Once I was seven
years old, my mama told me
Go make yourself some friends or you'll be lonely.
7 years - Lukas Graham
#Once I was seven years
old - prima parte
I respiri di
Brooklyn si condensano in nebbia tra le labbra e scompaiono nel fumo
nero dei bidoni infuocati.
Steve passa veloce. Invisibile. È uno schizzo bianco sporco sul
marciapiedi, bretelle già vecchie per brache troppo lunghe e
una camicia troppo larga sotto un maglione infeltrito. Un battito di
ciglia basta a dimenticarlo, uno spintone a toglierlo di mezzo.
Inciampa, le ginocchia si sbucciano (sempre troppo) in
fretta, ma tra le mani il bottino scricchiola.
Un foglio di giornale gl'inchiostra le unghie; lo piega attento, un
domani sarà un soldato e combatterà cause giuste, ma oggi è
un ingegnere in miniatura e tra le dita il bottino si fa vascello.
Bucky è uno spazio fischiante tra
i denti e cerotti su guance arrossate dal freddo, ha abiti
stretti e una crescita rapida. Frusta l'aria con una mazza da
baseball e s'affianca ad un soldato.
Intorno a lui il mondo non è mai (così) grigio, ci sono
spiragli di luce che scova tra le increspature dei palazzi,
volti sconosciuti a cui sorridere e bambini con cui scambiare il
doppione di Babe Ruth.
Tra capelli sbarazzini, suo padre lascia cadere un berretto
militare; domani sarà un eroe, un orfano di guerra che combatte
per la pace, ma oggi è ancora figlio di suo padre e, mano
nella mano, cammina a testa alta.
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