1987

di adorvlou
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New York, 18 settembre 1987

Per le strade della Grande Mela si aggiravano silenziosamente una moltitudine di passanti. Chi correva verso casa nel tentativo di ripararsi dal freddo, chi stava seduto in qualche tavola calda a sorseggiare del caffè bollente, e poi c'era lei, la giovane Samantha Miller. 
Dopo aver frequentato la solita lezione di anatomia, si dirigeva verso il piccolo appartamento che condivideva con Julie Hill, la sua amica e compagna di corso.

Erano le sette di sera, quando Samantha rientrò in casa. Qualcosa attirò subito la sua attenzione, così tanto da farle credere in uno dei soliti scherzi della sua amica.
-Julie, sei tu?- Chiese accendendo la luce della cucina. Nessuna risposta. -Julie, se mi stai facendo uno scherzo, sappi che è davvero di cattivo gusto.- Ricevendo nuovamente il silenzio come risposta, si convinse di essere semplicemente stanca e decise di andare a fare una doccia.

Mezz'ora dopo, Julie rincasò. 
Notando tutte le luci accese e la borsa di Samantha sopra il bancone della cucina, cominciò a chiamarla. -Sam, sono tornata.- La informò la ragazza. -Ehi, mi hai sentita? Dove sei?- Non ricevendo alcuna risposta dalla sua amica, decise di cercarla. -Dai, smettila di nasconderti ed esci, lo sai che non mi fai paura.- Continuò a parlare invano. 
-Samantha..?- Questa volta nel suo timbro di voce c'era preoccupazione.

Julie non poteva saperlo, non poteva immaginare che, aperta quella porta, avrebbe trovato davanti a se una delle scene più brutte e raccapriccianti di tutta la sua vita. 
La sua amica era distesa sul gelido pavimento del bagno, immersa in una pozza di sangue, con una pallottola conficcata in testa e la pistola a pochi centimetri dalla sua mano.

Il 18 settembre del 1987, la giovane studentessa di anatomia, Samantha Miller, perse la vita. Nessuno seppe mai cosa accadde realmente. Se morì per mano sua o di un brutale assassino, ma questo poco importava, quella ragazza era morta e non c'era più modo di poter tornare indietro.

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Oggi pomeriggio ero in camera ad annoiarmi quando mi è passata per la mente una strana idea....ed ecco la millesima storia ahah. Dato che ho quasi finito Just a Moment dovrò trovare altri modi per trascorrere il mio tempo, perciò lo farò scrivendo ancora. Devo ammettere che come genere è del tutto distante dalle mie solite storie, soprattutto perché non è una ff ed è un giallo. Spero vi sia piaciuto l'inizio e vi abbia intrigato la trama. Al prossimo capitolo.
-Vals💕





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