Characters: Steve Rogers; James Buchanan
Barnes;
Pairing: Steve/Bucky { stucky }
Words: 494
Warning: post The Winter Soldier; slash;
Prompt di: Miriam Bichri
~ Stucky: Steve amava baciare il braccio meccanico
Disclaimers: I personaggi di Captain America appartengono alla Marvel e
chi di diritto.
Scritta per la
Drabble Days 16/10-17/10 2015 @We
are out for prompt
Lo ha
notato. Lo sa. Del modo in cui Bucky gli si muove accanto – sempre sul
lato sinistro – e gli porge il fianco umano, gli porge la carne, le ossa ed il
calore della pelle, mai il metallo con il suo argento e il suo freddo inanimato.
Anche su quel divano, con le gambe allungate a godersi l'accidia del momento e
gli occhi che guardano lo schermo troppo piccolo di un vecchio televisore a tubi
catodici, ma sono più attenti ai sorrisi di Steve, al suo respiro e alla sua
esistenza. Anche su quel divano il lato a cui Bucky siede è quello sinistro,
nell'incrocio delle braccia è quello vero a coprire l'altro, a
volerlo nascondere e strappare dalla vista di Steve. Da quella del mondo.
«Fa
parte di te, non è te.»
La
mano di Steve ha sciolto l'incrocio delle braccia di Bucky, ne ha raccolto la
mano di metallo e l'ha sollevata alla bocca.
Il
bacio è una macchia di calore tra le placche. Non dovrebbe, eppure gli scotta
addosso e Bucky ha l'impulso di spostarsi, di gettarsi indietro, lontano e poi
strapparsi di dosso ogni brandello di ciò che c'è di sbagliato in lui, perché sa
che Steve lo ricostruirebbe da capo, rendendolo migliore. Come ogni cosa che
tocca.
E ora
è il braccio di Bucky che tocca e non lascia, che tira verso di sé per posare le
labbra al suo polso e sentire i pistoni ricalibrarne la muscolatura, opporsi.
«Non
c'è niente di cui debba vergognarti, Buck.»
I baci
risalgono l'avambraccio, giungono alla piega del gomito e diventano lingua che
attenta ne accarezza e ne bagna i contorni delle placche, che le sente vibrare
nello sforzo di Bucky di mantenere la posizione, in una sensibilità diversa dal
braccio destro, ma che c'è. A modo suo c'è e si riduce sempre in impulsi
elettrici, e in un cuore che gli batte in petto con forza.
«Non
me ne vergogno.»
«E
allora qual è il problema?»
«L'ho
usato per così tanto tempo per strappare la vita e creare dolore che non sono
sicuro di poter.»
La
frase si interrompe.
Steve
sorride.
«Puoi.»
Non
c'è altro, solo quella certezza e la testardaggine di Steve, che, come lui, non
è mai invecchiata. Lo ha raggiunto alla spalla, in cui la stella che lo marchia
ora tinge di bianco un cielo blu e rotondo dai bordi rossi. Sono tornati i
colori dell'America su quel braccio ed anche nel cuore del Soldato, che con dita
argentate si avvicina al mento di Steve e lo sfiora, in una delicatezza imposta,
timorosa di fare del male all'unico uomo che saprebbe come sopportarlo.
Bucky
gli solleva il volto, abbassa il proprio e gli ruba un bacio.
Infine
sono muscoli che si contraggono, pelle che si unisce, si ricerca e si ustiona di
baci e carezze ed un braccio bionico le cui dita affondano tra capelli biondi,
riscoprendo il piacere di toccare senza uccidere e osare senza ferirsi.
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