Il tramonto si stava avvicinando: era il momento della giornata prediletto da Bilbo.
Lo Hobbit si strinse nella pesante coperta che gli avvolgeva le spalle e si sporse appena dal parapetto.
Gli inverni erano più rigidi a Erebor: dopo appena due anni, non ci aveva ancora fatto l’abitudine.
Una soffiata di vento lo colse di sorpresa, ma non fece in tempo a rabbrividire che si trovò circondato da due forti braccia.
“Nostalgia di casa, Ghivashel*?” sussurrò una voce profonda, al suo orecchio.
Bilbo sorrise e si girò nell’abbraccio di suo marito, sfiorandogli le labbra con un bacio.
“Mi sento a casa ogni volta che ti guardo negli occhi”.
*tesoro di tutti i tesori
Note:
108 parole thilbiane, perché mi andava <3
Dedica speciale a tutte le persone che stanno leggendo e seguendo la long, vi adoro!!!
Latino mi reclama D:, scappo!
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