Mi sveglio, completamente stordita. Probabilmente mi avranno iniettato qualcosa, poiché vedo una siringa vicino a me. Ti guardo, e ancora non riesco a crederci. Non riesco ancora a credere che quel mostro che ho davanti sia davvero mio fratello, l'unico ad essere stato il mio esempio per tutti questi anni. Non posso crederci, anzi, non voglio crederci. Continuo a ripetermi che è solo un brutto sogno, che quando mi risveglierò tutto sarà tornato alla normalità. E invece è tutto vero.
-Fratello mio...- riesco soltanto a pronunciare.
Lui si volta verso di me. No, non è più lui. Non può essere lui. Quegli occhi così buoni e caldi che aveva sempre avuto ogni volta che posava lo sguardo su di me ora sono vuoti, e freddi...
-Ti prego... metti fine a tutto questo... andiamo a casa... e finiamola qui...-
Sono stanca, fisicamente e moralmente. Voglio solo lasciarmi andare e morire. È da pazzi, lo so. Lo capisco. Ma è l'unica cosa che voglio.
-No. Tu non capisci... è troppo tardi ormai.-
La sua voce è fredda, come i suoi occhi. Ancora una volta mi convinco che non può essere lui.
-Adesso lasciami lavorare.-
È tutto finito.
-Fratello mio... fai ciò che ritieni giusto, io ti amerò per sempre, qualunque cosa accada...-
Lo vedo voltarsi ancora una volta verso di me. I suoi occhi, piano piano tornano quelli che ho sempre visto sul suo bel viso. Caldi, rassicuranti... e stupiti, da quella dichiarazione così improvvisa. Probabilmente fino a pochi momenti fa pensava che io lo odiassi...
Qualunque cosa mi abbiano iniettato, comincia a fare effetto.
Ormai la morte per me è vicina.
-Sorellina... che cosa ho fatto... ti prego... perdonami...-
All'improvviso, tutto si annebbia. Lo vedo avvicinarsi, probabilmente tenta di fermare la mia morte, ma non vedo cosa stia facendo.
Tutto inutile. Lo sento, è troppo tardi.
Addio fratellone. Ci vediamo dall'altra parte. |