PUNTI DI VISTA
“Svegliati dolcezza!”
“Merlino, Sirius!” biascicò
James
con la voce ancora impastata, “che cosa vuoi a quest'ora...Le
sei?! Potevo dormire ancora, sporco Purosangue!”
“Sporco Purosangue?” domandò
Peter
dal suo letto, ancora immobile.
In effetti non dava segni di vita,
quindi per quale caspita di motivo doveva aprire la sua maledetta
boccaccia e fare in modo che Potter Senior cominciasse un lungo e
noioso sproloquio su come i Purosangue possano essere sporchi, in
particolare riferendosi alla nota avversione per l'acqua
dell'altrettanto noto rampollo dei Black?
Ma non è l'unica azione
inspiegabile
della sua vita, quindi pare inutile soffermarcisi, anche se i
più
acuti potranno tranquillamente qui leggere la nascita della sua
insania.
“Non dire sciocchezze” mi riprende
Moony, che sta proprio dormendo quindi nessuno sa come possa
comunicare le sue dolci considerazioni, ma sembra però opportuno
smettere di parlare a vanvera io non voglio assolutamente apparire
inopportuna.
“Secondo me è un insulto
senza
senso!” continuava ad urlare Padfoot, mentre veniva accusato di
stare giorni e giorni lontano dalle docce, senza però negare il
fatto.
“James, Sirius è sporco,
Sirius sei
uno sporco Purosangue non nel senso che il tuo sangue è sporco,
e sì
so che te ne freghi del fatto che è pulito e sì, so anche
che non
ci sono canoni per definirlo sporco o pulito, il punto focale
dell'insulto è che tu sei sporco, in quanto ti lavi poco,
chiaro?”
disse Remus tutto d'un fiato con un tono piuttosto esausto.
“Ok, lo prendo come un insulto!”
concluse Sirius.
“Lo è.” riconfermò
James.
“Eh?”
Pernacchia.
D'obbligo caro Wormtail.
“Insomma perché mi hai
svegliato?”
“Ecco, giusto... Caro, caro Prongs,
io so qualcosa che tu sicuramente non sai e non sapendola rischi di
far imbestialire il tuo dolce fiore selvatico e siccome tu non vuoi
che accada, dovresti essermi debitore per essere qua a ricordartelo,
non insultarmi in modo improbabile!”
Ma è la giornata dei
monologhi
lunghissimi?, si domandò Peter, ma non si arrischiò ad
esprimersi
ad alta voce.
James Potter appariva totalmente
sicuro
di sé, senza il minimo dubbio o timore: “È impossibile
che io mi
sia dimenticato qualcosa di importante su Lily, lei è la donna
della
mia vita e io la amo e farei qualsiasi cosa per compiacerla e...”
“Non riuscirai a farmi parlare
fingendo di sapere!” affermò Padfoot maligno.
“Solo io ci riesco...” notò
confusamente Remus, mentre cercava due calzini dello stesso colore.
A quel punto James pensò
bene di farsi
prendere dal panico. “Oh Merlino! Dimmi subito, istantaneamente,
subitamente...”
“Non credo esista subitamente!” fu
l'eco in lontananza, inutile dire di chi.
“....di che diamine stai parlando!
Per l'amor di Merlino e di quella megera di Morgana, se Lily si
arrabbia e mi lascia io ti ammazzo, ti strappo le budella e...”
“Ma è davvero una cosa che
porterebbe Prongs ad essere lasciato?” si angosciò Wormtail, si
sentiva vicino alle gioie e disgrazie del suo beniamino, Sirius
scrollò le spalle, ridendo.
“...fino a che il tuo ultimo arto
non
e stato ingoiato e sputato da un Vermicolo che chiamerò IKP come
I
Kill Padfoot!”
Dopo di ché il giovane
Potter riprese
fiato.
“Non ho intenzione di dirtelo!”
commentò Sirius. “Se è vero che la ami così tanto,
lo capirai da
solo...” e con il ghigno malefico del migliore amico trascurato per
la nuova fidanzata, si fiondò fuori dal
dormitorio per incominciare una radiosa giornata.
“Oh Merlino Moony...”
“Non so assolutamente di cosa stia parlando” giurò, forse non
troppo sinceramente, con l'intenzione di starsene completamente fuori
dalla questione.
“E così oggi
è il
vostro primo mesiversario?” domandò Mary Macdonald, rovinando
tutta la suspense della mia storia e rivelando, ai lettori, ma non a
James, il famoso segreto.
“Sì, forse.”
rispose
vaga Lily, come se non lo sapesse.
Insomma, le donne lo
sanno
sempre, ma fanno sempre finta di dimenticarselo.
Fingete di non aver
letto
questo commento banale sugli atteggiamenti femminili e andate oltre.
“È stato un
mese
intenso... chissà come festeggerete” commentò maliziosa
Mary.
“Non dire
sciocchezze...
non so nemmeno se ci sto effettivamente insieme!”
In effetti non era
così
tanto immotivato il suo dubbio, Lily e James erano indubbiamente in
rapporti migliori rispetto agli Schiantesimi e agli scherzi che
volavano in precedenza e finivano per baciarsi nei posti più
strani
e lui, ma questo Lily non lo sapeva, andava in giro a vantarsi di
essere il “fidanzato della Evans, nonché futuro sposo e padre
dei
suoi, nostri, figli”, ma tuttavia c'erano dei dubbi
sull'ufficialità della cosa.
E non farò un
altro
commento sulle assurde paranoie femminili, ma solo perché questo
non
è uno stramaledettissimo Harmony, in nessun senso.
“Lui pensa già
ai
vostri nipoti e tu hai paura che non ti consideri la sua ragazza
ufficiale?” fu la domanda scandalizzata di Mary.
Grugnito di risposta.
“Ma non sei felice con
lui?”
“Da morire.” fu la
risposta di Lily, la voce un po' addolcita.
“Lui sembra davvero
felice e non fa altro che riempirti di attenzioni, cioè a me
darebbe
fastidio è così soffocante, ma questo non centra nulla...
Intendevo
dire che è innamorato di te da millenni, non serve che tu ti
faccia
certe domande idiote!”
“Dici che quindi mi
farà
gli auguri per il mesiversario?”
“Certo che lo
farà.”
“E questo vorrebbe
dire
che stiamo effettivamente insieme...”
“Già.”
“Ma se non me li fa...”
“Te li farà!”
“Sicura?”
“Sììì!”
Sicura?
James
Potter
era appena entrato in Sala Grande quando scorse Lily.
Bloccò
per un
secondo la sua camminata, in soggezione, senza un vero motivo in
realtà, la sua amata chiacchierava amabilmente con le sue amiche
e
lui l'amava, nel caso non fosse chiaro.
Non
sembrava
affatto turbata, arrabbiata o furiosa, ma lo sguardo di Sirius che
mangiava tra Peter e Moony non lo rassicurava affatto, “preparati”
sembrava dirgli o forse “ricordati” (ma siccome non si ricordava
e lui non voleva dirglielo, probabilmente sarebbe stato meglio per
lui prepararsi).
Si
sedette
accanto a lei, che gli sorrise radiosa.
Prongs
iniziò
seriamente a preoccuparsi. Era in attesa di qualcosa, ma di cosa? Le
aveva promesso un regalo, a parte quello in natura che non accettava?
Padfoot diceva che era sintomo di maleducazione, ma lui lo ignorava,
ovviamente.
“'Giorno
Evans! Sei più bella del solito o sono miope?”
“'Giorno
Potter! Sei più stupido del solito? No, non rispondere, non
è
necessario!”
E
continuava a
sorridere.
Oh,
maledizione
a Sirius Black e al suo maledetto vizio di divertirsi alle sue
maled...ehm... sante spalle!
Decise di
risolvere la cosa nel solito modo.
Prendiamola in
ridere!
Roger
Rabbit
diceva che se non si ha un motivo per ridere, tanto vale uccidersi o
una cosa così (e lui era ricercato per l'omicidio dell'amante di
sua
moglie e rischiava un incontro non molto romantico con la Salamoia),
quindi come poteva lui disperarsi.
Sì
lo so che
Roger Rabbit è un film dell' '88,ma vi ricordo che è
ambientato
negli anni '40, quindi per quanto ne sappiamo poteva anche essere il
suo guru, chiaro?
Quindi...
“Tesoro?”
“Tesoro?!”
tossicchiò Mary tra le risate.
“Hai
finito
il tema della McGrannit?”
Bene, non
gli
veniva nemmeno una battuta divertente in mente... proprio al momento
giusto!
“Due
settimane fa, lo sai...” Lily rispose, mentre iniziava ad avvertire
un vago senso di malessere.
James non
aveva
fatto accenno al mesiversario, questo cosa voleva dire? Non si
ricordava del loro primo appuntamento? O forse si era illusa e aveva
scambiato per serio qualcosa che non lo era?
Nel
frattempo
Mary iniziava ad avere capogiri e nausea, per colpa di quel dannato
Potter avrebbe dovuto sorbirsi due ore di Aritmanzia con i discorsi
disperati di un'innamorata che fa domande stupide.
Merlino,
come
poteva pensare che la prendesse in giro... La sola idea la faceva
ridere, ma dovette trattenersi e lasciar uscire solo un sorriso, a
meno che non volesse apparire pazza.
“Vedi?” le sussurrò sdegnata Lily in un momento di distrazione
del suo ragazzo e lei non rispose, sapeva già che ad attenderla
ci
sarebbe stata un lunghissima giornata.
Le veniva
da
piangere.
“Hai
visto?
No, dico e ripeto: hai visto?”
“Sì,
ho
visto...”
“Non fare
quella faccia da scocciata, come se fossi pazza!”
“Ma tu lo
sei!” e il tono ragionevole e serio con cui lo disse avrebbe potuto
fare preoccupare Lily, ma ricordiamoci il famoso vuoto cerebrale a
cui conduce l'amore, perché è una parte molto importante
della
storia.
“Non se
l'è
ricordato!” piagnucolò.
“Magari
ti
vuole fare gli auguri quando siete da soli!”
“Dici?”
Mary si
chiese
come mai tutte le volte che Lily aveva i dubbi, doveva suggerirle lei
le risposte più ovvie o ragionevoli, altrimenti si sarebbe persa
in
un tunnel di paranoie.
Come
quella
volta che Potter non si era fatto vedere per tutto il giorno e lei
era arrivata a pensare che fossa scappato a Hogsmeade con una “tipa
con due meloni così”, compreso il gesto con le mani,
perché lui
il giorno prima si era lamentato per bacio della buonanotte.
Alla fine
tutto
si risolse, lui era in Infermeria a disperarsi per la sua assenza e
Black non l'aveva avvertita, disgraziatamente Remus era dalla madre
malata e quindi avevano ben pensato di fare uno scherzo al vecchio
James.
Che
simpatici.
“Dico,
dico...”
Ah, ma
non
dimentichiamoci di quando Potter l'ha vista parlare con Black e lui
le ha messo una mano sulla spalla, dopo tre secondi si è
ritrovato
bacchetta al collo dal suo migliore amico, che passata la follia ha
affermato di “aver semplicemente scherzato”, ma da quel giorno
Sirius è stato molto attento a dove guardare e cosa toccare in
presenza di Lily.
La
sostanza è
che erano entrambi degli psicopatici, ecco perché si amavano.
***
“Dimmi
subito
di cosa stavi parlando o giuro che ti maledico!” James era passato
alle minacce, rapidamente anche.
“No
fratello... è un tuo dovere ricordartene da solo anche per
interrogarti sul motivo della sua dimenticanza.” rispose Sirius
malignamente, provocando un moto sdegnato da parte dell'amico che gli
gettò un Rictusempra prima di andarsene, impassibile come un
killer
dopo l'omicidio di uno sconosciuto.
“Remus tu
sei
diverso, dimmi di cosa sta parlando quel cretino, ti prego!”
“Non
sembra
divertirsi molto Padfoot, non dovresti annullare l'incantesimo o
almeno restituirgli la bacchetta?”
“No.”
“Sai che
il
solletico nel mondo Babbano è considerato una tortura?”
“Appunto.”
Moony
guardò
gli occhi fiammeggianti dell'amico e decise che l'unica conclusione
sensata fosse starne fuori.
“Non so
nulla...”
“Sicuro?”
domandò con aria scettica.
“Parola
di
Remus J. Lupin.”
“Perché
non
hai detto Jhon, ma J.?”
“Perché
non
la smetti di fare domande imbecilli?”
“E tu che
ci
fai vivo?!” chiese scocciato James a Sirius.
“L'ho
aiutato
io!” disse Peter appena tornato dalla Biblioteca, “Ho fatto
male?” e gli occhioni colpevoli che gli fece lo obbligarono a
rispondere: “No, non importa.”
Poi si
diresse
verso l'uscita della Sala Comune: “Me la pagherai cagnaccio
puzzolente” mormorò prima di dirigersi verso il campo da
Quidditch.
***
Lily era
disperata.
Durante
il
pomeriggio James l'aveva evitata e lei aveva sperato che fosse per
farle una sorpresa, ma ovviamente si era illusa.
A cena si
era
comportato come al solito e si era talmente innervosita che si era
infilata in camera senza nemmeno salutarlo.
Maledetto
Potter, che l'aveva illusa e conquistata e ora pretendeva di non
prendersi le sue responsabilità, ma come si permetteva?
Con che
razza
di ragazza credeva di aver a che fare! Non era mica una sciacquetta a
caso Lei, era Lily Evans per Merlino, brillante studentessa e
Caposcuola, gentile con tutti, simpatica, bella, ma che voleva di
più?
Forse
stava
cercando qualche ragazza più soft, meno rigida, più alta
di lei,
con un fisico meglio scolpito, più intelligente e simpatica...
E se
l'avesse
trovata e in realtà stesse solo cercando un modo per lasciarla o
per
farsi lasciare?
Come
avrebbe
fatto a trovarsi un altro ragazzo, come avrebbe mai potuto guardarlo
passeggiare con un'altra e non sentirsi morire?
Dannata
lei e
dannato amore che l'aveva fatta distogliere per troppo tempo da
quello che Potter in realtà è: un immaturo, il borioso
Capitano che
nella vita non otterrà nulla, finirà in lurido
appartamento con
Black e dopo una decina d'anni da Playboy si accorgerà che le
donne
non lo vogliono più e allora sì che rimpiangerà
Lily Evans!
Sconsolata
e
triste Lily stava per cominciare a piangere quando un ululato la
riscosse, “Ma che diavolo succede?” sbottò, mentre nel corridoio
pareva fosse scoppiata una rivolta.
“È
Potter!”
“Ma che
fa
quel disgraziato?!”
“Pervertito,
ma che volevi fare?”
“Evans!”
Lo
ignoro,
decise Lily, vedendo confermati i suoi più oscuri timori.
“Lily,
scendi
per Merlino o qui mi linciano!”
“James se
vuoi scendo io...”
Tremila punti
in meno a quella sgualdrina, non appena se ne presenterà
l'occasione.
“Dannazione
Lily! Vieni subito giù o sto qui tutta la notte e giuro che lo
faccio, non mi sono arreso per sette anni, non comincerò certo
ora!”
“Evans,
abbiamo sonno!”
Sentì
urlare
insieme ad un altro coro di veementi proteste femminili.
“Arrivo!”
urlò infuriata in risposta, prima di scivolare via dal
dormitorio.
***
Gli
veniva da
piangere.
Lily se
n'era
andata e non gli aveva nemmeno dato il bacio della buonanotte.
Era
arrabbiata
con lui, lo odiava.
Dopo
tutto
quello che aveva fatto per conquistarla, dopo che si era ripromesso
di non fare mai più stupidate per evitare di farsi lasciare,
dopo
che effettivamente si era comportato in modo impeccabile, lei ora era
arrabbiata.
Maledetto
Black, viscido cane Purosangue, gli aveva rovinato la vita solo per
divertirsi, un motivo forse nobile se applicato sulle vite altrui, ma
non sulla sua!
“Appena
lo
vedo lo ammazzo, appena lo vedo lo ammazzo, appena lo...”
“Prongs,
tutto b..”
“Ti
ammazzo!!!”
A
quell'urlo
vichingo, il giovane Potter si lanciò con tutto il suo peso su
Sirius, che senza molti intoppi lo bloccò cercando di farlo
smettere
di urlare.
“Se usavi
la
bacchetta forse avevi qualche speranza...”
“Vigliacco,
infame, bastardo, idiota...”
“Lily
è
andata in camera senza salutarlo!” spiegò Peter, in risposta
allo
sguardo interrogativo dell'amico.
“Cosa?
Solo
perché non ti sei ricordato che oggi fate un mese?”
James si
bloccò.
“Non ho
dimenticato il mesiversario, che state dicendo! È domani!”
“No
James, me
lo ricordo, un mese fa abbiamo fatto l'ultima riunione per
conquistare Lily Evans...” rispose Remus, spuntato da chissà
dove.
“Era
già
passata mezzanotte, quindi è domani, anzi tra un ora e ventidue
minuti...”
“Che
c'entra
voi eravate usciti insieme prima di mezzanotte!”
“Ma ci
siamo
baciati dopo!”
“Suppongo
dipenda dai punti di vista” concluse Lupin.
“Secondo
me
ha ragione James!” commento Peter entusiasta.
“Grazie
Wormtail!”
Ma va?
“Ok,
bene.
Ora, mio caro Potter, se giuri di non attentare alla mia vita ti
lascio libero...”
“Sì,
sì...”
rispose svogliato.
Appena
Sirius lo lasciò andare, andò a sedersi sulla poltrona
con aria mogia, spettinandosi
i capelli.
Peter lo
imitò.
Sirius e
Remus
si guardarono scioccati, prima di urlare: “Idiota! Corri da lei!”
“Oh
sì,
giusto... Vado!” urlò, senza motivo, prima di scappare
verso il dormitorio femminile.
***
“Che
diamine
vuoi?” furono le prime parole di Lily, scesa dal dormitorio,
immaginate il tono.
“Sono
molto
deluso da te!”
Il
commento di
James fu accolto con sussurri stupiti da tutta la sala comune,
l'unico che si sentì chiaramente fu il: “Questo è scemo.”
di
Mary.
Quasi
urlato in
effetti.
Lily
sospirò:
“D'accordo, che maledizione vuoi? Che ne pensi della Cruciatus?”
“È
domani il
nostro mesiversario!” disse tutto d'un colpo, pregando di non
morire.
“Potter,
che
stai dicendo!”
“Siamo
usciti
un mese fa per fare un giretto nelle cucine, e solo alle due e
quindici minuti ci siamo baciati, ed è stato lì che ci
siamo messi
insieme, capito?”
Ah.
Quindi
forse
aveva esagerato con l'allarmismo.
“Evans,
perché non parli?”
“Così.”
Beh,
però
anche lì dipendeva dai punti di vista, lui avrebbe potuto fare
almeno accenno al fatto che si ricordava del loro primo appuntamento
e farle notare che l'indomani invece ci sarebbe stata la ricorrenza.
“Quindi...
È
tutto ok?” chiese James con cautela.
“Sì...”
rispose con tono condiscendente e giusto per non perdere
credibilità
aggiunse: “Comunque il bacio non c'entra nulla è ovvio che
ricorre
oggi il mesiversario, quindi la prossima volta stai più attento!”
“Va bene
tesoro, ora andiamo a fare una passeggiata nelle cucine, giusto per
rispettare le tradizioni!”
“Ok!”
trillò tutta felice, per poi seguirlo mano nella mano.
E fu
così che
Lily Potter scoprì di essere fidanzata.
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Un po' di nonsense quest'oggi... Alcune cose potreste chiarire leggendo
le altre mie FF sui Malandrini!
Non vi dico di commentare, tanto non serve a nulla insistere!^^
(però se vi va, mi fareste felice...:-P)
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