Buongiorno
fanciulle!
In
questo periodo una ne penso e cento ne faccio! E così, ho
anche deciso di partecipare ad un contest su un sito straniero, per cui
la shot che leggerete, sarà tradotta gentilmente da un'amica
di una mia amica, che mi farà appunto un favore! E' il
motivo per cui ho scritto il minimo di parole previsto, non
è che volevo approfittare più di tanto! XD
Come
potevo resistere, d'altronde, visto che bisognava presentare una shot
che avesse queste caratteristiche:
Dark
(inteso come versione particolarmente cupa-furiosa di un personaggio, e
io ho scelto Rick) - H/C (Hurt-comfort cioè dolore/conforto
- i personaggi affrontano situazioni provanti e trovano conforto l'uno
nell'altro) - 3some (l'abbinamento romantico e/o sessuale comprende tre
persone).
Okay,
ammetto che è stata l'ultima caratteristica a darmi lo
slancio (XD), però era anche l'idea di cimentarmi con un
concorso, così giusto per vedere quante legnate
prenderò! ah ah ah ah
Vi
farò sapere.
Intanto
la pubblico anche qui, vediamo che cosa ne pensate voi.
Un
bacio
Serena
CAMBIARE
-
Cosa ne pensi di quel tizio?
Rick
è seduto sui gradini della veranda, accanto a lui
c'è Daryl, intento a farsi una sigaretta con il tabacco che
finalmente è riuscito a recuperare durante la sua ultima
uscita.
-
Niente di buono.
La
risposta dell'arciere, che adesso punta lo sguardo nella sua stessa
direzione, non fa altro che peggiorare il suo umore.
-
Allora siamo in due.
Da
quando sono arrivati lì ad Alexandria, Rick sente di aver
imboccato una strada che ha paura, lui per primo, di scoprire dove lo
condurrà.
-
Posso pensarci io, se vuoi.
Non
ha bisogno di chiedere spiegazioni per capire che tipo di aiuto gli
stia offrendo Daryl, perchè ormai loro due ragionano come se
fossero una persona sola.
-
Per il momento teniamolo d'occhio e basta.
L'amico
gli lancia un'occhiata di traverso, prima di riprendere a rollare la
sigaretta con movimenti esperti.
-
Come vuoi. Però, direi di fargli capire bene il concetto che
deve girarle alla larga.
Su
quello, non ha dubbi nemmeno lui: il tizio va istruito per bene.
Pensa di farlo personalmente, perchè la questione lo
riguarda
molto da vicino.
-
Ci penso io.
Probabilmente
la combinazione dei loro due sguardi assieme, non deve
essere proprio una bella sensazione da sentirsi addosso,
perchè
il tizio in questione volta il viso nella loro direzione, accorgendosi
così finalmente della loro presenza.
Rick
prova un certo piacere nello scorgere un lampo di preoccupazione
attraversare lo sguardo dell'uomo, perchè immagina che
quando se
lo ritroverà davanti, si ricorderà di questo
momento.
Lui
e Daryl, hanno già dato ampia prova di che pasta sono fatti,
per cui i cittadini di Alexandria hanno imparato a temerli. La legge
che prima difendeva come legittima prova della democrazia in cui
credeva, ora si è trasformata in qualcosa di
diverso.
Ora
esiste solo una legge per lui: la sua.
A
volte stenta a riconoscersi quando si guarda allo specchio,
perchè nei suoi occhi non c'è più
traccia
dell'uomo che era, sostituito da uno che non conosce pietà
per
chi si trova al di fuori del cerchio in cui ha posto gli unici affetti
che gli sono rimasti.
E
dal momento che quella ragazza è dentro al cerchio, il tizio
ne è automaticamente fuori.
Anche
lei, seguendo lo sguardo del suo interlocutore, si è
accorta di loro due e le è subito spuntato un sorriso sulle
labbra, insieme ad un velo di rossore sulle guance. Accenna un
movimento anche con la mano, come a dire "ehi, ancora un attimo e
arrivo".
Per
Rick è quasi troppo anche quell'attimo, perchè
insieme a Daryl sono già cinque minuti buoni che la
osservano
dare retta a quel tizio, che l'ha incrociata non proprio
casualmente, secondo lui. Anche il giorno prima, infatti, l'ha visto
recarsi verso la chiesa subito dopo che anche lei ci si era
diretta.
-
Questa cosa con lei... lo sai, vero, che ci spedirà dritti
all'inferno.
La
voce di Daryl gli arriva bassa e inquieta. Sa esattamente
cosa
lo faccia stare così, perchè lui si ritrova nella
stessa
identica situazione.
-
L'elenco dei nostri peccati, Daryl, era già abbastanza lungo
anche prima.
Sul
viso dell'arciere compare un ghigno, mentre si accende la sigaretta che
ha finito di preparare.
-
Sì, in effetti, forse questa è solo la ciliegina
sulla torta.
Scappa
da ridere anche a lui, perchè la bellezza di essere vivi,
nonostante tutto l'orrore che li circonda fuori da quella recinzione,
la sente ancora. Come sente che quel pezzetto di felicità
che si
sono presi lui e Daryl, valeva la pena di prendersela, anche se li
condurrà dritti all'inferno.
-
A proposito di dolce... ce ne sono ancora di biscotti?
Daryl
va pazzo per i biscotti di Carol, e sa che a casa sua, per via di Carl
e Judith, ne circolano sempre di più.
-
In cucina, sulla credenza. Ma non te li mangiare tutti, o quando
tornerà Carl, te la vedrai direttamente con lui.
Anche
se gli viene da pensare che suo figlio, ultimamente, ha trovato
un altro tipo di dolcezza con cui rifocillarsi. Ne è
contento,
ovviamente, perchè lo trova molto più sicuro di
se, rispetto a prima.
-
Okay.
Lo
vede alzarsi e lanciare un'ultima occhiata in direzione della
coppia, prima di sparire dentro casa, lasciandolo lì da solo
a
pensare che concederà a Beth ancora soltanto un altro
minuto,
dopodichè andrà a prenderla e basta.
E'
arrivato a trentanove secondi, quando finalmente si decide a liquidare
l'uomo, dirigendosi a passo spedito verso di lui. Forse ha intuito che
quella chiacchierata non l'hanno vista proprio di buon occhio loro due.
Ogni
volta che posa lo sguardo su di lei, non può fare a meno di
sentire una morsa allo stomaco, in un misto di senso di colpa e
attrazione irresistibile. Sa perfettamente che ha imboccato davvero una
scorciatoia per l'inferno, nel momento in cui ha fatto l'amore la prima
volta con lei, però è vero anche che non poteva
più resistere, non dopo che ha scoperto quanto lo desiderava
anche lei.
-
Ciao.
Beth
adesso è in piedi di fronte a lui, ancora seduto sugli
scalini, così i loro volti si trovano alla stessa altezza,
di
conseguenza anche i loro occhi. In quelli di lei, ci vede una luce che
è solo qualche settimana che brilla così
intensamente.
Infatti,
è solo da qualche settimana che Daryl si è unito
a loro due, chiudendo un altro tipo di cerchio, che però lui
è pronto a difendere ad ogni costo, anche quello di marcire
per
sempre all'inferno per il peccato che stanno consumando.
Perchè
loro tre insieme, sono la perfezione che non pensava
potesse esistere in questa vita e a cui non è disposto
più a rinunciare.
-
Ciao, che cosa aveva di così importante da dirti, il tizio?
La
vede arrossire di colpo, perchè ancora forse non si capacita
del fatto che lui sia follemente geloso, come ancora non ha idea di
quanto in là si spinga il senso di possesso che nutre verso
di
lei.
E'
diventato davvero un altro uomo, perchè la sua percezione
del
mondo, e dei sentimenti, è radicalmente cambiata. La ragione
sta
cedendo sempre di più il posto a degli istinti
incontrollabili,
proprio perchè la sua umanità si sta adattando
alle nuove
condizioni di vita.
-
Mi stava parlando di nuovo della chiesa. Ieri mi ha proposto di
aiutarlo a decorare la parete dietro all'altare. Ha visto il lavoro che
ho fatto a casa di Jessie, nella stanza dei bambini.
Ora
è sicuro che il tipo stia proprio cercando una scusa
qualsiasi per passare del tempo con lei. Non è affatto
d'accordo, ma prima vuole sentire lei cosa ne pensa.
-
E tu, cosa gli hai risposto?
Probabilmente
ce l'ha già scritto in faccia che per lui è
un no comunque, ma sta cercando di mantenere un minimo di
civiltà, almeno in apparenza.
-
Che ci avrei pensato.
Non
dovrebbe fare così, lei non se lo merita, soprattutto
perchè i suoi sentimenti sono talmente chiari verso di loro,
che
lui e Daryl non dovrebbero nutrire nemmeno un grammo di gelosia.
Ma
il mondo è precipitato, e loro insieme a lui, quindi ci sono
nuove regole da rispettare. Una di quelle che ha imparato
più in
fretta, e a caro prezzo, è che non devi lasciare nessuno
spiraglio a quello che consideri un nemico, di qualsiasi cosa si tratti.
-
E ci hai pensato?
Arrossisce
di più, facendogli capire che è combattuta nella
decisione da prendere.
-
Sì. Stavo giusto venendo a parlarvene, prima che mi fermasse
Nicholas.
-
Nicholas. Ecco come si chiama, non me lo ricordavo.
Non
se lo ricordava davvero il nome del tizio, forse perchè nel
suo cervello lo ha catalogato subito tra quelli che non sarebbero
sopravvissuti ancora molto a lungo. E non perchè ha iniziato
a
dimostrare un certo interesse per Beth, ma proprio perchè ce
l'ha scritto in faccia che non si sta adattando nella maniera giusta al
nuovo mondo.
-
E' stato molto gentile e... corretto, con me.
Beth
è la personificazione della gentilezza e dell'altruismo,
due caratteristiche che in lui sono del tutto scomparse, salvo quando
si trova in presenza dell'unico essere vivente che ancora riesce a
tirargliene fuori un pò, cioè sua figlia Judith.
Perchè
anche con Carl si accorge di essere diventato duro ed
intransigente, ma non può farne a meno, se vuole vederlo
sopravvivere. Fuori da quella recinzione, nessuno conosce
più la
pietà, o la gentilezza, o l'altruismo, perciò
bisogna
essere altrettanto pronti a non mostrarne.
Dovrebbe
iniziare a lavorare anche su di lei, però quello che lo
frena, è un motivo puramente egoistico e colpevole: non
vuole
perdere la possibilità di immergersi in quella dolcezza che
lei
sa ancora regalargli in maniera così spontanea e generosa.
Pensa
che sia il motivo principale per cui lui e Daryl si sono
ritrovati ad essere irresistibilmente attratti da lei, che è
di
fatto la perfetta contrapposizione di quello che sono diventati loro
due, cioè cinici e spietati.
-
Gentile e corretto, eh? Tradotto in parole povere, significa che
quello stronzo sta cercando di entrare nelle tue mutande, ragazzina.
Prima
ancora di sentire la sua voce, Rick ha capito che Daryl è
risbucato fuori alle sue spalle dal modo in cui lo sguardo di Beth si
è fatto più preoccupato. Sarà anche
dolce, ma non
ingenua, per cui anche lei ha capito che le intenzioni del tipo non
sono così "trasparenti" come vuol far sembrare.
- Grazie per
la
traduzione, Daryl.
Ci
scherza su, cercando di allentare la pressione che le stanno mettendo
addosso, ora che si è aggiunto anche l'arciere.
-
Quello mi stava già sul cazzo prima, ragazzina. Adesso
vorrei proprio ucciderlo.
Diplomazia
è una parola sconosciuta nel vocabolario dell'uomo
alle sue spalle, lo sa anche lei, ovviamente, che non manca di
rifilargli un'occhiata spaventata.
-
Daryl! Abbassa la voce! Rick, ti prego!
Si
appella al suo buon senso, mentre si sta guardando intorno
preoccupata davvero che qualcuno possa sentire la loro conversazione.
E' convinto che prima o poi, più prima che poi, qualcosa di
loro
tre inizierà a trapelare, ma al momento, stanno ancora
tenendo
la cosa per loro. La presenza di Judith rende molto plausibile la
frequentazione di casa sua da parte di Beth, anche quando la piccola
è in realtà fuori con Carl o qualcun'altro. E il
fatto
che ci sia anche Daryl, bè quello è ancora
più
plausibile, visto che agli occhi di tutti, è di fatto il suo
braccio destro.
-
Entriamo in casa.
Lo
sta dicendo a Daryl, nel frattempo che si è alzato per
lanciargli un'occhiata che era l'equivalente di un "non esagerare,
okay?", a cui lui risponde con una scrollata di spalle.
Lei
si è infilata praticamente tra loro due, superandoli ed
entrando in casa per prima, offrendo loro lo spettacolo del suo sedere
messo in evidenza dai jeans aderenti.
Quel
Nicholas, non deve essere l'unico che l'ha notato, ma al momento,
è l'unico che ha preso l'iniziativa di avvicinarla. Forse
è il caso davvero che qualcosa di più inizi a
trapelare
su di loro, giusto per scoraggiare altre iniziative non gradite.
-
Daryl, promettimi che non farai niente di... tuo!
In
quel "tuo" c'è racchiuso tutto il mondo dell'arciere, che si
riduce principalmente nel mettere in pratica ciò che gli
passa
per la mente, di qualsiasi cosa si tratti. Fosse anche uccidere il
tizio, cosa che tra l'altro gli ha proposto solo qualche minuto prima e
che lui ha rifiutato, non tanto perchè si tratterebbe di un
omicidio, più che altro perchè non ha voglia di
incappare
in un'altra discussione con Deanna, nonostante quell'uomo abbia
già dimostrato, con la sua vigliaccheria, di essere un peso
per la comunità intera.
Ancora
non vuole uscire del tutto allo scoperto, dichiarandosi
apertamente il nuovo leader di Alexandria, perchè ha bisogno
che
gli elementi migliori di quella comunità rafforzino ancora
un
pò la fiducia che già hanno iniziato a nutrire
per lui.
-
Allora tu, ragazzina, giragli alla larga!
-
Vive qui anche lui, Daryl, come faccio a girargli alla larga?
E'
ragionevole quello che sta dicendo, è ovvio, ma dato che di
ovvio non c'è niente nel loro rapporto, neanche la loro
gelosia
può esserlo.
-
Bastava dirgli subito di no e il problema era risolto.
Ancora
lui non è intervenuto nella discussione, ma dato che
adesso Beth lo sta guardando con una domanda ben precisa nello sguardo,
apre bocca.
-
Ha ragione, Beth.
Forse
non si aspettava quella risposta così categorica e la vede
vacillare, dato che sinora è quello che ha spinto meno
sull'acceleratore con lei.
-
Mi piaceva l'idea di contribuire ad abbellire la chiesa. Ci stavo
davvero pensando.
-
Non con quello stronzo che ti gira intorno.
Daryl
ribadisce un concetto che le deve già apparire
chiarissimo, altrimenti non starebbe così. Purtroppo non
esistono mezze misure con loro, e ne sta prendendo atto solo adesso,
quando ormai è troppo tardi per tornare indietro.
Di
sicuro li aspetta l'inferno, perchè si stanno comportando
nei
suoi confronti in una maniera assolutamente sbagliata. Non avrebbe mai
dovuto
nemmeno iniziare quella storia con lei, men che meno permettere a Daryl
di farne parte.
Ma
questo l'ha già pensato almeno un migliaio di volte, senza
che lo abbia smosso di un millimetro dal continuare a farlo. Anzi dallo
sprofondarci dentro sempre di più, sino a che è
diventato
un bisogno irrinunciabile averli accanto tutti e due.
-
Ma non dobbiamo per forza lavorare insieme, io e Nicholas.
Eccolo,
il mondo delle favole in cui la piccola Beth tenta ancora, ogni
tanto, di rifugiarsi. Però lo sa che non esiste
più,
perchè subito dopo si lascia cadere sulla spalliera del
divano,
abbassando lo sguardo sui suoi scarponcini.
-
Siete irragionevoli e stupidamente gelosi. Lo sapete bene che se anche
lui...
Non
c'è bisogno che finisca la frase, perchè in
realtà sa quanto lei sia totalmente coinvolta da loro.
Contrariamente a tutto quello che si aspettava, Beth ha tirato fuori
un coraggio notevole quando si è trattato di mettere in
campo la
verità sui sentimenti che provava verso entrambi.
Era convinto che sarebbero finiti a vivere un triangolo che
li avrebbe consumati lentamente, invece del cerchio perfetto che
è
diventato il loro rapporto a tre.
-
Lo sappiamo.
Le
si è avvicinato e mettendole due dita sotto il mento, l'ha
invitata a sollevare il viso verso di lui, trovandolo colorato di
rosso. C'è un'innata innocenza dentro di lei, che gli
richiama
alla memoria una conversazione avuta con suo padre, in quella che gli
sembra una vita precedente, dato che ancora si trovavano alla fattoria
e lui era un uomo con dei principi totalmente diversi.
Gli
aveva confessato che la sua paura più grande non era quella
di morire, ma quella di lasciare sola al mondo proprio Beth, dal
momento che la riteneva troppo fragile ed innocente per affrontare quel
nuovo mondo.
Ora
capisce, in parte, cosa intendesse dire Hershel, perchè lei
conserva ancora qualcosa di fragile ed innocente, nonostante loro due
abbiano contribuito fortemente a cambiarla, spronandola a vivere una
relazione al di fuori delle regole comuni.
-
Allora, provate a fidarvi di me, no?
-
Noi ci fidiamo di te...
-
E' dello stronzo, che non ci fidiamo affatto.
E'
Daryl ad avergli rubato le parole di bocca, mentre le si è
seduto accanto, mitigando in parte l'atteggiamento aggressivo tenuto
sinora. Forse lei è davvero l'unica che riesce a domare il
suo spirito ribelle, quando
lo guarda con quegli occhi così sinceramente innamorati.
-
E quindi?
-
E quindi vedremo.
Non
è ovviamente una risposta, solo che adesso non ha davvero
più voglia di sprecare altro tempo, non quando lei
è
finalmente lì con loro. Jessie tra qualche ora
sarà di
ritorno con Judith, perchè sa che ci sarà Beth a
darle il
cambio nella cura di sua figlia.
Perciò
si china su di lei e inizia a baciarla, sapendo che ben
presto si trasferiranno tutti e tre nella sua camera da letto, dove per
un
pò si dimenticheranno di tutto ciò che esiste al
di fuori
di loro, compreso quel Nicholas di cui si occuperà
sicuramente
più tardi.
§§§§§§§§§§§§§§
Quando
si sveglia, non si ritrova in mezzo al groviglio di gambe e
braccia in cui finiscono di solito quando si addormentano dopo aver
fatto l'amore appassionatamente.
C'è
solo Daryl, infatti, a stringerla contro il suo torace, un
braccio che le circonda la vita e l'altro che le fa da cuscino, sotto
la testa.
-
Dov'è Rick?
Ha
capito da come ha rafforzato la stretta su di lei, che doveva essere
già sveglio, per cui si preoccupa subito di capire se per
caso
c'è stata qualche emergenza che richiedeva la presenza di
Rick.
Perchè se no, è difficile che sottragga tempo ai
momenti in cui possono stare loro tre insieme.
-
Aveva da fare.
La
risposta laconica dell'uomo alle sue spalle, che ha preso a baciarle
il collo, solleticandoglielo con l'ombra di barba che gli ricopre
sempre la mascella, la porta ad irrigidirsi.
-
Cosa?
Cerca
di voltarsi verso di lui, ma a Daryl basta poco per impedirglielo,
obbligandola a rimanere nella stessa posizione.
-
Chiacchiere.
Ora
realizza che cosa può aver spinto Rick fuori dal letto, ma
ancora spera che non sia quello che pensa.
-
Con chi?
-
Ragazzina, quante domande.
Una
mano è scivolata sul suo seno, nudo come tutto il resto di
lei, con il chiaro intento di farla desistere dal suo interrogatorio. E
non è che non ci stia riuscendo, perchè le dita
che
stanno stuzzicando il suo capezzolo sono davvero molto esperte,
però è altrettanto forte il bisogno di sapere.
-
E' andato da Nicholas?
Non
riceve nessuna risposta, se non quella di un'erezione che torna ad
essere piena contro il suo fondo schiena. Il suo corpo reagisce di
conseguenza, preparandosi già ad accoglierla nuovamente, ma
la
sua mente non smette di dirle che deve provare a farli ragionare.
-
Daryl, rispondimi, è andato davvero da Nicholas?
Prova
di nuovo a voltarsi verso di lui, ma la gamba e il braccio che ancora
la tengono stretta, glielo impediscono.
-
Mi irrita quel nome, ragazzina.
Riceve
un morso sulla spalla, non forte abbastanza da essere doloroso
nel vero senso della parola, ma che funziona benissimo come
avvertimento, però, a non proseguire in quella direzione.
-
Da lui non me lo aspettavo.
E'
sincera nel dirlo, perchè ha sempre considerato Rick, almeno
sinora, quello meno istintivo tra loro due.
-
Meglio che sia andato lui.
-
Non potete fare così.
Se
anche può capire che siano gelosi, perchè
è un
sentimento che conosce anche lei nei loro confronti, non riesce
però a concepire che qualcuno possa andarci di mezzo per il
semplice fatto di averla avvicinata.
-
Forse.
Parlare
con lui è molto più difficile, perchè
sa
che nel bene, o nel male, è altrettanto difficile fargli
cambiare idea.
-
Daryl, lo sai che non è giusto. E lo sa benissimo anche Rick.
Davvero,
fatica a credere che lo stia facendo.
-
Non volevi dipingerla, quella chiesa?
Il
problema, si è rivelato proprio quello, infatti.
Perchè ha capito benissimo che dietro la proposta di
Nicholas
c'era un interesse, ma non voleva rinunciare all'idea senza prima
provarci.
-
Sì.
Non
vuole mentire, perchè in realtà pensava proprio
di
riuscire a farli ragionare, era venuta apposta prima. Solo che, come
sempre, hanno saputo metterla a tacere nell'unica maniera a cui non
riesce opporsi: facendo l'amore con lei. E dopo, si è
addormentata, risvegliandosi quando ormai era troppo tardi.
-
Vedrai che succederà. Solo, alle nostre condizioni.
A
volte, si ritrova ad avere paura di quello che sta succedendo con
loro. Non perchè si sente minacciata, o costretta, ma
proprio
perchè la spaventa l'intensità dei sentimenti che
mostrano di provare per lei.
Ha
come l'impressione, che se potessero veramente farlo, si
ritroverebbe il vuoto intorno, proprio come se fosse sotto una campana
di vetro, visibile a tutti, ma irragiungibile di fatto.
-
Giurami che lo rivedrò.
-
Rivederlo?
E'
un mezzo ringhio quello che le soffia nell'orecchio, che le spedisce
lunghi brividi giù per la schiena, ma che non la fa
desistere.
-
Hai capito benissimo cosa voglio dire.
Le
batte forte il cuore, e non è solo perchè si
sente di
nuovo eccitata anche lei. C'è un fondo di paura che deve
scacciare, prima di lasciarsi andare al desiderio.
-
Sì, con mia grande dispiacere.
E'
chiaro cosa le stia dicendo, e non si capacita di come la cosa
anzichè procurarle solo angoscia, la riscaldi anche invece.
Forse c'è qualcosa che non va in lei, o forse in loro,
però non può fare a meno di sentirsi amata e
protetta
come non avrebbe mai potuto desiderare di più.
-
Ne riparlemo. Tutti insieme.
Ci
crede mentre lo dice, anche se è altrettanto convinta che
sarà una discussione inutile.
-
Perciò, adesso, niente più domande?
Ha
ripreso a baciarle il collo e ad accarezzarla, le mani che stanno
lentamente scendendo sul suo ventre e poi ancora più
giù.
-
Okay, basta domande.
-
Era ora, ragazzina.
E
presto, sono di nuovo entrambi molto lontani da lì e dalla
discussione appena avuta.
§§§§§§§§§§§§§§
Rick
trova il tizio proprio dentro la chiesa, dove sta facendo delle
riparazioni alle finestre. Si trova perciò in alto, su una
scala
che lui improvvisamente afferra con entrambe le mani, fingendo di
sostenerla, mentre invece l'ha fatta oscillare leggermente. Il tizio si
è spaventato a morte, attaccandosi istintivamente ai pioli.
-
E' pericoloso lavorare da soli quando c'è di mezzo una scala.
-
Dio, Rick! Mi hai fatto spaventare!
-
Scusa, non era mia intenzione.
Si
sente molto Giuda in quel momento, falso e ipocrita, ma non ne
è affatto turbato, ovviamente.
-
Okay, non fa niente.
Nicholas
non sa ancora perchè si trovi lì,
altrimenti sarebbe già sceso di corsa da quella scala, forse
fuggendo anche dalla chiesa più veloce della luce.
Nessuno
ha dimenticato come abbia pestato a sangue il marito di Jessie, che tra
l'altro, almeno per il momento, si è messo a rigare dritto.
Per cui, è certo che quando il tizio avrà capito
quanto conti Beth per lui, saprà agire di conseguenza, senza
che debba arrivare a torcergli anche un solo capello.
-
E' che per un certo tipo di lavoro, come questo appunto, sarebbe sempre
meglio essere in due.
Nello
sguardo dell'uomo c'è giustamente una certa confusione,
primo perchè si starà chiedendo come mai proprio
lui si interessi della sua sicurezza, quando sa con certezza che se non
fosse stato per l'intercedere di Deanna, probabilmente a quest'ora si
troverebbe già fuori da Alexandria, visto il casino che ha
combinato e che ha portato alla morte di Aiden; secondo
perchè lui gli sta impedendo, di fatto, di scendere dalla
scala, mentre lui vorrebbe tanto non trovarsi in quella posizione
precaria.
-
Bè... sì... forse. Però ci sto attento.
Su
questo Rick non ha dubbi, un vigliacco come lui probabilmente ha paura
anche della sua ombra, figurarsi se non ha paura di stare anche su una
semplice scala.
-
Però, a volte, essere attenti non è abbastanza.
Si
sta divertendo un mondo a tenerlo sulle spine, perchè
sarà vigliacco, ma non stupido, e pare proprio che abbia
finalmente realizzato che se lui si è scomodato a venire
lì di persona, deve essere qualcosa di importante, o meglio
di grave.
-
Senti, Rick.... qualsiasi cosa... insomma...
Se
fosse stato il vecchio Rick, avrebbe già provato
pietà davanti a quel balbettio, ma dato che le cose non
stanno così, continua a fissarlo senza sollevarlo
minimamente dall'angoscia in cui ha iniziato a dibattersi.
-
Ecco.... pensavo... che la cosa fosse risolta.
Giustamente
ancora non ha inquadrato quale sia il vero problema, ma sta per
arrivarci, perchè ha deciso che si è divertito
abbastanza, ora può fare sul serio.
-
Quella infatti è risolta, o almeno, facciamo finta che sia
così.
Non
perdona più nessuno sbaglio il nuovo Rick Grimes,
può solo fare finta che sia così sino a quando
arriverà il momento giusto per presentare il conto.
-
E' di Beth che ti volevo parlare, in effetti.
Un
lampo di stupore gli attraversa lo sguardo, che poi torna ad essere
preoccupato.
-
Beth?
-
Sì, Beth.
Lo
guarda da sotto in su, e sente di avere un'espressione che deve
apparire terribilmente seria.
-
Lei è molto importante per me.
Può
darsi che quella frase otterrà l'effetto di diventare un
sussurro che passerà di orecchio in orecchio, sino a
raggiungere un eco che più nessuno potrà
ignorare, ma d'altronde, prima o poi dovranno davvero uscire allo
scoperto loro tre.
-
Importante?
-
Sì, importante.
E
perchè sia ben chiara la cosa, gli ha piantato in faccia due
occhi che hanno avuto l'effetto di fargli stringere ancora di
più la presa sui pioli, nella speranza di trovare un
appiglio ancora più sicuro.
-
Io... io... credo di aver capito.
-
Ne sei sicuro, Nicholas?
L'aver
sputato fuori il suo nome, come se proprio gli costasse molta fatica,
lo ha mandato letteralmente in tilt, perchè adesso non ha
più nessun dubbio sul fatto che quello sia un avvertimento
bello e buono.
-
Sì... sì.
-
Bene. Ovviamente, questa chiacchierata rimarrà tra me e te,
giusto? Fai finta di essere il prete, e io la pecorella smarrita che
è venuta a confessarti il suo peccato più grande.
Quando
gli escono frasi di questo tipo, Rick è sicuro di non essere
più lui. E' convinto che la metamorfosi da rispettoso uomo
della legge a...
Non
sa bene come definirsi, ancora. Perchè c'è questa
oscurità sempre più crescente dentro di lui,
proprio come se fosse un buco nero da cui si sente risucchiato e
svuotato.
-
Sì... sì, certo.
Sta
sudando freddo, ora, la sua vittima. Perchè, anche se prova
un certo sussulto emotivo, è così che
può definire il tizio, dato che è il bersaglio
delle sue minacce.
-
Okay.
Solo
che non è finita ancora. C'è un'ultima chicca da
regalare al povero Nicholas.
-
E comunque... non che non mi fidi di te, eh? Perchè mi sei
sembrato sincero, in realtà.
Ora
ha staccato le mani dalla scala, ma dato che ha appoggiato la destra
sul calcio della pistola, che se anche infilata nella fondina del
cinturone non fa meno paura all'uomo, sa di avere ancora la sua piena
attenzione.
-
Però, per quel discorso sulla sicurezza che ti facevo prima,
ho pensato che potrebbe venire qualcuno a darti una mano.
Nicholas
non sta più fiatando, forse nemmeno respirando, ma non
smette di fissarlo, quello no. L'istinto di sopravvivenza funziona
ancora in lui, quindi non sta perdendo di vista la minaccia che lo sta
ancora tenendo confinato su quella scala.
-
Chiederò a Daryl di darti una mano e sono sicuro che non mi
dirà di no, per cui non dovremo cercare nemmeno un
volontario.
Se
è possibile, lo ha visto sbiancare ancora di più,
perciò è sicuro che il messaggio sia stato
recepito al cento per cento.
- Buona
giornata, Nicholas.
Non
ha più niente da aggiungere, per cui gli volta le spalle per
andarsene. Ed è arrivato a metà chiesa, quando si
ricorda invece di una cosa abbastanza importante, perciò si
volta e lo ritrova ancora aggrappato alla scala, lo sguardo
puntato su di lui.
Allora
fa un pò di scena, perchè vuole togliersi qualche
soddisfazione con quello che, in fondo, ritiene davvero un uomo vile e
codardo, e che non merita alcuna attenuante, visto che gli è
pure venuto in mente di provarci con Beth. Così si picchia
una mano sulla fronte, nel classico gesto di chi ha dimenticato
qualcosa.
-
Ah, quasi dimenticavo di darti la buona notizia: Beth ti ringrazia e
accetta la tua proposta. Perciò, domani, insieme a Daryl,
verrà anche lei.
Ora
non ha più davvero niente da dirgli, perciò gli
volta definitivamente le spalle e se ne va, mentre un sorrisetto
divertito gli nasce spontaneo all'idea della faccia che farà
Daryl quando scoprirà in che cosa lo ha appena incastrato.
§§§§§§§§§§§§§§
Judith
è finalmente crollata e Beth si può rialzare dal
lettino, stiracchiando la schiena. La bimba che adesso dorme come un
angioletto, è stata invece un piccolo diavolo per tutto il
tempo che ha trascorso con lei. Ogni giorno che passa, la vede crescere
e diventare sempre più adorabile.
E
ogni tanto... le sembra di vedere un'espressione o un sorriso che le
ricordano Rick. Solo che ancora non ha avuto il coraggio di dirglielo,
perchè sa che è un argomento delicato e non sa
ancora bene come fare.
Soprattutto
perchè lui non è più lo stesso uomo
che ha conosciuto all'inizio, quello con cui parlare era la cosa
più semplice del mondo. Ora è tutto molto
più complicato, lui è molto diverso, ma forse
anche perchè è cambiato il tipo di rapporto che
li lega.
Mentre
socchiude la porta della cameretta, coglie con la coda dell'occhio
proprio la presenza di Rick, che l'attende appoggiato alla balaustra
della scalinata. Deve essere rientrato da un pò,
però come succede spesso, quando è già
tardi e capisce che sta cercando di addormentare Judith, non si fa
vedere, altrimenti sua figlia rischierebbe di non dormire
più davvero. Perchè come è stato per
lei con suo padre, anche Judith stravede per il suo.
Quando
li vede insieme, non può fare a meno di provare un nodo alla
gola. Un pò perchè Rick, quando è con
sua figlia, sembra ancora l'uomo di un tempo, un pò
perchè sente forte la mancanza di suo padre.
Probabilmente
sarebbe stato ancora tutto più complicato se lui fosse stato
lì con loro, ma questo non le impedisce lo stesso di sentire
la sua mancanza. E' sicura che avrebbe comunque fatto le stesse scelte,
anche se le avesse dovute fare davanti a suo padre.
-
Era agitata?
Lo
ha raggiunto e ora sono uno di fronte all'altro, però non
vicini abbastanza da sembrare troppo intimi, perchè Carl
potrebbe sempre sbucare dalle scale all'improvviso.
-
Un pò. Abbiamo giocato parecchio e non era affatto contenta
di dover smettere.
Le
viene da sorridere, perchè loro due si sono davvero
divertite parecchio, e così per un pò non ha
pensato a tutto il resto. Vede Rick sorridere a sua volta teneramente,
e rimpiange che non lo faccia più tanto spesso come una
volta.
-
Immagino. Sta diventando una piccola peste e ci mette tutti in riga.
Sì,
in un certo senso è vero, perchè persino Daryl
non può fare a meno di esserne schiavo. Basta che Judith
tenda le braccia verso di lui, ed è già lì pronto
ad afferrarla.
-
Può darsi che abbia preso da qualcuno.
La
battuta le sfugge prima che possa trattenerla, e così si
ritrova anche a trattenere il fiato, non sapendo come la
prenderà Rick.
-
Trovi?
Il
cuore le batte forte, perchè lo sguardo che la sta fissando
non si è incupito, ma è solo... curioso, almeno
così le sembra. Allora osa rivelargli quello che ha pensato
giusto un attimo prima.
-
Sì. A volte, quando vuole qualcosa a tutti i costi, assume
un cipiglio che mi ricorda tanto il tuo.
Non
le pare vero che il sorriso di Rick si faccia ancora più
accentuato, e il suo cuore perde un colpo.
-
Può essere che sappia esattamente cosa vuole, e anche come
ottenerlo. Proprio come suo padre.
Mentre
parlava, ha allungato un braccio e l'ha afferrata per la vita,
attirandola contro di lui.
-
Rick!
Sono
abbracciati stretti, adesso, e non può fare a meno di
divincolarsi perchè la ritiene una follia.
-
Carl non c'è. Gli ho dato il permesso di raggiungere Enid al
laghetto. A quanto pare, è alle prese con la sua prima
ragazza.
Le
viene istintivo arrossire, perchè anche lei, in fondo,
è alle prese con il suo primo amore. Solo che poi sono
diventati due. E siccome, delle volte, ancora non si capacita che abbia
avuto il coraggio di farlo, si nasconde dallo sguardo di Rick,
sprofondando il viso nella piega del suo collo.
-
Sono contenta per lui.
E'
vero, è affezionata anche a Carl, con il quale ha un ottimo
rapporto. E il pensiero che potrebbe incrinarsi nello scoprire come
stanno veramente le cose tra lei e suo padre, la rendono tremendamente
ansiosa. Con l'aggravante che se sapesse anche di lei, suo padre e
Daryl, probabilmente non vorrebbe più davvero nemmeno
guardarla in faccia.
-
Anch'io. Quel ragazzino si merita un pò di
felicità.
C'è
un misto di emozioni nella voce di Rick, che la portano a stringerlo
più forte, perchè vorrebbe poter alleviare in
parte il peso che gli grava sulle spalle.
-
Ehi, non volevo certo rattristarti.
Deve
aver sentito che le si sono inumiditi gli occhi, nonostante si sia
sforzata di trattenere le lacrime.
-
Adesso passa.
-
Okay, anche perchè avrei una bella notizia da darti.
Ovviamente
riesce ad attirare la sua attenzione, abbastanza da volerlo guardare in
viso per capire di cosa stia parlando.
-
Una bella notizia?
-
Sì.
Le
accarezza una guancia e le posa un bacio a fior di labbra, prima di
proseguire.
-
Da domani potrai iniziare a dipingere in chiesa.
La
notizia le esplode in testa come una bomba, riportandola di botto alla
realtà, quella che aveva accantonato nelle ore trascorse con
Judith.
-
Che cosa hai fatto, Rick?
La
domanda le esce molto più accusatoria di quanto avrebbe
voluto, ma è ritornata anche tutta l'ansia che ha provato
quando ne ha discusso con Daryl.
-
Ho parlato con Nicholas.
-
Hai parlato con lui?
Cerca
di allontanarsi, per vederlo meglio in viso e dopo una prima
resistenza, poi la lascia andare, permettendole di fare due passi
indietro.
-
Sì, Beth, ho parlato con lui. E ora sa che è
meglio se ti gira alla larga.
Non
mostra il minimo dubbio sul fatto che era la cosa giusta da fare. Si
domanda se abbia pensato alle conseguenze del suo gesto, ma poi si da
già una risposta da sola: ovvio che ci ha pensato, lui
è Rick Grimes.
-
E' irragionevole, assurdo e... folle! Non avevi il diritto di farlo!
Sa
anche che è tardi per protestare, perchè avrebbe
dovuto schizzare fuori da quel letto non appena Daryl le ha fatto
capire dove fosse andato, ma è altrettanto vero che una
parte di lei, quella più realista, sapeva già che
non sarebbe servito a niente.
E'
un uomo che ha preso una serie di scelte che l'hanno portato ad essere
quello che è ora, e nessuno, lei compresa, potrà
farlo tornare indietro.
E'
cambiato parecchio Rick Grimes, però lei ne è
innamorata lo stesso. Questo è il vero punto da accettare,
se vuole continuare a restargli vicino.
-
Ci sei arrivata, finalmente, eh?
Glielo
dice a bassa voce, ma questo non toglie importanza al momento che
stanno vivendo. Se di Daryl ne era già cosciente, e lo ha
già in parte accettato, ora è alla resa dei conti
anche con lui.
-
Prendere o lasciare, Beth. La questione è piuttosto semplice.
Nonostante
sia morbido, il tono di voce usato, c'è dentro una sfumatura
che non le sfugge e che la fa rabbrividire, perchè forse
lasciare, non sarebbe nemmeno poi così possibile. Quanto
meno, perchè Rick le sta facendo capire che non si
arrenderebbe molto facilmente all'idea di non averla più
vicino.
E
mentre lo pensa, non è la paura che lui possa farle del male
a terrorizzarla, ma è la forza dei sentimenti che prova per
lei e che le sta dimostrando apertamente.
-
Probabilmente finirò all'inferno davvero, ma sono convinto
che ne sarà valsa la pena se avrò avuto almeno un
pò di tempo con voi.
La
guarda così intensamente da farle quasi male.
-
Non sono l'uomo perfetto che credevi, come vedi, ma è questo
quello che ho da offrirti.
E
in quel momento, lei sente che le sta offrendo davvero quel che
è rimasto del suo cuore. Preservarlo o distruggerlo del
tutto, ha proprio la sensazione che sarà lei a deciderlo.
-
Penso di volerlo accettare.
Fa
un passo avanti e l'altro lo fa lui, così sono di nuovo
abbracciati stretti, ma non ci sono più parole tra di loro,
perchè adesso si stanno baciando. E lo fanno mettendoci
tutto il desiderio che provano l'uno verso l'altro, sapendo che ogni
giorno sarà sempre più difficile da vivere, ma
che lo affronteranno tutti e tre insieme, ognuno alla propria maniera,
ognuno proteggendo come può gli altri due, sino a che solo
la morte gli impedirà di farlo.
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