Il suo mondo era bianco e nero.
Bianco come le nuvole candide che sporcano il cielo durante le giornate d'estate.
Nero come il petrolio che invade il mare distruggendo le forme di vita che lo amano.

Le sue giornate erano bianche e nere.
Bianche come i sorrisi che nascevano spontanei osservando la pioggia che cade.
Nere come le coperte che calava sul capo rigato di lacrime.

La sua vita era bianca e nera.
Un bianco che ti aspetti di trovare nello sguardo di un'adolescente.
Un nero che preannuncia tempesta e solchi profondi sulla pelle.

Ogni sua parola era bianca e nera.
Bianca come i dolci incoraggiamenti che spendeva per il prossimo.
Nera come l'odio che provava nei confronti di sè stessa.

Chiara era bianca all'apparenza, ma nascondeva un'anima nera, logorata dalla luce che sprigionava la sua apparenza.
Chiara era perfetta sotto tutti i punti di vista, ma diventava assolutamente imperfetta quando le porte della sua stanza le si chiudevano dietro le spalle.
Chiara era amata da tutti, meno che da sé stessa.

Chiara era bianca e nera.
Adesso è niente più.