Il forte rumore di corde tirate, i marinai che senza
sosta camminano per tutta le navi, le forti onde del mare e il vento a loro
favore. Dopo tanto tempo di attese Daenerys Targaryan, la Nata dalla Tempesta, Distruttrice di catena,
la legittima sovrana dei Sette Regni stava per tornare a casa per riprendere
ciò che è suo di diritto. Le sue vittorie in Oriente le hanno finalmente aperto
le porte verso in tanto e agognato Occidente, assieme a tutti i suoi fedeli
consiglieri e uomini. Gli Immacolati, i Dothraki, i Greyjoy, i Dorniani navigano
assieme a lei, mentre i suoi draghi tra battiti d’aria e ruggiti, si tengono
alti nel cielo per annunciare con ancor più vigore l’imminente arrivo della
Madre dei Draghi.
La nave della promessa Regina è proprio davanti a l’intera
flotta, e lei è fuori dalla propria nave puntando lo sguardo dritto verso il
mare, mentre tutti gli uomini e soldati delle altre navi continuano a fare i
marinai e a tenere stabili le loro possenti navi. Tutti erano fuori, eccetto
uno. Nella nave principale dei fratelli Greyjoy, Yara Greyjoy si teneva davanti a
tutti da fare da grande Regina di Ferro quale era, mentre il suo fratellino si
teneva a debita distanza da tutti, rimanendo seduto in un angolo a trangugiare
litri di birra e a pensare alle sue future mosse.
Ormai quel ragazzo non è più stabile e forte come una
volta e se non fosse per sua sorella e per la loro sopravvivenza, starebbe
tutto il tempo a piangersi addosso e a morire tra l’abbraccio della
disperazione. Dopo gli Stark, l’Invasione di Grande
Inverno, la sua terribile esperienza a Forte Terrone e la rocambolesca evasione
assieme a Sansa lo avevano portato a un radicale cambiato di se stesso, così
come la sua personalità e il suo fisico, a dir poco irriconoscibili. Non
si sente più l’uomo che era una volta, quel giovane tipetto tutto arrogante
chiamato da alcuni il Voltagabbana, ma le torture condotte da quel mostro di Ramsay lo avevano distrutto e bere è l’unica cosa che lo fa
sentire un po’ meglio e a non fargli ricordare quella terribile esperienza.
Si dice che l’alcool ti fa dimenticare, ti fa dire la
verità, ti rende una persona diversa, ma anche se ne beve a litri, non riesce a
rincuorarsi e a reagire al meglio; però non che sia diventato un alcolizzato
come il folletto Lannister.
Purtroppo per lui non può esistere tale miracolo, come
se le dita mozzate, gli arti doloranti e il fatto di non avere più il cazzo lo
rendessero ancora il nobile Theon Greyjoy.
A malapena riesce a distogliere i ricordi di quando era obbligato a chiamarsi
con quell’orribile nome, Reek, ma adesso deve
mantenere fede al suo giuramento: aiutare sua sorella. Il loro zio Euron gli da la caccia e Yara è
sicuramente l’unica della famiglia a meritare il diritto di sedersi sul trono
dei Greyjoy come Regina delle Isole di Ferro. Egli
stesso ha ammesso di fronte a lei di non poter regnare nelle Isole, ma grazie
all’appoggio di Daenerys Targaryan,
riconquisteranno di sicuro tutto ciò che gli spettano di diritto e porteranno
finalmente una pace duratura a Pyke. A ogni ricordo
quell’uomo di Ferro manda giù un bicchiere di birra, ma si fermò un attimo,
tenendo lo sguardo basso e il bicchiere ancora stretto ma tremante in mano.
Ciò che non riesce ancora a dimenticare non sono i
dolori delle torture di Ramsay, non quello che è
diventato dopo tante agonie, ma ripensa agli Stark,
quella famiglia che lo aveva cresciuto assieme a loro a Grande Inverno e che
lui aveva osato comunque tradire. A quel pensiero Theon
si riprese a bere birra, a litri a litri mentre l’odore del mare e il rumore
delle onde si fa più sentire. Ripensa a Robb, il
fratello che ha tradito, a Eddard Stark
l’unico padre che abbia mai avuto, prega per Sansa che sia riuscita a sfuggire
dai Bolton e che tutti i giovani Stark
siano ancora vivi. Ripensa al sangue che ha versato a Grande Inverno, del
sangue di piccoli innocenti e di Ser Rodrik. Ripensa ancora Robb,
l’unico fratello che abbia mai avuto e che non potrà più rivedere.
Tutto però si interruppe, sentendo dei passi che
scendevano verso le scale. E chi non poteva essere, se non Yara.
Pur se non sembrava, si preoccupava ogni volta che il suo fratellino si
allontanava, temendo che potesse fare delle stupidaggini o peggio, suicidarsi.
-Hai intenzione di restare da solo per tutta la durata
della navigazione?- le chiese Yara, avvicinandosi a Theon e sedersi accanto a lui, accompagnandolo nella
bevuta.
-Scusa, ero solo sceso per bere qualcosa.- rispose Theon, bevendo un altro sorso di birra e mantenendo lo
sguardo basso.
-È fatta Theon.-
poggiandogli la mano sulla spalla. -Non appena saremo sbarcati sulla
terraferma, marceremo e conquisteremo quella maledetta sedia di metallo tanto
agognata dalla Signora dei Draghi e come promesso, alla fine ci aiuterà a
uccidere Euron e a riprenderci le Isole di Ferro.
Torneremo finalmente a casa Theon.-
Yara voleva sentire una risposta positiva da suo fratello,
ma tutto ciò che sentiva da lui erano il suo respiro irregolare e la sua aura
di quasi indifferenza. Per un attimo non proferì parole, fino a quando dopo una
decina di bicchieri, provò a parlare senza tremare.
-Credevo.. credevo di essere felice finalmente, ma non
ci riesco Yara.- commentò lui, cercando di trattenere
le prime lacrime che venivano.
-Quante volte te lo devo ripetere Theon?
Non cadrai di nuovo per mano dei Bolton, devi provare
a dimenticare.- lo rincuorò Yara, standogli vicino e
motivandolo a bere un altro po’.
-Non è per quello!- urlò subito Theon,
cercando però di rimanere calmo e guardandola negli occhi.
-E allora per cosa?- continuò Yara,
intimando a suo fratello di continuare. Allora Theon
riempì fino all’orlo il bicchiere e lo buttò tutto d’un fiato prima di
continuare. Finito di bere il calice, proferì due parole -Gli Stark.-
-Io sono un Greyjoy Yara, le Isole di Ferro sono la mia casa è vero, ma non
potrò mai dimenticare di aver tradito delle persone che mi ritenevano un loro
pari.-
-Avevi ragione tempo fa, quando tornai a casa con la
proposta di Alleanza di Robb.. ormai erano gli Stark la mia famiglia. Robb era
diventato il fratello che non ho mai avuto e Lord Eddard
Stark invece, un secondo padre a cui provavo un
profondo rispetto. Ogni giorno ripenso a come hanno trattato Robb e Lady Tully alle Nozze
Rosse. Quasi ogni notte sento le loro voci..-
-Credevo da sempre di essere un loro ostaggio.. e
invece stavo per diventare un figlio del Nord.-
Finito di parlare Theon
temette che Yara volesse prenderlo a schiaffi per
tali parole, ma sua sorella non fece niente, continuandolo a guardare e avendo
sul volto un misto di rammarico e dispiacere.
-Mi avevi detto che quando avevi occupato Grande
Inverno i giovani Stark ti erano sfuggiti e non li
avevi più trovati e che quando sei scappato dalle grinfie dei Bolton hai portato con te Sansa Stark
e l’hai aiutata a tornare dal suo fratellastro. Forse sono ancora tutti vivi.
Ho sentito che Il Nord è stato ripreso da un’altra casata, forse questo Jon Snow ha ripreso Grande
Inverno. Hai fatto quello che dovevi Theon, non hai
colpe.- rispose di nuovo Yara, cercando di consolare
suo fratello e a non dargli troppe colpe, come se la sua salute ormai
cagionevole potesse sopportare tali frustrazioni.
-E invece si!-
-Yara, per ben due volte nostro padre ha osato attaccare
gli Stark ed entrambe le volte ha perso delle guerre perse
in partenza e non voglio che il nostro nome venga ancor di più marchiato dagli
errori di nostro padre.. e dai miei.-
-Yara.-
-Ti supplico. Promettimi che cercherai il perdono
degli Stark. Se sono sopravvissuti, allora posso
ancora ripagare il mio tradimento. Anche se il Nord vuole la mia testa non
m’importa, tu dovrai garantire la pace tra il Nord e la nostra casata. Tu sarai
la Regina, sai che avrai delle grosse responsabilità, ma se un giorno lascerò
questo mondo, almeno voglio tentare di salvare il salvabile.-
-Promettimelo Yara..
promettilo ti prego.- finì Theon, guardando dritto
negli occhi dall’inizio del discorso sua sorella, ormai ripiombato tra le
lacrime e i leggeri singhiozzi.
A quelle parole Yara non
poté fare altro che abbracciare suo fratello per consolarlo. Comprendeva le sue
parole, riusciva a capire tutto il suo malessere e non voleva che soffrisse
ancora. Se c’era davvero una speranza di riscatto per suo fratello, allora lo
avrebbe aiutato
-Te lo prometto Theon. Ti
faccio questa solenne promessa, fratello.- bisbigliò infine all’orecchio di Theon, mentre lo teneva ancora tra le sue braccia.
Rimasero così per un minuto o due, il tempo giusto per
far calmare totalmente Theon. Non appena si
staccarono Yara si alzò da tavolo e guardò dall’alto
il suo fratellino
-Dai, adesso vieni. Mi servi sopra a fare il tuo
dovere lucido e non al buio da ubriaco.- concluse Yara
con un leggero sorriso, intimando Theon a seguirlo.
Lei si allontanò per tornare a prua, dando il tempo a Theon
di rialzarsi
-Si, arrivo.-
NOTE AUTORE:
Allora ragazzi, sono Knight CuttingBlade bla bla bla.. sono nuovo ecc ecc.. e in poco tempo sono diventato fan della serie GoT ^^
Devo dirla tutta, non sapevo chi iniziare a trattare,
ma in questi ultimi due giorni (si, c’ho messo due giorni a scrivere questa Shot) ho pensato un po’ a uno dei personaggi che più mi
hanno colpito, ovvero Theon Greyjoy.
Non che sia un mio personaggio preferito, ma non covo odio e risentimento verso
di lui a differenza di molti altri personaggi e ci tenevo a evidenziare il suo
pentimento per tutto ciò che ha fatto dopo il suo tradimento a Robb nella seconda stagione. Sono sicuro che prima o poi un
discorso del genere lo farà a qualcuno e spero che Martin voglia decidersi a
continuare sti benedetti libri! XD Non so se ne farò
altre, ma spero di avervi un pochino commosso e di aver scritto tutto giusto.
^^
A una prossima volta,
Winter is Coming
Knight CuttingBlade