To the death... Or maybe not.

di Reflection2190
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La mia mano tremava. La piuma intinta nell’inchiostro si muoveva incerta sul foglio ancora vuoto. Non mi era stato concesso di vedere mio marito per l’ultima volta. Non avevo potuto avere il conforto della sua voce, delle sue mani, delle sue labbra…
Cercavo di immaginarle, prima che il boia mi prelevasse dalla cella in cui ero rinchiusa. Cercavo di concentrarmi su cosa gli avrei detto, se fosse stato lì con me, nei miei ultimi istanti di vita. E così…
Così scrissi.

“Stéphane,
vorrei non arrecarti questo dolore. Vorrei essere stata meno caparbia ed averti confidato di quel piano, che poi si è rivelato la mia trappola.
Vorrei che tu fossi ancora lontano, di modo che non fossi costretto ad udire i sussurri che staranno certamente riempiendo l’intera città, ed al contempo vorrei che fossi qui.
Vorrei che mi stringessi tra le tue braccia e mi dicessi che andrà tutto bene. Che siamo una famiglia e che questo è soltanto un brutto incubo. Che vivremo insieme, a lungo, e saremo felici.
Vorrei sentire di nuovo le tue labbra sulle mie, il calore del tuo corpo, la dolcezza delle tue carezze. Vorrei guardare ancora nei tuoi occhi e dirti che ti amo… Ti amo più di quanto io sia in grado di dire a parole.
Ti ho amato dal primo istante, sebbene me lo sia negata tante, troppe volte. Ti ho amato quando mi lanciavi i tuoi sguardi smaliziati, quando mi sfidavi a quel tuo gioco di seduzione al quale avrei voluto resistere e cedere al contempo. Ti ho amato in quel lontano pomeriggio nel tuo giardino e quando sapevo stessi condividendo il tuo letto con la donna che più ho detestato al mondo. Ti ho amato anche quando ti ho odiato. Ti ho amato quando ci siamo uniti per la prima volta, e nel giorno del nostro matrimonio, e sempre… In ogni istante. Anche quando ero conscia del tuo tradimento. Ti ho amato quando sono giunta qui… Qui, dove ora tutto avrà fine.
E ti amo ancora, e ti amerò sino al mio ultimo respiro.
Non ti chiederò nulla. Soltanto... Abbi cura di mio figlio. Digli che l’ho amato. Diglielo, ogni giorno.
E non cedere alla vendetta. Sei un uomo migliore di quanto tu creda. Quando sarò andata, non chiuderti nella tua gabbia di odio. Non chiudere il tuo meraviglioso cuore all’amore. Ama, ama ancora, mio amore! E sappi che dovunque io sarò… Dovunque tu sarai e con chiunque sarai, io continuerò ad amarti come il primo giorno.
Per sempre tua, come ti ho promesso…
Lola.”



(Breve premessa, una lettera che verrà ripresa più tardi nella storia.) 




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