La
scoperta di Gally
''Vuoi
deciderti
a parlare? Spiegaci chi sei e cosa sei venuto a fare qui, siamo
già
abbastanza spaesati in mezzo a questa radura e ora sei arrivato tu,
dal nulla, a complicare questa situazione più di quanto non
lo sia
già!'' disse Gally guardando in cagnesco il povero ragazzo
seduto al
centro della capanna in cui tutti loro erano soliti riunirsi.
''Ecco...
ecco io
...'' bofonchiò spaventato l'interrogato.
''Avanti
parla,
che c'è sei spaventato? Pensavi di non essere scoperto? Chi
ti ha
mandato? Che cosa c'è dietro tutto questo eh?'' riprese a
domandare
l'altro indicando l'immensa radura verde circondati da altissimi muri
impossibili da oltrepassare. Diede un ceffone a quello stupido
ragazzo che non aveva intenzione di cedere. Gliene diede un altro e
un altro ancora. ''Sei ancora zitto, devi per forza costringermi a
torturarti per far...''.
''Hey,
hey hey
hey Gally! Basta!'' si intromise Newt trattenendo il ragazzo che era
diventato paonazzo dalla rabbia ''Basta un cazzo!'' replicò
Gally
seccamente. ''Non ne posso più questa faccia di sploff ci ha
preso
in giro per tutto questo tempo e adesso voglio sapere la
verità!''
urlò un attimo prima di cadere a terra privo di sensi.
L’ultima
sensazione che sentì prima di svenire fu il contatto con le
braccia
di qualcuno che lo stava sorreggendo.
Una
ragazza,
prona sul tetto della malandata struttura, cercava di osservare la
situazione in silenzio e di capire meglio la situazione che in poche
ore si era completamente ribaltata.
12
mesi prima
della scoperta di Gally
Nella
sede di
WICKED c’era un gran via vai quella mattina. Ava Paige aveva
terminato da qualche ora i reclutamenti e il suo nuovo progetto stava
per essere messo in atto. Nel giro di qualche mese avrebbero mandato
nella radura altri due giovani ragazzi -un maschio e una femmina- in
modo da poter studiare ancora una volta il comportamento di coloro
che erano sotto esperimento. Ai due sarebbe stato assegnato il
compito di confondere le idee dei radurai e di ritardare la loro
scalata verso la scoperta dell’uscita del labirinto. Si
chiamavano
Jeff e Mia, avevano entrambi 16 anni -proprio la stessa età
dei più
intelligenti dell’intero gruppo che era stato isolato quasi
due
anni e mezzo prima-e sarebbero arrivati laggiù insieme.
Nello stesso
momento, nello stesso giorno e nella stessa scatola per poter avviare
subito il test. Wiked inoltre, attraverso una serie di tecnologie
molto avanzate che permettevano di modificare le informazioni
contenute nel cervello dei
‘’prigionieri’’, aveva
cancellato
dai ricordi dei ragazzi la scritta che avevano mandato insieme
all’ultima giovane -Teresa- che diceva:
‘’Questa è l’ultima.
In assoluto.’’
I
creatori si
erano riuniti varie volte prima di prendere una decisione su questo
punto, ma alla fine avevano optato per la soluzione migliore, in modo
da destare meno sospetti possibile tra i testati. In precedenza,
infatti, in un congresso speciale, i capi dell’associazione
avevano
stabilito che mandare una sola ragazza nel Labirinto sarebbe bastato
per completare l’esperimento, mentre invece ciò
non aveva dato i
risultati sperati.
Teresa
era una
ragazza eccellente e preziosa per la WICKED, ma da quando era
arrivata nel labirinto il suo comportamento non aveva fatto altro che
suggerire agli altri nuovi dubbi: prima aveva sognato Thomas e si era
ricordata chi era lui e qual’ era il suo ruolo prima di
essere
relegato lì, poi aveva rischiato di rivelarlo a tutti
quanti, infine
non era stata capace di fare in modo che le affidassero il ruolo di
velocista e così non aveva ancora potuto comunicare con i
dolenti.
Ecco perché alla fine dei conti sarebbe stato meglio che lei
venisse
affiancata da altre due persone: per essere controllata meglio. E
anche perché essendo immune al virus che aveva colpito il
mondo, non
poteva essere esclusa dagli studi.
I
collaboratori
dell’organizzazione prepararono il
‘pacco’ da spedire nel
labirinto: i due ragazzi svenuti vennero poggiati con cura sul fondo
duro e freddo, un contenitore più piccolo venne posto tra i
due
corpi e legato con due nastri alle sbarre in ferro battuto che
circondavano la scatola, perché durante il tragitto non si
aprisse.’
Il lancio sarebbe avvenuto eccezionalmente a bassa velocità:
nulla
doveva andare storto e i ragazzi della radura non si sarebbero
accorti di niente, poiché non ci sarebbe stato nessun suono
dell’allarme ad avvisarli.
14
mesi prima della scoperta di Gally
‘’Finalmente’’
pensarono i due ragazzi. Non se ne accorsero ma avevano pensato la
stessa cosa nello stesso istante. Thomas si voltò verso il
sole
splendente alto nel cielo, e altrettanto splendente fu il sorriso che
rivolse al compagno. Avevano trovato l’uscita del labirinto e
grazie allo studio delle mappe che disegnavano ogni sera dopo il loro
ritorno nella radura, sapevano già come si sarebbero
spostati i muri
durante quella notte. ‘’Siamo
liberi!’’ gridò Thomas. La sua
voce causò l’eco e a entrambi vennero dei brividi
alla schiena:
nonostante in quegli anni avessero dimostrato tanto coraggio, quel
posto li terrorizzava ogni volta che ci tornavano.
‘’ Mai cantare
vittoria prima di aver vinto’’ disse una voce
metallica che
sembrava provenire dai muri del labirinto.
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