille! - le rispose, strappandoglielo dalle mani. Corse via,
seguito da una sempre più confusa Anne.
Salì ai piani superiori e si diresse a passo sicuro verso
l'ingresso. Ed era lì. Dennis Canon stava parlottando
silenziosamente con Audrey. Probabilmente qualche ordine da Harry. Se
erano rinchiusi dentro la scuola, sicuramente si era riunito l'Ordine
della Fenice. Si fermò un attimo. Che strano parlare
dell'Ordine della Fenice. Lo aveva sempre visto come un
periodo lontano, raccontatogli da sua nonna e da Harry, eppure ora
poteva ritornare una realtà. Stava succedendo qualcosa di
grosso, anche se non sapeva cosa.
Appena la professoressa di Trasfigurazione si allontanò,
Teddy e Anne si avvicinarono.
- Dennis – lo chiamò il ragazzo a mo' di salute.
L'Auror alzò la testa e sbuffò – Ancora
voi due? Possibile che non c'è giorno in cui non vi veda?
Eppure ci sono centinaia di studenti.
- Mi puoi chiarire una cosa? - gli chiese Teddy, fingendo di leggere
una pagina a caso della Gazzetta del Profeta.
Dennis lo guardò perplesso – Dov'è la
fregatura?
- Nessuna fregatura. Ho letto questo nome, un tale Mundungus. Un tipo
un po' losco. Mia nonna qualche volta l'ha citato. Tu sai chi
è?
Dennis sembrò tranquillizzarsi.
- Un ladruncolo che ogni tanto ci da delle noie. Faceva parte
dell'Ordine della Fenice. Un codardo cronico.
- Perché non l'avete mai preso?
- Conosce molto bene i bassifondi, è difficile da trovare. E
poi non è tanto importante da essere seguito dagli Auror.
- Ah, speravo qualcosa di più esaltante – disse
Teddy, fingendosi dispiaciuto – va beh, grazie Dennis.
- Figurati, Teddy.
Quando si furono allontanati Anne disse – Tutto qui? Un
ladruncolo? Magari gli serve per procurarsi qualcosa di illegale da
rivendere.
- Oppure per usarlo come messaggero con i Mangiamote. Uno
così passava inosservato sia tra i bassifondi, sia tra gli
Auror.
Anne sembrò pensarci su – Può essere,
ma perché dovrebbe contattarli? Ha una vita tranquilla, uno
stipendio. Non è oppresso dalla società. Non
capisco perché debba fare tutto questo casino.
- Magari è solo cattivo, come crede Baston, oppure vuole il
potere, ma qui ormai nessuno glielo darà mai, dopo il suo
passato con i Mangiamorte.
- Cosa pensi di fare?
Teddy si fermò, in mezzo a una scala in movimento. Cosa
poteva fare? Lui era uno studente del primo anno, anche se avrebbe
potuto tranquillamente sostenere il terzo,mentre Dawlish era stato uno
degli Auror più forti del recente passato. Non avrebbe
neanche fatto in tempo a tirar fuori la bacchetta che si sarebbe
ritrovato stecchito.
- Dobbiamo dirlo alla McGranitt.
Anne scoppiò a ridere – Dovremmo trovare delle
prove prima. Senza prove neanche lei può fare qualcosa.
- Beh almeno la avviseremmo.
- Sì, così magari indaga e fa insospettire
Dawlish.
- Credo sia più adatta di noi per indagare. Lei
può tenergli testa.
- Non mi fido.
Anne lo guardò come se fosse scemo – Cosa vuol
dire “non mi fido”? E' la preside.
- Magari è lei la complice.
Anne sembrò sempre più sconvolta.
- Ma è la McGranitt! Ho letto su quei libri che ha fatto,
è sempre stata in prima linea contro Voldemort.
- Le persone cambiano.
- Come te, ad esempio. Stai andando fuori di testa, Ted.
Teddy sbuffò. Forse aveva ragione, ma sentiva che doveva
essere lui a scoprire tutto. Non era un pensiero da lui, di solito era
razionale, ma l'incontro di due mesi prima con l'uomo incappucciato lo
aveva incuriosito. Doveva arrivare fino in fondo.
- Ragazzi! - urlò qualcuno dietro di loro. Eva li stava
raggiungendo di corsa - Avete visto Bartemius?
Entrambi scossero la testa.
- Dove diavolo è finito?
- Perché? Cos'è successo? - chiese Teddy.
- Prima era in Biblioteca con me e ora sono tornata dalle cucine e non
c'è più.
- Magari stava cercando un altro libro, no? - buttò
lì Anne.
- Minerva Campbell mi ha detto che l'ha visto uscire di corsa.
Strano. Cos'era successo a Bartemius? Era un comportamento insolito,
perfino per lui.
- Avrà letto qualcosa di brutto, magari –
intervenne di nuovo Anne – andiamo in Biblioteca.
I tre si diressero verso la Biblioteca.
- Era seduto qui – disse Eva, indicando un tavolo. Su di
questo erano aperti vari libri, tutti di fattura molto recente, di
varie grandezze. Tutti parlavano della Seconda Guerra Magica. Uno
conteneva le biografie di tutto l'Ordine della Fenice. Era aperto su
“Remus John Lupin”.
Il ragazzo lo lesse interessato. Conosceva già la vita di
suo padre. Amico di James Potter, lupo mannaro, insegnante di Harry e
infiltrato per l'Ordine. Le ultime due righe però non le
conosceva. E gli tolsero il fiato.
“Lupin morì durante la Battaglia di Hogwarts per
mano del Mangiamorte Antonin Dolohov”.
Suo padre era stato ucciso da quello di Bartemius.
Angolo dell'autore
Capitolo
breve ma con un finale intenso. Ditemi cosa ne pensate.
Alla prossima,
Ramo97
P.S. Se volete passate per la mia altra storia,
un fantasy ambientato nella Londra moderna
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