Creature della Notte

di __aris__
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La creatura era stata toccata solo una volta benevolmente, ed era stava Vanessa. Gli aveva toccato il viso e lui aveva sentito quel tocco fino in fondo all'anima.

 
Gentilezza, 197 parole

                                                                       
Era rimasto l’unico che si prendeva cura di quella semplice tomba. Il Creatore e gli altri che avevano seguito il feretro erano morti da molto tempo, così alla sventurata Vanessa Ives era rimasto solo Calibano.
Veniva tutte le notti, quando nessuno poteva vederlo, e si prendeva cura di quel fazzoletto di terra nel modo migliore che gli era possibile. Avrebbe voluto fare di più per lei, dimostrarle la stessa gentilezza che gli aveva dimostrato lei, invece era morta a causa della stessa pestilenza che si era preso suo figlio.
Era un fiore troppo raro per questo mondo.
Se da qualche parte fosse esistito un Paradiso sperava ardentemente che si trovasse lì.
Chi se non l’unica donna che lo non aveva mai visto il mostro che era meritava di stare assieme agli angeli?
Caliban portò la mano sulla guancia, come secoli prima fece Vanessa. Ricordava quella carezza come se l’avesse sentita in quel momento: nessun ribrezzo, nessuna vuota compassione, nessun inganno si celavano in quel tocco gentile. Solo una sincera amicizia che non trovò più.
Aveva sentito quella carezza fin nell’anima e la sentiva ancora quando era davanti a quella semplice tomba. Per questo tornava lì ogni notte.




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