Death Boy and Sunny Boy [Di semidei permalosi e dottori inaffidabili]

di TheHeartIsALonelyHunter
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Will Solace non riusciva a capacitarsi di quanto un essere dall’aspetto tanto innocuo potesse in realtà risultare tanto nocivo e assillante.
Certo, era un semidio e il Campo Mezzosangue era la sua casa da quasi due anni, ormai, e nella maggior parte dei semidei ciò sarebbe stato sufficiente per accettare come inequivocabile e assolutamente attendibile una semplice, universalmente accettata e acclarata verità: non sempre ciò che luccicava era oro, non sempre i pericoli erano ciò che apparivano e non sempre i mostri più pericolosi avevano zanne che grondavano veleno o chele gigantesche incrostate di sangue. Will aveva dovuto impararlo a proprie spese il giorno in cui, reduce da una lunga Caccia alla Bandiera e un ancor più lungo digiuno dovuto ad uno scherzetto dei fratelli Stoll nelle dispense del Campo, si era azzardato a procacciarsi il tanto bramato pasto da solo: si era ritrovato a dover combattere contro un insospettabile coniglietto mannaro, e solo l’intervento di Chirone aveva impedito alla minuscola (e adorabile) creaturina di divorarlo in un sol boccone.
Chirone l’aveva avvertito, le Naiadi gliel’avevano ripetuto, l’esperienza gliel’aveva insegnato: mai e poi mai sopravvalutare l’avversario e, errore ancora più madornale, mai sottovalutarlo, soprattutto se aveva adorabili occhi neri e morbido pelo bianco.
Ma nessuno l’aveva mai avvertito riguardo a quel nemico, e niente avrebbe mai preparato Will alla tortura che stava vivendo in quel momento e alla sofferenza che gli stava procurando.
“Figlio di Apollo? Che forza! Sono tipo 30 punti guarigione e 2000 punti difesa!” esclamò eccitato il ragazzino (Will sapeva bene che avevano la stessa età, ma definirlo con un’altra parola che non fosse ‘ragazzino’ gli sarebbe sembrato inappropriato), saltellandogli intorno allegro, la faccia aperta nel sorriso di un bambino che la mamma ha appena portato al parco giochi.
Dal momento in cui era arrivato, Nico di Angelo non aveva fatto altro che ridere, gridare, saltellare e appestare ogni singolo essere vivente presente al Campo Mezzosangue con i suoi “Che forza!”, le sue dannatissime carte e il suo dannatissimo gioco.
Dal momento in cui era arrivato, Nico di Angelo aveva già spinto una Naiade a tentare (vanamente) la fuga dal Campo, fatto perdere la pazienza a Chirone almeno quattro volte e ricevuto minacce di morte da parte della Casa di Ares, di Ermes e perfino della solitamente pacifica Casa di Afrodite, i cui occupanti avevano avvertito il giovane semidio che, se non l’avesse fatta finita con quelle carte “infernali”, l’avrebbero “fatto a pezzi”. Il tutto era stato fatto brandendo minacciosamente spazzole dai colori tra il rosa pastello e il fucsia ed era stato accolto da Nico con un sonoro “Che forza!”.
Dal momento in cui era arrivato, Will Solace aveva accolto le continue lamentele dei suoi compagni con un’alzata di spalle e un risoluto “Oh, andiamo! Non può essere così male!”
Dal momento in cui aveva iniziato a parlare, Will Solace aveva capito la triste, cruda, tragica verità: sì, Nico di Angelo era COSI’ male.

(488 parole)
 
Note d'autrice:
Sono tornataaaaaaaaaaa!
In questi mesi non ho avuto davvero tempo di fare nulla, nulla, NULLA, e tutto per colpa della scuola. Ovviamente non voglio giusitificarmi, ma voglio solo far capire perché sono stata tanto silenziosa e per tanto tempo: credetemi, il classico può essere micidiale, e mi ha tolto moltissimo tempo, unito anche ai miei classici impegni.
Ho ricominciato a scrivere qualcosa solo ora, e quale occasione migliore di riprendere a scrivere se non con un fandom che ho ripreso tra le mani da poco (letteralmente) e con una coppia che semplicemente ADORO? Will e Nico mi sono piaciuti da subito, sarà per il mio particolare amore nei confronti delle coppie slash, sarà per la gioia di poter finalmente vedere Nico felice. In ogni caso, sono adorabili. Nient'altro da dire, e non vedo l'ora di avere a portata anche The hidden oracle per poter leggere anche più su di loro.
Tornando alla storia, il primo prompt era "Primo incontro", e ho pensato di creare qualcosa di un po' più particolare che il semplice, classico incontro durante la Guerra contro Gea che tutti noi conosciamo: ho deciso di immaginare il periodo che Nico passa al Campo Mezzosangue durante l'assenza di Bianca e la missione di Percy, Grover, Talia e le Cacciatrici, e di raccontare le impressioni degli altri semidei al campo, oltre che (ovviamente) quelle di Will che ho immaginato lo incontrasse proprio in quel periodo.
Riguardo all'affermazione di Will che dice di avere la stessa età di Nico, non è una mia invenzione, Riordan stesso ha affermato che in The blood of Olympus hanno entrambi 15 anni (o forse parlava di The hidden oracle, ma in ogni caso quello è il senso). Visto che non ho trovato invece informazioni riguardo all'arrivo di Will al campo ho presupposto che fosse lì da un paio di anni visto che anche Annabeth, quando vi arriva, ha 7 anni, se non erro, e dunque Will, al suo arrivo, dovrebbe averne 8, cosa che non credo i semidei considererebbero particolarmente bizzarra.
Cercherò di aggiornare al ritmo di una flash al giorno, salvo imprevisti, e considerando anche il fatto che dal 10 sarò fuori per vacanze.
Spero vi piaccia questa piccola raccolta e che possa risultare qualcosa di particolare e originale

 




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