Trick or Treat?

di cola23
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Promit 24 : Film Horror
Ratingin : Arancione
Universo: AU
Personaggi: Doframingo, Law

Note: Chiedo scusa per il titolo poco originale e che rispecchia poco la raccolta ma i titoli non sono il mio forte,e non mi è venuto in mente altro.

Law non aveva paura Ovvio che no.
Non ne aveva assolutamente, non poteva averne. Era solo un film dell’orrore.
Sangue e un paio di sgozzamenti, tra l'altro piuttosto scadenti, perchè si vedeva benissimo che erano finti, erano talmente fatti male che non avrebbero turbato neanche un bambino, figuriamoci lui , che era un medico chirurgo e tagliava, sminuzzava e incideva, più di quel killer pazzo che continuava ad andarsene in giro con una motosega a tagliare gli arti delle sue vittime e a tagliuzzarli anche dopo che erano morti finché non diventavano poltiglie.
Lui di sangue vero ne vedeva di più ogni giorno al lavoro.
Infatti , non era mica quello a spaventarlo, no.
Era la vista dell'idiota con qualche serio problema al cervello seduto al suo fianco.
Che rideva , rideva divertito.
Non aveva potuto far a meno di sgranare gli occhi stralunato e schifato, aumentandone l'intensità alla vista di lui che si teneva la pancia dal ridere, gli occhi quasi lacrimavano e i piedi che sbattevano per terra dalle troppe risa. Law non era certo un tipo impressionabile ma la vista di Doframingo che ride di gusto quando un coltello affondava nella gola della vittima, a ogni scena violenta, sanguinosa e truculenta come se fosse davanti a un film comico,era inquietante, più di qualsiasi horror. E poi la sua risata,la sua risata da folle, al confronto quella del Killer sembrava una rassicurante ninnananna. Quella si che gli avrebbe fatto venire gli incubi.
Ma non poteva dirlo, non poteva ammettere che lui, Trafalgar Law un chirurgo impavido conosciuto per la sua impassibilità e il suo sangue freddo aveva paura di uno stupido film.
Era una questione d'onore. E poi Doframingo lo avrebbe sfottuto fino alla fine dei suoi giorni. Ma anche il suo autocontrollo aveva dei limiti, e sentiva che se restava li ancora un minuto e se la sarebbe fatta addosso.
Ci doveva essere un modo per distrarre Doframingo e porre fine a quella tortura senza rivelare le sue vere intenzioni mantenendo la sua dignità .
E, in effetti, realizzò, c'era, ed era anche fin troppo semplice.
Infatti quando Law, seduto sul divano al suo fianco , gli saltò addosso salendogli a cavalcioni e posizionandosi in grembo, cogliendolo alla sprovvista, Doframingo era troppo piacevolmente sorpreso per dire qualcosa. Quando poi prese a strusciarsi contro il suo inguine portando contemporaneamente una mano dietro la sua nuca e afferrandogli con forza i capelli lo tirò verso di sé coinvolgendolo subito in una lotta di lingue Doframingo si era già dimenticato del film. E quando con la mano libera le sue dita premettero accidentalmente il telecomando spegnendo la TV, l'altro era troppo impegnato a sbottonargli i pantaloni per farci caso.
Proprio come aveva previsto.


 

 

 





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