The young Lady & the warrior Boy

di LilyOok_
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Fall & Arise .
 
 
Guardò con orrore quelle lastre di pietra, fredde, sinonimo reale della morte.
Le si inumidirono gli occhi.
Provava tristezza, orrore, rimpianto e tanta, tanta rabbia.
Rabbia verso Thorin, per aver portato i suoi figli alla rovina.
Rabbia verso Fili, per non essere stato in grado di difendere se stesso e suo fratello.
E, infine, provava rabbia verso il minore dei suoi figli, Kili, per non aver mantenuto la sua promessa.
Sentì le lacrime bagnarle il viso e le asciugò con un gesto frustrato della mano.
Mahal aveva maledetto la sua famiglia, lei era l’unica sopravvissuta della linea diretta di Durin e ora, sul trono di Erebor sedeva suo cugino Dáin.
Si chiese perché, i Valar, avevano voluto questo per loro, per lei...
 
Si poggiò alla lapide di Thorin e vi batté un pugno, facendosi male alla mano.
“Non ti perdonerò mai, fratello, per quello che hai fatto.” Altre lacrime le appannarono la vista, le si incrinò la voce quando pronunciò le ultime parole: “È tutta colpa tua.”
 
“Non dovresti parlargli in questo modo.”
Dìs si ricompose in un istante, indurì lo sguardo e si voltò verso il Nano che era alle sue spalle. Non lo aveva sentito arrivare, constatò con fastidio.
“Ah no? Chi sei tu per dirmi cosa devo o non devo fare? Dov’eri tu mentre i miei figli venivano trucidati dagli Orchi? Mi sono fidata di te e ho fatto male.” La Nana esplose di rabbia.
Dwalin sospirò, incrociando le braccia al petto come suo solito.
“Thorin li ha protetti come ha potuto. Ha fatto tutto ciò che era in suo potere per salvarli ma ha fallito. Come tutti noi. Non puoi addossargli tutta la colpa.” Le disse in tono calmo, pur capendo i suoi sentimenti.
Dìs si rabbuiò e si voltò di nuovo verso le tre lapidi silenti.
“Non ho mai accettato che prendessero parte a questa stramaledetta e folle missione. Mi avevano promesso che sarebbero stati prudenti, che non si sarebbero fatti male. Mi avevano... mi...” La Nana strinse i pugni con rabbia “Avevano promesso di tornare. E cosa ho ottenuto da tutte queste promesse, eh?! I loro cadaveri.”
Dwalin le poggiò una mano su una spalla. “Dìs...” Pronunciò il suo nome con apprensione, dispiacere.
Vederla in quello stato, distrutta dal dolore, delusa, gli faceva male. Voleva confortarla, aiutarla a superare l’ennesima perdita, forse la più dura fra tutte, ma ci sarebbe riuscito solo se lei glielo avrebbe permesso.
“Non puoi colmare il vuoto che ho dentro.” Disse la Nana, abbassando lo sguardo.
Dwalin si sentì terribilmente sconfitto da quelle parole. Era come se una parte di lei lo stesse respingendo.
“No, hai ragione.” Il guerriero le andò di fronte e le prese le mani nelle sue “Ma posso starti accanto, se vorrai.” Le accarezzò la guancia e un po’ riuscì ad addolcire il suo freddo cipiglio.
“Erano i miei figli. I miei bambini. Come posso pensare di continuare a vivere con questo doloroso vuoto che ho nel petto?” Adesso, sulle guance della principessa scendevano calde lacrime. Non si preoccupò più di sembrare dura, anzi, mostrò al guerriero tutta la sua debolezza, la sua fragilità. Infondo, con lui lo aveva sempre fatto.
“Non dirlo. Non devi affrontare tutto questo da sola.” Dwalin scacciò via con i pollici le lacrime della Nana e avvicinò il suo volto a quello di lei.
Dìs poggiò i palmi sulle grandi mani del Nano, che le scaldavano il viso. Le strinse e chiuse gli occhi, piegando un po’ il capo per far toccare le loro fronti.
Rimasero così per un po’, in silenzio, poi lui piegò il viso e avvicinò le labbra a quelle di lei.
Le sfiorò con tutta la delicatezza della quale era capace, poi le premette sulle sue per qualche istante.
Infine, Dìs gli passò le braccia intorno alle spalle e nascose il viso nell’incavo del suo collo.
“Dwalin,” Esordì in un sussurro “non lasciarmi mai. Non sopporterei se anche tu sparissi dalla mia vita.”
“Non ti abbandonerò, lo giuro su Mahal in persona.” E così dicendo, Dwalin abbracciò la sua amata.
 
 
 
Da quel triste giorno, il Nano si impegnò come meglio poté per far star bene la sua donna e in parte vi riuscì, anche se imparò a comprendere che la perdita di Fili e Kili l’aveva segnata per sempre, dentro, e lui a quello non poteva porre rimedio in alcun modo.


















-Angolino Autrice-

Salve!
Mi dispiace se ieri avevo messo il capitolo ma l'ho tolto perché non era quello giusto!! Mi ero dimenticata di cambiare delle cose perché in realtà l'ultimo è stato il primo che ho scritto HAHAHAHA
Chiedo venia u.u

Comunque non ho niente da dire se non che mi dispiace che sia finita e che voglio ringraziare tutti ma in particolare Leila91 perché si è entusiasmata tanto quando le ho parlato di questa cosa su Dìs e Dwalin e mi sono convinta a farne una piccola raccolta ^^

A risentrci nella prossima avventura (che in realtà è già in atto e alcuni di voi la leggono gia :3)

Grazie,

Juls!



ps: quale titolo peggiorne potevo trovare non si sa, ma vabbè ;)




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