Croci
di Legno
Corrono
nella notte
tra
grida, spari e lampi;
il
fucile nelle mani
ha
già intonato mille canti.
Vegliano
nel fango
sognando
un po' d'amore,
il
cuor nei fieri petti
colmo
solo di rancore.
Dormono
tranquilli
in
un letto di terra,
le
bocche screpolate
zittite
dalla guerra.
Sono
lì, sulla collina
diritte
sull' attenti;
guardano
il tramonto,
nobili
e silenti.
Nome
era il soldato
ricordo
è diventato;
un
cuore morto nobile
verrà
commemorato.
Carne
era l'uomo
legno
è diventato;
un
nome ormai sbiadito
non
verrà dimenticato.
Nota Autrice: Ti prego, se sei giunto fin qui, dammi un parere sul mio lavoro. Ti è piaciuto? Ti ha disgustato? E' ottimo, e' mediocre, perchè? Se vuoi, mandami un messaggio invece di recensire, ma, dal profondo del cuore, ti chiedo di dirmi che ne pensi. Per me è davvero importante. Grazie, A.
|