Qualcuno o qualcosa

di Tinosa
(/viewuser.php?uid=70815)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Qualcuno o qualcosa

Qualcuno o qualcosa

 

I miei genitori mi scrutavano da capo a piedi e nella loro mente giudicavano negativamente il mio carattere.
Il mio cuore batteva all'impazzata e non ne conoscevo il motivo, anche se avrebbe dovuto essermi piuttosto evidente.
Tutti discutevano dello stesso argomento e di me e la noia mi assaliva.
Mia madre era molto agitata, mio padre calmo e con il volto impassibile e mia sorella arrabbiata con me.
Mi mancavano tanto il mio computer e il mio registratore ma ormai li avevano presi.
Infatti, la sera precedente, qualcuno(o qualcuna) era entrato(o entrata) nella mia umile dimora per portare via quegli oggetti di valore-
Era notte fonda, il cielo era nero inchiostro e le stelle brillavano alte.
Tutti riposavamo ma qualcuno(o qualcuna) era sveglio(o sveglia) ed era entrato(o entrata) dalla finestra della mia camera, che io come uno sciocco avevo lasciato aperta.
Nel pomeriggio mia madre mi richiamò più volte perchè chiudessi la finestra, ma io non volevo per la calura che occludeva la città.
Qualcuno(o qualcuna)  si muoveva molto lentamente a causa dell'abito nero e lungo che portava e che finiva con lo strusciare sul pavimento.
Il mio telefono era accesso, appoggiato sulla mensola dietro la sveglia la modalità video era avviata in modo che nessun movimento mi fosse nascosto, anche se dormivo.
Il telefono filmava e tutti i dettagli.
Il pomeriggio precedente lasciai il mio registratore sul tavolo e anche il mio notebook, dove avevo la tesina per il mio esame.
Qualcuno(o qualcuna) prese anche l’orologio d’oro di mia sorella per cui lei sacrificherebbe la sua vita; ma questa volta non poteva fare nulla.
L’orologio a cucù antico, la penna d’oro, la televisione da quarantadue pollici, il portacenere d’argento e il centro tavola furono tutti presi.
Passate molte ore qualcuno(o qualcosa) aveva preso altri oggetti di valore, ma per sbaglio fece cadere una bottiglia e mio padre, fortunatamente, si svegliò.
Arrivato nella sala da pranzo, vide qualcuno(o qualcosa) scappare dal mio balcone lasciando tutti gli oggetti esclusi il mio registratore e il notebook.
La mattina tutti erano agitati, ma la predica dei miei genitori ebbe fine soltanto dopo due ore.
Dopo la lunghissima predica e l’accaduto imparai la lezione.
Gli unici oggetti che mi mancavano erano il notebook e il mio registratore.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=348887