Autore:
Diana924
Fandom: Glee
Titolo: The Spy Who Loved Me
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez,
Sebastian Smythe, Thad Harwood, Hunter Clarington, Brittany S
Pierce, Cooper Anderson
Pairing: Blaine/Kur, fake!Sebastian/Santana, Hunter/Sebastian,
Santana/Brittany, Sebastian/Thad
Rating: NC15 ( per ora )
Note: Sono tornata, era da un po' che avevo in mente una spy story e
siccome finalmente sono riuscita a torvare una trama con un inizio, uno
svolgimento e una fine mi sono detta che era ora di cominciare a
lavorarci
Note2: AU!Spy, fake!relationship
Note3: c'è una coppia che non ho segnalato, per ora,e che
segnalerò solo alla fine, al momento giusto saprete il
perchè
Note4: Sto cercando di essere più accurata che posso ma
ovviamente so poco di questo ambiente, avviserò sempre
quando sarò costretta a romanzare
Note5: Il titolo ... se conoscete 007 vi sarà tutto, chiaro,
diciamo che ho un'idea a lunga conservazione.
Fino
a tre settimane prima la vita di Blaine
Devon Anderson era normale. Tranquillamente, orrendamente,
favolosamente
normale.
Era incredibile come tutto potesse cambiare
nel giro di così poco tempo si disse prima di guardare Kurt,
<< E ora?
Cosa facciamo? >> chiese mentre l’altro si
guardava intorno.
<< Dalla finestra >> fu la
semplice risposta del castano prima di tendere la mano nella sua
direzione.
<< Dalla finestra? >> chiese
sorpreso e anche un po’ spaventato stringendo la mano di Kurt
tra le sue
<< Dalla finestra, ora! >>
replicò Kurt prima di aprire la finestra e lanciarsi, gli
andò incontro
controvoglia, già si aspettava di sentire le sue ginocchia
impattare con il
marciapiede.
Rachel stava ascoltando la sua compilation di
canzoni di Funny Girl in versione casuale quando dopo aver controllato
l’orologio per la terza volta aprì il tettuccio
della macchina e attese, uno,
du, tre … e sentì due tonfi, in perfetto orario
si disse mentre Blaine appariva
disorientato e Kurt si guardava intorno. << Taxi signori?
>> chiese
con un sorriso prima di girare la chiave.
<< Sbrigati Rach, la copertura è
saltata, dobbiamo andare ad Orly il prima possibile >> le
rispose Kurt e
subito la mora premette sull’acceleratore.
Si, la sua vita era decisamente cambiata
pensò Blaine mentre Rachel premeva l’acceleratore
a tavoletta ed impostava il
navigatore su Orly, e forse rimpiangeva la sua vita di prima ma la
nuova era
troppo eccitante.
[-]
Ma
per tornare a quando tutto cominciò, ossia
un mese prima:
Blaine Anderson si definiva una persona
normale, aveva un lavoro ordinario, due migliori amici e
l’unica cosa
lontanamente avventurosa che si concedeva era prendere la metro quando
non
riusciva a trovare un taxi. Questo prima di ricevere quel colpo in
testa mentre
si stava recando da Starbuck dove aveva appuntamento con Sam.
<< Ti sei svegliato, non credevo di
averti colpito così forte >> sentì
dire quando aprì gli occhi, si trovava
in un ufficio, un ufficio anonimo con le pareti bianche e una scrivania
di
fronte, senza finestre. A parlare era stato il tipo alla sua sinistra,
più alto
di lui, capelli castani e un volto delicato, quasi da bambola
pensò Blaine per
un istante prima di rendersi conto che aveva le mani legate,
letteralmente.
<< Non so chi tu sia, ma sappi che non
appena mi sarò liberato il minimo che ti aspetta
è una denuncia >> lo
minacciò, lo
avevano persino legato alla
sedia come in un B movie degli anni’80.
<< Non sarebbe saggio signor Anderson,
si fidi di me, e quando avrò finito deciderà se
denunciarci o … essere dalla
nostra parte >> disse una seconda voce e vide un uomo con
un orrendo
gilet che però aveva l’aria di essere il boss.
<< Quante settimane sono
che non senti tuo fratello Cooper? >> aggiunse il tipo di
prima.
Cooper … l’ultima volta che aveva sentito
Cooper risaliva a tre settimane fa, suo fratello lo aveva chiamato per
avvisarlo che a differenza di quanto credeva non sarebbe riuscito a
tornare a
casa la prossima settimana e se poteva essere lui ad avvisare i loro
genitori
ma c’era questo provino importantissimo e … poi
lui aveva chiuso la
comunicazione e solo in serata aveva chiamato sua madre per avvisarla,
Pam
Anderson non l’aveva presa bene. << Tre
settimane, ma è normale, scompare
per qualche provino e poco prima che esca la pubblicità o
comincino le riprese
richiama >> rispose, Cooper era fatto così e
aveva imparato a non
preoccuparsi, solo irritarsi.
<< Questa volta … questa volta non
accadrà, vedi Cooper Anderson non era un attore, o per
meglio dire non era solo
un attore >> cercò di spiegargli il castano.
<< Kurt ha ragione,
abbiamo reclutato Cooper Anderson cinque anni fa e da allora ha sempre
lavorato
per noi usando la sua attività di attore come copertura
>> spiegò il leader,
quello era assurdo, completamente assurdo. Cooper, suo fratello Cooper
… un
agente segreto? Era assurdo e sicuramente falso si disse, Cooper non
poteva
essere un agente, aveva interpretato il ruolo di un agente segreto in
quella
pubblicità delle assicurazioni ma … no.
<< Vi rendete conto di quanto sia
assurdo, e per chi lavorava, e perché non ha detto nulla?
>> chiese
cercando di liberarsi.
<< Per il governo degli Stati Uniti, o
meglio per la Central Intelligence Agency, più nota come
CIA, ha firmato un
accordo di riservatezza a suo tempo ma viste le attuali circostanze
siamo stati
obbligati a
contattarti, Kurt fa partire
le diapositive >> gli spiegò il leader ancora
senza nome e Kurt andò a
spegnere la luce.
<<
Questo è Sebastian Smythe, ventinove
anni, padre inglese e madre francese. Il padre era a capo di un azienda
farmaceutica,
lui vive di rendita fin dall’adolescenza specialmente a
Parigi. Ha una laurea
alla Sorbona e due master, uno conseguito in Inghilterra e
l’altro ad Harvad
>> era … bello pensò Blaine, alto,
capelli castani impeccabili, occhi
verdi e un’espressione da seduttore che incantava,
probabilmente non aveva mai
lavorato seriamente in vita sua. << Da due mesi si fa
vedere spesso in
compagnia di questa donna – una donna dai tratti latini,
capelli neri lunghi e
vestita di rosso, sebbene le donne non fossero il suo tipo Blaine non
riuscì a
non pensare che fosse una bella donna – di nome Santana Lopez
>> disse
Kurt passando alla prossima diapositiva dei due insieme a quello che
doveva
essere un party esclusivo, lui in smoking e lei in abito lungo.
<< E a me cosa importa se si
frequentano? >> chiese, quando sarebbe uscito di
lì sarebbe andato alla
polizia a fare due denunce, una contro quei tizi e a denunciare la
sparizione
di Cooper.
<< Santana Lopez, più nota
nell’ambiente come Diabla anche se lei preferisce farsi
chiamare Snix,
conosciuta anche come la reina roja, signora della droga. Sospettata di
aver
ordinato almeno cinquanta omicidi e di dieci omicidi di cui si sarebbe
occupata
in prima persona … e lesbica dichiarata. Se
t’interessa anche Sebastian Smythe è
gay >> spiegò Kurt, in effetti era strano che
due individui così diversi
stessero insieme ma a lui non poteva importare di meno.
<< Va bene, è strano ma non vedo quale
sia il problema >> fece notare, stava diventando
stancante.
<< Un mese fa i due si sono recati ad
Orly e hanno atteso un aero, la sera è arrivato lui
– nuova diapositiva –
Hunter Clarington, ex colonello dell’esercito, congedato con
disonore, da
allora lavora come mercenario. Dopo averlo accompagnato a casa di
Smythe nei
pressi del Blois de Boulogne e aver atteso il mattino si sono recati
all’aeroporto Charles de Gaulle, alle ore 8 e 45 minuti hanno
accolto lei – una
biondina dagli occhi verdi, l’aria ingenua e un gatto nel
trasportino apparve –
Brittany S Pierce, espulsa da Yale per furto, nel tempo libero
ballerina, mr
Schue si è occupato di lei in alcune occasioni, è
… particolare, concedimi la
parola >> spiegò Kurt prima di riaccendere le
luci.
<< Un figlio di papà che non ha mai
alzato un dito in vita sua, una signora della droga, un mercenario e
una
possibile ladra, e io cosa c’entro? E soprattutto Cooper cosa
c’entra? >>
chiese Blaine, quello era troppo, veramente troppo.
<< Cooper stava indagando su di loro,
lui e il mio ragazzo Finn Hudson, sempre della CIA, stavano indagando
su di loro,
da un mese Santana Lopez gestisce i suoi affari da Parigi, Smythe sta
facendo
fruttare la sua laurea in chimica come non mai e Clarington e la Pierce
sono
loro gentili ospiti >> intervenne una voce femminile alle
loro spalle.
Una ragazza minuta, più bassa persino di lui,
entrò nella stanza, la prima cosa
che saltava all’occhio era un orrendo maglione con le renne.
<<
Blaine Anderson, Rachel Barry, è
un’analista ma occasionalmente è scesa sul campo,
molto capace, ha una piccola
ossessione per i musical >> li presentò Kurt
prima di aggiungere:
<< Cooper e Finn ci hanno comunicato le loro ultime
impressioni due
settimane fa, poco prima che venissimo a conoscenza del party esclusivo
organizzato da Sebastian, tra i nomi vi sono trafficanti
d’armi, signori della
guerra e politici non propriamente puliti, poi …
>> aggiunse Rachel prima
di inforcare due occhiali da sole, eppure lì non
c’era così tanta luce.
<< Hanno trovato il corpo di Finn due
giorni dopo, le cause della morte non ci sono ancora chiare, e Cooper
è
scomparso … abbiamo atteso quanto potevamo, sempre
continuando a tenerli
d’occhio ma non possiamo più aspettare e per
questo ci siamo rivolti a te:
Cooper aveva ricevuto un invito a nome John Hill ma siccome nessuno dei
quattro
lo ha mai visto abbiamo pensato che tu vada. È molto
semplice, devi solo
trovare le prove di cosa stiano combinando e comunicarcele, poi
entreremo noi
in azione >> gli spiegò mr Schue mentre gli
altri annuivano.
<< Un momento, se, e dico se, io
credessi alla vostra storia, spiegatemi perché dovrei
aiutarvi? Non … non sono
un atleta e non ho capacità particolari, perché
io? >> chiese Blaine, se
davvero qualcosa era accaduto a Cooper voleva saperlo ma non in quella
maniera,
avrebbe mandato tutto all’aria e sarebbe stato scoperto, ne
era sicuro.
<< Perché tu vuoi vendicare tuo
fratello come io voglio vendicare Finn, partiamo per Parigi tra quattro
giorni,
tu e Kurt partirete dal JFK per arrivare rispettivamente
all’Orly e al Charles
de Gaulle, io invece partirò dal La Guardia e
arriverò in serata, pensaci
Blaine perché noi due partiremo, con o senza di te
>> gli comunicò
Rachel.
E Blaine sapeva esattamente quale fosse la
cosa più giusta da fare
Lo so, l'inizio
può apparire bizzarro, e irrealistico, ma datemi tempo e
cercherò come sempre di rendere il tuo più
realistico che posso.
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