Love is stupid and senseless. Pathetic and ridiculous. Love is a dream and soon after nightmare.

di Miss Larolles
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~Love is stupid and senseless. Pathetic and ridiculous. Love is a dream and soon after nightmare~
 
 
“A volte penso di essere nata al contrario. Che mia madre mi abbia partorita dalla parte sbagliata. Le parole mi arrivano al contrario, le persone che dovrei amare le odio e quelle che dovrei odiare..”
E solo adesso, Effy si rendeva conto che quella volta, aveva avuto terribilmente ragione.
Avrebbe dovuto odiare Freddie, perché l'ha cambiata, non è più la stessa, e non  sa se interpretarlo come un buono o cattivo presagio.
Aveva tirato fuori sentimenti, che dovevano rimanere lì dov'erano sempre stati.
L'amore è ridicolo e patetico, ti fa mettere in ginocchio e perdere ogni dignità. Eppure, perché l'aveva fatta sentire così viva?
Il calore confortante che sprigionava il suo corpo, le braccia che la circondavano in una stretta salda dopo i loro amplessi, avvicinandola sempre di più a quelle membra ed il fumo della canna che Freddie stringeva tra le dita callose, che andava a formare deliziose nuvolette che li avvolgevano come fitta nebbia. Perché tutto questo le appariva come un porto sicuro dove approdare. E magari rimanerci.
L'amore è stupido ed insensato, e pure stava impazzendo a causa di questo, e della persona che glie l'aveva messo sotto il naso.
L'amore è un sogno, che facilmente può  evolversi in un incubo senza fine.
Effy ha paura, è disperata, perché sa - l'ha sempre saputo, ed il pensiero rimane un chiodo fisso nella sua mente, e non la smette di assillarla- che Freddie -volente o nolente- la lascerà, e lei rimarrà da sola, con loro, ancora più agguerriti di come lo sono ora.
-Freds…- sussurra, e quel nome pare quasi irreale, e si disperde nelle quattro pareti che li proteggono da Bristol, dalle persone e dal mondo.
Freddie si gira, con le ciocche corvine scompigliate, gli occhi stanchi ed un accenno di sorriso sulle labbra sottili, ed Effy non può far a meno di pensare che Freddie è meraviglioso -perché lo è, ed è una delle poche cose di cui è certa.
-Effy…- la chiama, in risposta, e lei continua a guardarlo, a trafiggerlo con quelle stalattiti di un blu troppo intenso, ed in questi casi, vorrebbe solo afferrarle il viso e baciarla, fino a soffocarla, anche se poi un senso di colpa gli attanaglia lo stomaco -no, Effy è delicata, come una di quelle cianfrusaglie di cristallo che piacevano tanto a sua madre, vanno trattate con cura e dedizione.
Quest'ultima si accoccola meglio sul petto di Freddie, incominciando a cercare la sua mano, finché non sente le dita incontrarsi, e piega le labbra in un sorriso impercettibile.
-Tu mi lasceresti mai…- la domanda rimane sospesa, ed a Freddie non serve sentirne il resto, per scattare sull'attenti come un soldatino, ed abbandonare il mozzicone della sigaretta, sul portacenere poggiato sul comodino, pieno zeppo di molte altre.
-Effy ma che cazzo dici? Neanche se mi iniettassero chili di cocaina nel corpo.
Effy ridacchia, e continua a giocherellare con le dita di Freddie, mentre quest'ultimo ha iniziato a posarle carezze dolci sulla pelle candida.
Ma l'inquietudine non la lascia, e sa che l'illusione in cui fino ad adesso si sono crogiolati, sta per svanire, e devono cominciare a prepararsi per affrontare l'incubo che li sta raggiungendo pian piano.
 
 




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