Care fanciulle, ieri sera ero
così arrrrraaaabbbbiata (ovviamente per motivi miei
personali! XD) che se avessi aperto un qualsiasi capitolo da
aggiornare, avrei ucciso qualcuno dei personaggi giusto per sfogarmi un
pò. Siccome per me scrivere è anche terapeutico,
mi sono messa davanti ad un foglio bianco e ho pensato
"pace&amore nell'universo... om... pace&amore
nell'universo... om" sino a che sono arrivata a partorire questa
mini-shot piena di "pace&amore", dove il fluff abbonda e tutti
sono vivi, felici e contenti! Soprattutto Daryl e Beth (strano eh? XD).
Quindi,
già che l'ho scritta, tanto vale che la pubblico!
E
poi, mi rivolgo anche alle altre autrici (se per caso passano di qua),
riempiamolo un pò di storie questo fandom che ne ha bisogno!
Così avremo tutte taaaaaaanto da leggere! XD
Anche
perchè questa settima stagione sembra non arrivare mai... e
l'ansia cresce!!!!!!!!!!!!!
Avendo
sproloquiato abbastanza, mi ritiro e vi lascio alla lettura
"pace&amore".
Baci
Serena
- Ragazzina, tu sai, vero,
che odio le sorprese?
-
Lo so, Mr. Dixon.
-
E allora, dimmi dove stiamo andando.
-
Non posso.
Beth
sta tenendo Daryl per mano, perchè un pò lo deve
trascinare, visto che lui si sta dimostrando davvero reticente a
seguirla.
-
Se non puoi, è perchè sai che allora non ci
verrei nel posto in cui vuoi portarmi.
-
Caspita, Mr. Dixon. Occhio e croce mi sembrano più di dieci
parole quelle che ha messo in fila. Non avrà mica la febbre,
eh?
Daryl
le lancia una di quelle occhiate che all'inizio, avevano il
potere di farla tremare da capo a piedi, ma non di piacere, di paura!
E' quello sguardo che ha fatto tremare anche tanti uomini, e
decisamente molto più coraggiosi di lei.
-
Invece di cercare di farmi paura, cosa che tra l'altro non succede
più, potresti accelerare il passo?
Lo
tira un pochino di più, ma lui oppone resistenza e allora
gli lancia lei un'occhiataccia.
-
Dai, Daryl, collabora per una volta!
-
Collaborare mi viene difficile.
Le
viene spontaneo alzare gli occhi al cielo, perchè non
c'è cosa più vera da dire su di lui!
-
Quanto la fai lunga!
Si
ferma e lo affronta. Siccome lo conosce, assume una posizione che
possa esprimere tutta la sua determinazione: gambe leggermente
divaricate, braccia incrociate sul petto e sguardo diretto. Certo, se
fosse più alta di venti centimetri buoni, funzionerebbe
meglio,
perchè a volte lo svantaggio di sembrare uno scricciolo in
confronto a lui, non aiuta ad essere più incisiva.
-
Di che cosa hai paura? Che qualcuno balzi fuori all'improvviso,
gridando "sorpresa!".
Per
un attimo giura di aver visto un lampo di paura, ma vero, comparire
negli occhi di Daryl. Certo, un'eventuale festa a sorpresa potrebbe
ucciderlo più della minaccia di una nuova orda di vaganti
fuori
dalla recinzione di Alexandria.
-
Non scherzare, ragazzina.
Ovviamente
ci ha visto giusto, perchè ormai lo conosce davvero
molto bene. E' quasi un anno, ormai, che sono ufficialmente una
coppia. Perciò, è un anno che vivono insieme. Un
tempo
sufficientemente lungo, perchè molti aspetti di loro siano
diventati chiarissimi ad entrambi.
-
Ti pare che ti farei una cosa del genere, Mr. Dixon?
Si
sente osservare da quegli occhi che sembrano sempre rivoltarla come
un calzino, quando la fissano così intensamente. Tanto che
lei
è consapevole che non potrebbe nascondergli davvero nulla,
nemmeno se si impegnasse con tutte le sue forze.
-
No.
-
E allora, perchè stai facendo i capricci in questa maniera?
-
Ragazzina, modera i termini quando parli con me.
Oddio,
è quasi tentata di riportarlo indietro, specificatamente
nella loro camera da letto, e ancora più precisamente
proprio
sul loro letto! Perchè quando tira fuori quell'aria da
maschio
Alfa dominante, è solo lì che vorrebbe trovarsi
con lui!
E
si sente arrossire paurosamente, perchè in quell'anno,
ha scoperto che Daryl sa essere veramente dominante se vuole. E siccome
adesso gli è comparso in viso un sorrisetto inequivocabile,
Beth
sa dove vorrebbe essere anche lui.
-
Non ci riuscirai! Non torniamo indietro!
-
Ne sei proprio sicura?
Gioca
sporco, Mr. Dixon, e lo sa molto bene! Perchè continua ad
avere quell'atteggiamento da "voglio fare sesso con te". E siccome le
ha insegnato molto bene cosa voglia dire "fare sesso", che è
molto diverso da quando fanno l'amore, ci sono delle volte che anche
lei vuole solo "fare sesso" e sono anche le volte in cui dopo deve
riconciliare se stessa con l'idea che solo un anno prima era
una ragazzina vergine ed inesperta.
-
Potresti anche riuscirci a farmi cambiare idea, se vai avanti
così. Ma dopo... non ti perdonerei, questa volta!
Ecco,
alla fine ha giocato sporco anche lei! Perchè se
c'è una cosa in grado di mettere ko Daryl, è
quando lei
tira in ballo la parola "perdono" legata a lui. Potrebbe tollerare
l'idea che chiunque ce l'abbia con lui, ma nemmeno per un secondo che
possa essere lei quella persona.
-
Quando questa storia sarà finita, dovrai iniziare a pregare,
ragazzina!
Il
sottotesto è che le ha appena promesso che ci
sarà
dell'ottimo sesso ad attenderla dopo che lo avrà portato
dove le
ha appena concesso di portarlo. Ovviamente la cosa non è che
la
spaventa, anche se un brivido le scorre lungo la schiena,
perchè
a volte ha l'impressione che Daryl ancora non abbia lasciato del tutto
libero il desiderio che prova per lei.
-
Okay, ma adesso seguimi e basta!
Lo
riprende per mano e lui intreccia le dita con le sue. Abbassa lo
sguardo, Beth, e le piace da morire vedere la sua mano scomparire quasi
in quella dell'uomo.
Le
ha giurato che l'avrebbe sempre protetta, e non c'è stato
giorno che non l'abbia fatto. Come non c'è stato giorno, che
lei
non gli abbia detto quanto lo ami.
Sono
i loro rispettivi modi per esprimere quel sentimento indissolubile che
ormai li lega l'uno all'altro.
Mentre
si stanno dirigendo verso il luogo che lei ha scelto come meta,
incrociano diverse persone: Rosita, Carl e per ultima, Carol. Tutti
sono ormai tranquilli nel vederli così per mano, ma si
ricorda
ancora di quando sbarravano gli occhi increduli. Si ricorda bene anche
degli sguardi di Maggie, la persona che più ha faticato ad
accettare quel rapporto tra loro due. Prima ci sono state le liti, poi
il silenzio, poi ancora altre liti, sino ad una sopportazione che
ancora deve trasformarsi in vera accettazione. Forse, spera ancora, che
Daryl prima o poi molli la presa su di lei. Cosa assai difficile, visto
che lei non glielo permetterebbe di sicuro!
-
Se mi stai portando in chiesa, ragazzina, dopo dovrai pregare ancora di
più.
Si
guardano negli occhi, e lei ci trova un'espressione divertita che
ricambia a sua volta. Lo sa benissimo che Daryl ha rispetto per la sua
fede, per cui non la sta offendendo veramente, si sta solo divertendo a
stuzzicarla come fa sempre sull'argomento.
-
Non stiamo andando lì, si rilassi, Mr. Dixon. Non
dovrà confessare i suoi peccati!
Quando
però intuisce dove siano davvero diretti, la loro camminata
subisce un'altra battuta d'arresto.
-
Non se ne parla neanche.
-
Mr. Dixon, le ho già detto che pregherò, giusto?
-
Beth...
Quando
la chiama per nome, lo fa solo per due motivi: ha veramente paura di
qualcosa/qualcuno o si trovano
in pericolo. Ovviamente uscire da Alexandria ha a che fare con entrambe
le cose. Ed entrambe le cose hanno a che fare con lei e la sua
sicurezza, per cui la cosa lo rende intrasigente la maggior parte delle
volte.
-
Daryl, fidati di me, okay?
Gli
sta chiedendo davvero molto, ma "fiducia" è un'altra parola
chiave tra di loro. E' lei che stavolta gli ha insegnato tanto al
riguardo, per cui sa che ha buone probabilità di essere
ascoltata.
Alla
porta, di guardia, c'è Abraham, che subito rivolge loro un
cenno di saluto. Ovviamente, sapeva che sarebbero arrivati,
però
finge il contrario.
-
Ragazzina...
Capisce
di aver giocato la carta giusta con Daryl, visto che Beth è
tornato ad essere ragazzina, così lo guarda dritto negli
occhi e gli sorride.
-
Non te ne pentirai, te lo prometto.
Lo
trascina verso Abraham, che si finge giustamente incuriosito, mentre
gli vanno incontro.
-
Beth, Daryl.
-
Ciao Abraham, dovremmo uscire.
-
Uscire?
-
Ah, ah.
Il
rosso guarda Daryl, stavolta non finge di attendere la
solita
autorizzazione da lui. Dovrebbe arrabbiarsi, ma in realtà sa
che hanno
tutti un atteggiamento protettivo nei suoi confronti proprio per colpa
del suo compagno, che mostra chiaramente di essere pronto a sbranare
chiunque non
consulti anche lui se qualcosa ha, appunto, a che fare con la sua
sicurezza.
-
Così pare, amico.
E'
l'autorizzazione che Abraham aspettava, infatti poi apre il cancello
quel tanto che basta per farli uscire.
-
Fate attenzione.
Beth
pensa che la sensazione del cancello che si richiude alle loro
spalle non è mai piacevole, nemmeno in quell'occasione che
lo è, invece.
-
Allora?
Daryl
si sta sforzando di non afferrarla per trascinarla di nuovo
dentro, lo capisce benissimo da come sta aprendo e chiudendo il pugno
della mano libera. Perchè l'altra sta ancora stringendo le
sue
dita.
-
Allora....
Lo
sta portando oltre le macchine che fanno da sbarramento alla strada
che porta al cancello e un secondo prima che le superino del tutto,
riprende a parlare.
-
Buon compleanno, Mr. Dixon!
Siccome
non voleva perdersi neanche la più piccola reazione, si
è piantata davanti a lui nel momento in cui ha visto i suoi
occhi posarsi sulla moto che fa bella mostra di sè appena
dietro
le macchine.
-
Sorpresa!
E
una sorpresa è stata veramente, perchè quegli
occhi
azzurri non sono riusciti a mascherare il lampo di stupore che li ha
attraversati. D'istinto gli si è gettata addosso,
avvolgendogli
le braccia intorno al collo, per tirarlo giù verso di lei e
potergli stampare così un bacio sulle labbra.
-
Vuoi che ti canti anche la canzone?
Lo
prende in giro, adesso, e immagina che Abraham possa sentire
qualcosa dalla sua postazione di guardia, ma al massimo sarà
felice anche lui che la sorpresa sia riuscita.
-
Sorpresa, eh?
Sta
cercando di riassumere la sua espressione burbera di sempre, ma
stavolta qualcosa lo ha colpito troppo profondamente. Forse, sta
mettendo insieme il fatto che se è comparsa quella moto,
deve
esserci stato dietro il lavoro di più persone, non solo il
suo.
-
Già!
Lo
lascia andare e si avvicinano alla moto, su cui c'è anche
legata la sua balestra. Ovviamente gliel'ha sottratta lei da casa,
senza che se ne accorgesse. Nessun'altro avrebbe potuto farlo, visto
che nessuno sa distrarlo bene quanto lei, dal momento che possiede
un'arma molto speciale per farlo!
-
Sorpresa.
Lo
ripete sottovoce osservando le cromature tirate a lucido e la pelle
della sella nuova di zecca.
-
Dove diavolo l'avete trovata?
Improvvisamente
sente anche lei un nodo in gola, perchè ha visto gli occhi
di Daryl diventare più lucidi.
-
E' stato Rick. Non ha mai smesso di cercarla, in realtà.
Sono
successe tantissime cose dopo che Daryl ha perso la sua moto, ma il
destino ha voluto che tutti loro, insieme, siano riusciti ad uscirne
quasi tutti vivi.
Sono
stati mesi durissimi, ma ce l'hanno fatta, e adesso è giusto
festeggiare ogni occasione in cui possono dire di avercela fatta.
Anche
grazie all'uomo che continua a tenere gli occhi posati sulla sua moto,
quella che credeva di aver perso per sempre.
-
Rick, eh?
Beth
potrebbe giurare di aver sentito la voce di Daryl tremare, ma la cosa
non la sconvolge più di tanto, perchè sa quanta
sensibilità si nasconda dietro la sua corazza.
Lo
ha visto anche piangere, in tre occasioni: quando le ha confessato che
avrebbe voluto poter salvare suo padre, quando l'ha persa in quella
maledetta strada, e quando poi l'ha ritrovata al Grady.
-
Sì. Poi lo hanno aiutato Aaron e Glenn a sistemarla.
Annuisce,
mentre lei si è riavvicinata, prendendolo di nuovo per mano
e stringendosi al suo fianco.
-
Mi toccherà ringraziarli, allora.
La
sta guardando ora, e le sorride in una maniera che è tutta
per lei, e che lei non può fare a meno di ricambiare.
-
Inizierò da te, però, ragazzina.
E
lo fa subito abbassando il viso verso il suo e sfiorandole le labbra
con un bacio delicato.
-
Grazie.
E
Beth sa con certezza che in quel "grazie" ce ne sono tanti altri, per
tutte quelle volte che lei è stata abbastanza forte da
sostenerlo nelle sue paure, o abbastanza sensibile da mitigare la sua
rabbia feroce, o abbastanza fiduciosa da infondere anche in lui la
speranza necessaria ad andare avanti.
Ma
soprattutto, in quel grazie c'è racchiuso tutto quello che
lei desidera da quell'uomo: amore.
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