Il
cuore di
Alec batteva all’impazzata, sembrava quasi volergli uscire
dal petto.
Mentalmente
si dava dello stupido. Non era la prima volta che si trovava davanti a
quella
porta scura. Eppure, in qualche modo, trovarsi lì lo
riempiva di insicurezze e
timore.
Prese
coraggio e alzò la mano, pronto per bussare. Si diede
un'altra volta dello
stupido. Combatteva demoni di tutti i tipi quasi ogni giorno e ora
doveva farsi
forza per bussare ad una semplice porta.
Non
ebbe il
tempo di formulare altri pensieri che questa si aprì
rivelando una figura
elegante.
Magnus
se ne
stava lì a osservare il nephilim come se fosse la prima
volta. Non lo vedeva da
qualche tempo e, nonostante fosse in vita da molti anni, la sua
sicurezza
vacillava leggermente quando si trattava del cacciatore. Non provava
quei
sentimenti per nessuno da molto molto tempo e, anche se era il Sommo
Stregone
di Brooklyn, tutta la situazione lo spaventava a morte.
<<
Alexander >>
Alec
non
andava matto per il suo nome intero, ma quando era Magnus a
pronunciarlo era
tutta un'altra cosa, sembrava lo volesse accarezzare, leggermente e
sinuosamente.
Il
cacciatore rimase per un secondo incantato. Magnus era lì,
davanti a lui, con i
cappelli dei ciuffi colorati, i pantaloni attillati e le dita
ingioiellate che
si muovevano delicatamente producendo scintille blu.
Un
pensiero
improvviso, come un flash, si materializzò nella sua mente.
Gli era mancato. Ad
Alec, Magnus era mancato e anche molto.
<<
Mi
dispiace disturbarti >> si riprese, dopo un attimo di
esitazione. Non
tornava nella casa di Magnus da molto tempo. Troppi problemi si erano
creati
all’istituto dopo la partenza di Jace e il tradimento di
Hodge. Anche per il
suo matrimonio sfumato, in realtà.
<<
Tu
non disturbi mai, Alexander >>
Magnus
gli
fece spazio, un tacito invito a farlo passare, mentre mentalmente
già
progettava di fargli spuntare, magicamente, un cocktail tra le mani. E
lo fece.
Nelle mani di Alec si materializzò un elegante bicchiere
contenente un liquido
azzurro.
Alec
se ne
stava lì, guardandosi intorno, sorseggiando il cocktail e
ripetendosi
all’infinito quanto fosse stupido a comportasi in quel modo.
Ma era sempre
così, in presenza dello stregone, lui non riusciva mai a
parlare senza
balbettare o a impedire al suo cuore di battere all’impazzata
o di sentire le
farfalle nello stomaco, proprio come gli aveva detto tempo prima lo
stesso
stregone. Ora che ci pensava, sembrava passato un secolo da quel giorno
e non
poche settimane.
Alec
guardò
Magnus, che a suo volta lo stava osservando senza il minimo ritegno. Il
cacciatore trovava ancora così strano che uno come Magnus
fosse interessato
proprio a lui. Non era mai l’oggetto di interesse di nessuno.
<<
Cosa ti frulla in quella deliziosa testolina? >> chiese
il cosiddetto
stregone, abbastanza vicino da spaventare il nephilim che non
l’aveva sentito
avvicinarsi e suscitandogli piccoli brividi lungo la schiena.
<<
Niente è.. cioè.. non volevo piombare in casa tua
senza avvisare.. ma avevo
bisogno.. >> Alec non finì la frase. Di cosa
aveva bisogno? Di qualcuno
che lo ascoltasse? Di qualcuno che lo consolasse? Di due braccia che lo
accogliessero? Non lo sapeva neanche lui. Semplicemente aveva pensato
allo
stregone e senza rifletterci troppo si era diretto al suo appartamento.
Come
leggendogli nel pensiero Magnus gli prese la mano e lo condusse al
divano. Lo
guardò, cercando quasi di leggergli l’anima.
<<
Come stai? >> lo spiazzò con questa domanda.
Non si ricordava neanche
l’ultima volta che qualcuno gli avesse posto questa domanda.
Alec ne ebbe la
conferma, Magnus lo capiva, senza neanche ricorrere alla magia.
Improvvisamente
trovarsi nel suo appartamento non gli sembrò
un’idea così sbagliata.
<<
Valentine sta progettando una guerra contro il Conclave,quindi contro
tutti noi,
la mia famiglia ce l’ha ancora con me per quello che
è successo al matrimonio,
Jace è andato via per seguire il suo presunto padre,
Isabelle ha solo me su cui
fare affidamento e ora devo proteggere anche Clary. Sinceramene Magnus,
non ho molto
tempo per pensare a come sto>>
Magnus
guardò Alec e si rese conto di quanto fosse stanco e
avvilito. Le sue spalle
ricurve sembravano portare il peso di tutto quello che stava
succedendo. Questo
lo faceva stare male, voleva per Alec solo il meglio.
Senza
dire
una parola gli prese un'altra volta la mano, gli fece posare il
bicchiere ormai
vuoto sul tavolino di fronte al divano e lo fece alzare. Sempre in
silenzio lo
condusse alla sua camera da letto, invitandolo con lo sguardo a
sistemarsi sul
letto.
<<
Non
mi guardare così, fiorellino. Sdraiati e riposati un
po’, hai bisogno di
dormire. >>
Lo
sguardo
di Alec si alternò per qualche secondo tra il letto e il suo
proprietario e con
sua immensa sorpresa costatò che lo stregone non sembrava
intenzionato a
sdraiarsi con lui.
<<
Tu
non vieni? >> gli chiese. Giurò di vedere uno
sguardo di puro stupore sul
volto del sommo stregone subito sostituito da un delizioso sorriso. Non
lo
vedeva mai sorridere così a nessuno, riservava quel sorriso
solo a lui.
Si
sdraiarono così, uno accanto all’altro, uno di
fronte all’altro.
Alec
si rese
conto di quanto davvero fosse stanco e di quanto necessitasse di una
dormita. Chiuse
gli occhi consapevole della presenza di Magnus al suo fianco, ma per
nulla
infastidito anzi stranamente rassicurato da quella presenza.
<<
Alexander? >> Magnus parlò a bassa voce, quasi
per non disturbarlo.
<<
Ti
sei pentito di quello che è successo al matrimonio?
>>
Alec
aprì
piano gli occhi e rimase sorpreso di trovare nello sguardo dello
stregone un
minimo di insicurezza.
Insicurezza
che diede a lui innumerevole coraggio.
<<
Assolutamente no >> rispose sporgendosi un po’
e posando le sue labbra su
quelle di Magnus. Fu un tocco leggero, una delicata carezza capace di
far
battere il cuore dello stregone come non succedeva da tempo.
<<
Ora
lasciami dormire, sono davvero stanco >>
Magnus
osservò Morfeo accogliere il cacciatore tra le sue braccia
esattamente nello
stesso modo in cui lui stesso lo stava accogliendo nelle sue.
Un
particolare ringraziamento a Anna aka Pampu, se ho pubblicato
è tutto merito
suo! *-*
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