Le cronache del viaggiatore

di Wolf017
(/viewuser.php?uid=714152)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 Squilibrate con passeggini
E quando pensi di averle affrontate tutte, ecco che si parano dinanzi a te, quella categorie di persone, anzi di donne, che...avresti  preferito restartene ad ascoltare le raccomandazioni insistenti di tua madre.
Premettendo, che sinceramnete, non so cosa sceglierei tra i due.
La propria mamma ansiosa ed esaurita, o le squilibrate con i passeggini?
Erano verso le 16:00 quando quel caldo giorno di giugno, io e una mia compagna di classe, decidemmo di uscire dopo aver studiato.
Non l'avessimo mai fatto!!!
Arriviamo sotto la fermata chiacchierando allegramente del più e del meno.
Essendo le uniche prendiamo posto anche sulla panchina dove posizionato sopra, dovrebbe esserci il tabellone elettronico che segna gli orari delle corse.
Dettagli...
Mentre ci divertivamo, vediamo passare il C33, il nostro pullman!
Quasi saltavamo dalla gioia, eravamo sotto quella fermata maleodorante da più di 15 minuti.
Contente nell'aver scoperto che era il nostro pullman, ci alziamo dalla panchina sorridendo e stiracchiandoci, ma dopo cinque minuti, il pullman che doveva solamente svoltare alla rotonda poco lontano da noi, sparì nel nulla.
Come risucchiato da un buco nero.
Così, dopo aver aspettato ancora dieci minuti abbondanti, saliamo sul autobus arancione stracolmo di gente.
E mentre la folla, mi sembrava aprirsi come le acque con Mosè, noi facevamo slalom tra le persone per posizionarci in un punto favorevole a tutti.
Alla fine dopo aver "percorso" in lunghezza e in larghezza l'autobus, troviamo un posticino alla fine, vicino all'ultima porta.
Stranamente,  da lontano, sembrava vuoto, ma avvicinandoci, incominciamo a sentire una voce alquanto stridula, come il verso di una cornacchia, con nostro stupore, la persona che parlava in modo molto "formale e distinto" - sarcasmo- non era uno scaricatore di porto o un camionista, bensì una donna di media altezza con un vestito attillato, tutta truccata in viso a mo di clown.
Questa parlava al cellulare con disinvoltura, come nulla fosse, mentre il resto dei passeggeri spaventati, le stavano alla larga, ma continuavano ad ascoltare il discorso articolato della donna clown.
Avrà dovuto avere in cira un trentacinque anni, ma si considerava una ragazza madre.
Incuriosita dal suo discorso iniziai ad ascoltare assieme alla mia amica che aveva un espressione mista a "dove mi hai portato" e "ti detesto per questo".
Alla fine, questa povera "ragazza madre", aveva avuto la figlia da un certo "Salvatore", ma questo non si era mai curato di entrambi, così lei gli rinfacciava tutto ciò che il marito non aveva fatto per la loro famiglia.
Ma tralasciando la storia alquanto triste per certi versi, il contesto in cui eravamo, e le parole veramente "italiane" che pronunciava con savoir faire, lo scoppio diretto del litigio non era questo, bensì...Una foto, una foto con una frase ad effetto su Facebook.
Se siete basiti come me...ve lo ripeterò: Una FOTO su FACEBOOK!
Ehm...
Bene, lei aveva scritto e postato una foto "Una povera ragazza madre single", e il marito venendolo a sapere, l'aveva chiamata.
Voi direte "il marito ha ragione perchè lei ha scritto che era single", miei cari, la donna stava andando dall'avvocato perchè i due stavano divorziando da un bel pò, ma servivano altri appuntamenti per ottenere lo sperato "divorzio".
A quanto pare, Salvatore, dopo essersi sgolato che sembrava esserci il vivavoce al cellulare, iniziò a minacciare la donna "Io ti picchierò, sta attenta a dove abiti!" sbraitava.
In risposta dall'ormai ex-moglie riceveva solo risatine.
Fortunatamente per i passeggeri la donna scese, ma...scese con NOI!
Alla nostra esatta fermata.
Però svoltò in un vicolo e noi prendemmo un'altra stradina.
Mi avrebbe fatto piacere scoprire il finale di questa storia.
Avrei potuto scrivere un bestseller su una storia vera, no?
Pensate al titolo "Una ragazza madre e sua figlia: Salvatore nei guai?"
Ah, penso che tante parolacce in vita mia di seguito, ed emessa dalla stessa persona, non l'abbia mai sentite.
C'è sempre una prima volta in tutto, no?
Bene, dopo esserci divertite e sgranchite le gambe, io e la mia compagna ritornammo alla fermata e, con nostra grande sorpresa...ci aspettava.
Chi?
Lei, la squilibrata con il passegino!
L'incubo di ogni passeggero.
Sotto la fermata era lì che sbraitava ancora al cellulare, e la piccola nel passegino ronfava in preda al sonno.
Fortunata Lei!
Fu così, che io e la mia compagna d'avventure, decidemmo di tornare a casa a piedi poichè, in soli due minuti la donna, continuò ad alzare la voce e ad emettere gridolini e risate che infastidivano, e non poco.
Ci scoppio il mal di testa.
Tornammo a casa con dei piedi che andavano a fumo, che le suole di Flash a confronto, sono nuove di zecca.
Bene, ma questa è solo una delle mie "avventure in pullman".

Angolo della pseudo-autrice
Alla prossima con un altra mirabolante incontro...
Alla prossima!
°Lascio un velo di mistero come fossi un forestiero°
By Wolf017




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3475237