I Miss You

di Midnight Sunflower
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I Miss You


L’odore penetrante dello scotch si diffonde velocemente nella stanza, il contenuto della bottiglia rovesciata si allarga a macchia d’olio sul tappeto.

Sei riverso a terra, poggiato scompostamente alla spalliera del divano, mentre tieni in mano il cellulare a conchiglia e il mondo gira velocemente — come i cavalli della giostra del luna park di Coney Island che amavi tanto da bambino.

Questa sera hai ceduto nuovamente al demone della bottiglia: ormai il whisky, la tequila, la vodka e lo scotch sono diventati i tuoi nuovi migliori amici. Ti tengono compagnia quasi tutte le notti nella tua grande e silenziosa casa di Malibu, accogliendoti nel loro caldo abbraccio senza mai farti domande e senza mai chiederti nulla in cambio.

Rivuoi indietro la tua vita, quell’esistenza che il Mandarino, Ultron e Zemo hanno lentamente e subdolamente distrutto. La brami con tutto te stesso, anche se sai che prima dovrai fare i conti con chi credevi un amico e un esempio da seguire, ma che alla fine ti ha mentito.

«Pronto?»

La voce di Steve è leggermente impastata; forse l’hai svegliato, ma alla fine non ti importa più di tanto perché quello che conta è che abbia risposto.

«Ritornate a casa. Non ce la faccio più ad andare avanti così.» In vino veritas, dicevano gli antichi, ed è proprio grazie ai fumi dell’alcool che finalmente riesci a liberarti della tua armatura di cinismo e menefreghismo e a mostrare la tua anima fragile, da sempre nascosta al mondo. «Ho bisogno di Natasha, di Clint, di Sam… di te. Mi mancate, ragazzi». Senti Steve sospirare e lo immagini aggrottare la fronte e chiudere gli occhi: sta riflettendo, sta cercando di capire se può fidarsi di te. «Farò tutto quello che vorrai, Rogers... ma ti prego: non abbandonatemi. Ho bisogno della mia famiglia.»

Non hai mai implorato nella tua vita, neanche nei momenti più difficili, ma in questa stanza rischiarata solo dalla luce della Luna abbassi completamente le tue difese e cedi a elemosinare un po’ di amore.

«Verremo da te, Tony.» La sua risposta squarcia il silenzio; la voce è ferma, ma riesci a percepirne il calore. Con un po’ di superbia pensi che lui stesse aspettando la tua telefonata, ma non saprai mai la verità. «Ricostruiremo le nostre vite.»

Quella guerra ha messo tutti voi in ginocchio, ma insieme vi rialzerete.




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