Genzo che aspetti?

di eldarion
(/viewuser.php?uid=48649)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Disclaimer

I personaggi non sono miei, appartengono a Yoichi Takahashi.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro.

Ringrazio tutti coloro che dedicheranno del tempo alla lettura della mia storia e coloro che avranno la pazienza di recensirla.

Buona lettura!

 

Genzo che aspetti?

 

Ora sono qui in un angolo.

Da tempo ormai sono stato relegato nell’ombra.

L’inizio è stato molto diverso però, chi l’avrebbe detto che finiva così? 

Sembra ieri, lo ricordo bene: avevo solo 15 anni, molte speranze e mille promesse…

Ed ora? 

Ora che accade? 

Beh…Ora si torna a casa e non vorrei, non così: così è troppo amaro.

Ha il sapore dell’addio questo ritorno ed è triste anche se non è una resa e io lo so bene che non lo è.

Sono arrivato in Germania ed ero solamente un ragazzino.

E adesso?

Adesso è tutto così lontano e le speranze mi sembrano pezzi di un sogno infranto.

Devo starmene lì e non mi basta!

No, non mi basta starmene lì, seduto in panchina, a guardare. 

Senza rimpianti scrivo la parola fine.

Ho giocato il tutto per tutto, ho lasciato quella maledetta porta e ho perduto la partita, la fiducia dell’allenatore, la carriera.

Ho tentato, dovevo farlo: io detesto i pareggi ma ora non posso più, non posso resistere oltre.

Le mie gambe vogliono correre ancora e le mie mani vogliono disperatamente afferrare di nuovo il pallone. 

Anche la testa e gli occhi lo vogliono.

Voglio correre e sognare ancora.

Si torna a casa e non ho sprecato il mio talento. 

Seguirò il mio nuovo cammino e nessuno, nessuno, potrà fermarmi. 

Ci sono le qualificazioni olimpiche.

E poi? 

Lascerò tutto?

No, so che non lo farò, perché amo troppo il calcio.

Resterò in Giappone?

Forse potrei, per qualche anno magari, ma poi…

Poi mi annoierei perché non è in Giappone che ho perduto tutto e a me non piace lasciare conti in sospeso. 

Che farò? 

Mi brucia ancora: non è chiusa la partita con la Germania che mi volta le spalle.

“Calmati Genzo!" 

Mi dico con un filo di voce mentre stringo i pugni.

Chiudo gli occhi.

Vorrei stare calmo e poter ascoltare il battito del mio cuore: ecco, lo sento. 

Batte e posso ascoltarlo ancora; l’ho fatto tante volte mentre, fermo tra i pali, aspettavo.

Il mio cuore batte e torno a casa.

Torno semplicemente per me stesso, per inseguire di nuovo il mio sogno, per ascoltare di nuovo quel battito che non mi lasciava mai solo. 

La vita che avevo è sparita per sempre.

Torno nella mia terra.

Lascerò che il tempo passi e giocherò. 

Ritroverò i volti e i nomi del passato per imprimerli nella mente e nel cuore, prima che scoloriscano, e li terrò con me. 

Rimetterò i piedi nell’erba del campo.

I miei amici lo leggeranno in me questo nodo alla gola ma non diranno una parola perché sapranno quello so io: ho guardato il calcio dalla panchina a denti stretti e coi crampi allo stomaco e per me è stata un impresa!

Ora viene il bello o forse il brutto: tornare a casa, svuotare il cuore dall’ingiustizia e dalla delusione per riempirlo di nuovo.

Ci vorrà tempo, certo, per abbandonare le persone che conosco e ritrovarne altre, riscoprirò un vecchio sogno e lo troverò ancora più bello.

Guardo fuori, il cielo è azzurro.

“Genzo, che aspetti? …Esci dall’ombra!”

Lo dico a voce alta questa volta, come se parlassi ad un vecchio amico ma forse ho solo bisogno di parlare con me.

Alzo gli occhi ed esco dall’ombra della stanza.

Sì, è il momento!

Rifaccio la valigia: ora so come deve essere fatta. 

Apro la porta.

Vado via!

So bene com’è fatto il mondo, è disumano a volte.

“Non me ne vado perché ho perduto!”

Urlo così al vento che soffia e mi sento più leggero… Devo andare perché sono io e non mi arrendo.

Io sono Genzo: il ragazzino quindicenne col suo sogno.

Io sono ancora Genzo e torno a casa perché lo so che c’è, ce l’ho ancora il mio sogno da inseguire!


N.B. Ciao! Come vedete la mia Genzomania continua...Forse questo Genzo, solo con i suoi pensieri, è un po' troppo amaro ma è venuto così da sè...spero di averlo interpretato bene.



 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3554485