Harley Quinn è morta

di guy
(/viewuser.php?uid=891469)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Pov Batman “la signorina cosa vuole per colazione?” “oh…” sembrava tranquilla “il mio Pudding! Voglio il mio Pudding!” appunto, sembrava “Harleen” “io non sono Harleen! Io sono Harley, sono l’Harley Quinn del mio Pudding” “Harleen, saresti così gentile da passarmi la tazza?” la ragazza gliela scagliò contro con rabbia ma i riflessi da pipistrello di Batman gli permisero di prenderla al volo, quanto rancore e odio in quel piccolo corpo! Poteva sentire il respiro affannato e a tratti quasi ringhiante di Harley, le unghia graffiare il legno del tavolo “Alfred, portami un’altra tazza” “si padron Bruce” non aveva bisogno di vederla per sapere che doveva essere rossa di rabbia. Harley continuò a borbottare mentre si ingozzava di pudding, Bruce accese la televisione, alzando il volume del telegiornale “questa mattina il sindaco Aubrey ha dichiarato che ci saranno grandi ricompense per chiunque abbia informazioni utili sul criminale noto come il Joker” “Pudding! Nessuno tradirebbe mai il mio Pudding!” “Harleen, saresti così gentile da leggermi il giornale?” rumore di carta strappata “quale giornale? Ahahahahahahah!” “padron Bruce vuole un altro giornale?” “si Alfred, questo ha offeso la nostra ospite”. Bruce accarezzò il pipistrellino domestico “padron Bruce, le ricordo che è atteso in Municipio” “sì, Alfred” “vuole che prenda la macchina?” “no, grazie, penso che farò una passeggiata” si girò “Harleen, hai visto il mio bastone?” con uno scintillio malefico negli occhi l’Harley Quinn prese il bastone e poi con cura maniacale lo leccò tutto lanciando sguardi tanto sensuali quanto inutili a Bruce che essendo cieco non mostrò reazione alcuna, almeno finché non avvolse la mano intorno al pomolo umido e appiccicoso, sorrise ugualmente e con estrema nonchalance asciugò il bastone sugli abiti di Harley che iniziò a strillare “noooo! Che schifo!...Pipistrellooooo!” “fai la brava e non fare dispetti ad Alfred, capito?” “ahahahahahah! Nessuno può darmi ordini! Solo il mio Pudding! Pudding!”. Al suo ritorno a casa lo accolse il silenzio e la tranquillità che tanto amava “i miei complimenti Alfred, sei riuscito a tranquillizzarla” “la ringrazio padrone”, Bruce si avvicinò alla rastrelliera, posando il bastone e mancando per un soffio Harley che legata e imbavagliata con del robusto scotch pendeva a testa in giù dal soffitto! “uaaaaahhhhhhh! Pipistrelloooo!” piagnucolò Harley, ormai libera dal nastro telato “che ti sia di lezione Harleen, mai fare arrabbiare Alfred” la ragazza non rispose e si sistemò meglio i codini, facendo scorrere le dita pallide tra i capelli rossi e neri “il mio Pudding verrà a salvarmi! Perché lui mi ama! Sicuramente mi ama! E quando arriverà tu morirai pipistrellino cieco!”, Bruce rimase serio e allungò la mano, cogliendola di sorpresa e toccandole il naso “non tornerà più come prima, come puoi credere che ti abbia rotto il naso per amore?” “tu non puoi capire pipistrello! Il nostro è vero amore! Il mio Pudding mi ama!”. Pov Harley Non riusciva a capire se era un sogno o un ricordo, era nel rifugio del suo Pudding, mollemente seduta sulla scrivania “Puddiiiiing…Pudding…” “sparisci Harley, non ho tempo da perdere con te” si accarezzò i capelli verdi “sto architettando il piano definitivo per uccidere il Pipistrello! Ihihihihihihi! Morirà dal ridere! Ihihihihihihi!” “ahahahah! Oh, si Pudding! Sei così intelligente!” gli si lanciò al collo rovesciando inavvertitamente la Cola che macchiò il piano di Joker “cosa hai fatto?! Stupida!” “ma…Pudding…” “sta zitta!” le afferrò i capelli, tirandoglieli fino a farla piangere “pu…pudding” con un colpo violento le sbatté il viso sulla scrivania, al primo colpo un dolore lancinante le fece annebbiare la vista ma Joker non si fermò, continuò a sbatterla sulla scrivania finché tutto non divenne nero e dolore…si svegliò di soprassalto, una mano le accarezzava i capelli, alzò lo sguardo e vide Bruce “vuoi un bicchiere d’acqua?” “pipistrellinoooo” “dimmi Harleen” “è vero che il mio pudding mi ha abbandonata?” “si Harleen” “allora il mio pudding è stato cattivo”.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3527521