Un
turbinio di foglie vola via e
torna a splendere il sereno.
La
battaglia è finita.
I
raggi pacati delle stelle
danzano tra i frammenti delle armature spezzate e la polvere alzata
fino a quel momento.
Nella
terra degli dei torna il
silenzio revenziale.
A
fatica e con il fiatone
raggiungete il piccolo supremo che, come un piccolo angelo, allevia
le vostre pene e riconsegna all'universo i due guerrieri più
forti
di sempre.
Ti
sembra di tornare a respirare
appena i muscoli del torace tornano a contrarsi senza causarti alcuna
fitta dolorosa.
Tiri
un sospiro di sollievo
come la tensione dei muscoli lentamente ti abbandona, mentre Goku
ti osserva.
<<
Che hai, pagliaccio? >>
L'altro
ti elogia con un sorriso.
Come
se non avessi causato tu
quel disastro di Majin Buu, come se foste compagni da sempre.
Non
capirai mai la misericordia
dei terrestri, soprattutto quella di Kakaroth, così
pateticamente gentile e calmo davanti a te.
<<
Niente, sono contento
che tu sia qui con me >>
Lo
vedi avvicinarsi agli altri,
felici e sereni, come lui.
Il
tuo sguardo corrucciato
osserva il pianeta sanguinante dallo scontro e risorgi, per la prima
volta da eroe, dopo la battaglia.
Il
respiro della terra sotto i
tuoi piedi ti accoglie in un abbraccio caldo e gli echi dello scontro
si disperdono tra le nuvole.
Il
paesaggio è desolante,
sconvolto, un po' come te in questo momento, ma sta tornando il sole
all'orizzonte.
Come
è possibile?
Sei
tornato in vita ma non
l'avevi previsto.
Nell'aldilà
lo spirito della
morte ti aspetta ancora, alle porte dell'Inferno.
Pensavi
che, dopo aver aiutato
Goku in una battaglia più che disperata, avresti solcato
nuovamente
i cancelli stridenti e neri delle tenebre, ma il dio Drago ti ha
strappato alla tomba.
Come
se, davvero, fossi destinato
a grandi imprese, degne di eroi.
Come
se il tuo nome dovesse
essere ricordato per sempre tra gli uomini buoni e coraggiosi, quelli
che hanno dato la vita per gli altri.
Come
se il tuo nome sia stato
cancellato con il fuoco dai cancelli dell'inferno e la tua anima si
sia salvata.
Kakaroth
ride, disteso, abbraccia
il Supremo e il dio Kibitoshin che finiscono stritolati tra le sue
braccia per poi scoppiare tutti in una risata contagiosa.
Anche
Mister Satan sembra
ridestarsi e si lascia contagiare dalle risate, carezzando,
amorevole, la testa del cucciolo che regge tra le braccia.
Pieno
di graffi ed ematomi, ti
siedi un attimo su una roccia per riposare, anche se non riesci a
rilassarti un attimo.
Ti
tornano in mente tutti i
secondi della battaglia.
I
numerosi attacchi energetici
che Kakaroth ha schiantato contro Majin Buu, le dolorose fitte delle
intransigenti ginocchiate che il mostro ti ha dato alla schiena.
Quei
terribili istanti in cui eri
pronto a sottostare alla morte, sotto il peso del mostro e
dell'incombente Gendamikana che Goku stava per gettarvi
contro.
Ti
passi una mano sugli occhi,
spossato.
In
quel momento avresti voluto
morire folgorato anche tu, assieme a quel mostricciattolo rosa.
Una
domanda ti agita,
ineluttabile.
Perché
sei tornato in vita?
Non
avresti mai meritato di
tornare tra i vincitori.
Sospiri
nuovamente, nel frattanto
che un odioso mal di testa inizia a farsi spazio tra i tuoi pensieri.
Senti
avvicinare Kakaroth che,
gentile, ti porge una mano per alzarti.
Il
dio Kibitoshin vi
teletrasporta, infine, sulla terra, al palazzo del Supremo e una
nuvola di polvere si alza, quieta.
Il
palazzo dalle enormi torri si
apre davanti a voi, mentre il silenzio impregna l'aria.
Avanzate
nell'ombra dei grandi
alberi che costeggiano il tempio e il tempo sembra rallentare dalla
precedente frenesia della battaglia.
L'aria
fresca ti solletica il
volto con una carezza inaspettata.
Il
tuo sguardo si perde
all'orizzonte per ammirare l'azzurro del cielo.
Goku
si ferma, vede che hai
rallentato il passo e osserva, insieme a te, le nuvole pigre che
passano.
Vi
scambiate un'occhiata e nota
l'incertezza dei tuoi occhi.
Ti
sorride, calmo, e la sua
spontaneità ti rilassa impercettibilmente.
<<
Andrà tutto bene,
vedrai >>
<<
Chi ti ha chiesto
qualcosa, idiota? >>
Kakaroth
ride allora rilassato e,
passandosi una mano tra i capelli, raggiunge gli altri, che vi
aspettano.
Cerchi
di credere veramente alle
sue parole, cerchi di convincertene, perché, davvero, non
sai come
reagire.
E
mentre pensi alle parole
giuste, a come dirle, a quando dirle, voltate l'angolo e li vedi.
Dei
raggi di sole illuminano gli
occhi azzurri di tua moglie e di tuo figlio che, colmo di gioia, ti
corre incontro a braccia aperte.
Ti
fermi qualche passo prima,
lontano dal gruppo che si è raccolto attorno a Kakaroth,
osannato
come sempre, da tutta la patetica combriccola.
Non
che ti interessi, a te fa
strano anche solo avere qualcuno che ti accoglie dopo essere tornato
dalla battaglia.
Trunks
ti abbraccia con un
sorriso che ti fa saltare un battito e ti si appiccica al braccio,
parlando a raffica e tartassandoti di domande su come sia stata la
battaglia, innamorato di un padre che, per lui, sarà per
sempre
eroe.
Lo
osservi con occhi distanti,
come in un sogno, e alzi lo sguardo, incontrando l'azzurro.
Ti
osserva da lontano, stringe in
un pugno il foulard ocra che le avevi regalato tanto tempo fa.
Il
mondo intorno si annebbia
mentre vi guardate negli occhi e li vedi annacquarsi di lacrime.
Non
resiste un attimo in più e
corre, disperata, verso di te.
Ti
si getta al collo,
aggrappandosi stretta, come a non volerti più lasciare e,
nascondendo il volto al tuo petto, piange.
Rilasci
il fiato che,
inconsapevolmente, avevi tenuto fino a quel momento.
Seppellisci
le dita, ancora
coperte dai guanti di cenere, tra i suoi capelli, mentre Trunks vi
osserva euforico.
Respiri
a grandi boccate la
fragranza della sua pelle, delle sue labbra, dei suoi capelli.
Le
prendi, infine, il viso tra le
mani e osservi rapito il mare cristallino dei suoi occhi.
Ora
capisci perché sei
tornato in vita.
La
baci, avvinto dalla sua
bellezza, travolgendola con delicatezza, come a volerle donare
nuovamente la vita e la stringi a te, ricolmo di quell'amore che hai
fatto esplodere quando volevi salvarli.
E
mentre cingi tra le braccia tua
moglie e tuo figlio saltella attorno, capisci che veramente va tutto
bene, che non potrebbe andare meglio.
E
sorridi, finalmente,
lasciandoti cullare dal respiro di Bulma e dal profumo della
primavera, fregandotene dei guardoni poco distanti.
Ci
penserai più tardi a spezzar
loro le gambe, non c'è fretta...
(circa
1000 parole)
Angolo
dell'autrice
Allora,
da dove iniziare?
Lo
so, mi odiate tanto e mi vorreste prendere a mazzate per l'assensa
maaaa sono tornata.
Maledetta
vita che ci costringe a fare cose e a lavorare.
Anzi,
mi presenterò a breve con le 50 S.d.V., quindi no problem.
Questa,
come mi aveva suggerito una lettrice che saluto – ciao, bella
mia –
è una raccolta che raccoglierà –
perché, appunto, è una
raccolta, genius – dei capitoli del Vegeta buono, e non
più
malvagio e sanguinario come quello adolescente/disperato che vi avevo
presentato con “Requiem of a Dream”.
Questo,
appunto, è “Rebirth of a dream” che,
come dice il titolo e per
tutti coloro che si sono collegati solo ora e che ci seguono da casa, tratterà dei
caratteri
positivi del nostro principe preferito. Non è necessario
aver letto
la raccolta precedente, visto che sono vari episodi, ma se volete
andare a fare un salto alla precedente raccolta, non è che
mi
lamenti, eh!
Sperando
che non venga uno schifo, si spera.
Quiiindi,
ringrazio tutti coloro che hanno letto questa storia – dai
buoni
vecchi veterani che mi seguono con passione e tolleranza alla gente
nuova – tutti coloro che mi lasceranno un commentino, tutti
coloro
che seguiranno, ecc, ecc...
Appppresto.
Mi
fa ridere un sacco il fatto che pubblico all'una di notte.
Come
a non farmi beccare in ritardo? LOL
E
inoltre, questa è una cosa
seria ma dal mio commento non lo sembra affatto.
*Sigh*
sono così sola.
`! |